La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 20 settembre 2010

OPERAZIONE LAVORO SICURO DA PASQUALE PORFIDO AI SEQUESTRI DEI CANTIERI -ECCO COME AVVENIVANO LE CONCUSSIONI E CORRUZIONI ALL'INTERNO DELL'ASL DI SANTA MARIA CV

Questa mattina i Carabinieri della Stazionc di Grazzanise hanno dato esecuzione a sei ordinanze di custodia cautelare di cui una agli arresti domiciliari e le altre in carcere per "associazione per delinquere finalizzata alla concussione cd alla falsità ideologica 2 materiale commessa da pubblici ufficiali . L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, è stata avviata nel luglio del 2009 a seguito della denuncia di un imprenditore edile sporta presso i Carabinieri di Grazzanise ale pasquale porfido ed ha consentito di accertare che:

A) numerosi imprenditori, erano stati costretti da ispettori del1’ASL Caserta, ed in particolare da NUZZOLO Aldo, D’AMORE Pasquale e FARAONE Donato, a subire scelte di organizzazione aziendale, come ad esempio la nomina dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione da individuarsi tra professionisti appartenenti al gruppo criminale, quali tra gli altri MARCELLO Antimo, MARCELLO Luigi e D’ANGlOLELLA Francesco nonché ad acquistare, verso corrispettivo, documenti di valutazione dei rischi sui luoghi di lavoro e attestati in materia di formazione e informazione dei lavoratori totalmente falsi;

B) oltre ai sei indagati di cui sopra, hanno fattivamente partecipato all`attuazione del programmacriminoso, in virtù delle funzioni rivestite e delle condotte dagli stessi posti in essere, altre funzioni dipendenti dell’ASL CE aventi la qualifica di Ufficiali di Polizia Giudiziaria tuttora indagati in stato di liberta;

2. Il sistema utilizzato dall’organizzazione era cosi strutturata :

Lc ditte subivano i sopralluoghi degli ispettori del lavoro dell’ASL Caserta, già CE/2 per un ispezione d’iniziativa o a seguito di un infortunio i funzionari infedeli imponevano scelte di organizzazione aziendale, come la nomina di responsabilidel servizio di prevenzione e protezione, in particolare tra gli altri, la nomina dei professionisti MARCELLO Antimo, MARCELLO Luigi, D’ANGlOLELLA Gianfranco ;imponevano , inoltre, che i citati imprenditori si munissero di Documenti di Valutazione dei Rischi sui luoghi di lavoro ed altra documentazione per la sicurezza, (Pimus, POS, Piani di Sicurezza Coordinamento, nonché attestati di partecipazione a corsi di formazione) che essi stessi procuravano loro, riportanti data falsificata, nonché acquisto di attestati in materia di formazione e informazione dei lavoratori, riportanti anche questi false date relative a corsi di formazione mai effettuati;falsificavano e facevano uso, per apporre le date false, di sigilli apparentemente provenienti da uffici pubblici (come timbri dell’Ufficio Postale di Capodrise), timbri utilizzati reiteratamente su numerosi Documenti di Valutazione dei Rischi e su attestati di formazione e informazione, documentazione dunque falsa per rendere apparentemente la pratica conforme alla normativa e non verbalizzare le

violazioni accertate; Tali imposizioni venivano sistematicamente annotate dai componenti del gruppo e, in particolare, dagli Ufficiali di Polizia Giudiziaria in servizio all’ASL, con minacce fatte agli imprenditori concussi di applicare nei loro confronti, ove essi si fossero rifiutati di ottemperare alle richieste degli indagali, di pesanti sanzioni pecuniarie, di sequestri giudiziari dei cantieri e delle aziende, di conseguente blocco dell’attività lavorativa, nonché millantando stretti collegamenti con gli Uffici Giudiziari oppure facendo riferimento a fantomatiche e inesistenti deleghe dell’Autorità Giudiziaria stessa e, prospettando, al contrario, agli imprenditori concussi, dopo averli minacciati, la possibilità di risolvere ogni problema grazie all’ausilio dei professionisti compiacenti sopra indicati, in tal modo procurandosi ingenti profitti derivanti dalla riscossione — e spartizione — delle somme estorte agli imprenditori, pari complessivamente a circa 600.000 euro.Sono in corso di accertamento ulteriori indagini al fine di verificare se alcune recenti vicende relative ad infortuni mortali sul lavoro, verificatisi nella provincia di Caserta, siano conessi ai fatti delittuosi in questione.