La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 20 settembre 2010

NOLA - INDAGATI I FRATELLI DE BLASIO SEQUESTRATI 8 MILIONI DI EURO 160 MILIONI DI EURO OCCULTATI AL FISCO

Nola  -Le Fiamme Gialle di Napoli, su mandato della Procura della Repubblica di Nola, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei loro confronti e sequestrato conti correnti bancari e postali, titoli azionari, depositi posseduti tramite società fiduciarie nonché quote societarie per un valore complessivo di circa 8 milioni e 500mila euro. Provvedimento che ha riguardato anche tre persone che risultano indagate e che ha interessato altre società del gruppo. Una frode fiscale, dunque, che ha occultato redditi per circa 160 milioni di euro. Le indagini, infatti, hanno consentito di recuperare oltre 130 milioni di euro di base imponibile Ires e circa 30 milioni di Iva. Una vera e propria  frode fiscale perpetrata, in concorso con altre dieci persone, attraverso l'utilizzo di costi fittizi, occultamento di scritture contabili simulando furti e omettendo dichiarazioni di ingenti ricavi. Sono le ipotesi di accusa nei confronti dei fratelli Antonio e Umberto De Blasio, titolari dell'omonimo gruppo imprenditoriale specializzato nella produzione e commercializzazione di capi d'abbigliamento (marchio 'De Blasio'), all'interno di centri commerciali dislocati su tutto il territorio nazionale.E' stato così accertato che il gruppo societario, composto da 13 aziende radicate nella provincia di Napoli si serviva, secondo quanto scrive il procuratore di Nola, Paolo Mancuso, del "sistematico utilizzo di amministratori meramente di facciata" perpetrando "condotte fraudolente" tutte finalizzate "a realizzare illeciti e cospicui risparmi d'imposta". L'indebito risparmio d'imposta sarebbe stato realizzato mediante costi fittizi e grazie a falsi acquisti di merce da parte di cittadini cinesi attivi nel commercio di abbigliamento. A tutto questo si aggiungerebbe, poi, la distruzione di scritture contabili che sarebbero state bruciate dopo la presentazione di fittizie denunce di furto.Le indagini, durate oltre due anni, sono scaturite da una verifica fiscale eseguita dalla Guardia di Finanza presso la sede della società `Atlantic srl', facente parte delle società del cosiddetto gruppo `De Blasio', che aveva provveduto a distruggere le scritture contabili per ostacolare l'accertamento dei suoi redditi e che è risultata intestata a un prestanome. Le verifiche si sono poi allargate ad altre società portando alla definizione di un primo provvedimento penale a carico dei fratelli De Blasio e dei commercialisti che avrebbero fornito loro il proprio aiuto. Provvedimento giudiziario che è attualmente nella fase dibattimentale.