La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 20 settembre 2010

La scuola “Principe di Piemonte” venne dichiarata agibile; forse nessuno conosceva ancora la terribile storia di S. Giuliano. Di Gaetano Rauso

La scuola “Jovine” di San Giuliano è stata definita dal Procuratore Capo di Larino “l’esempio dell’Italia peggiore”, allo stesso modo, alla luce di quanto verificatosi a S. Maria C.V., la gestione della vicenda” Scuola “Principe di Piemonte” di S. Maria C. V. può essere presentata come l’esempio dell’Amministrazione comunale peggiore.
Quando il Sindaco ed il Dirigente dell’Ufficio Tecnico hanno stabilito di far riaprire la Principe di Piemonte a Settembre 2009, benché già vi fosse agli atti un parere negativo di due tecnici comunali che consigliavano di dislocarla in altro sito per l’anno in corso, dimostra che alla negligenza non c'è limite e se non ci fossero stati i duri interventi dell’architetto Morelli e quello mio, che come Consigliere comunale ho avuto modo di leggere la documentazione inerente quella suola, oggi avremmo messo in pericolo i nostri figli, esponendoli ad un rischio come quello di San Giuliano.
Preciso di aver letto in quella documentazione fatti e dichiarazioni atipiche, strane, assurde. Meno male che l’arch. Morelli (genitore di tre alunni che frequentano la scuola P.di Piemonte) diffidò il Sindaco e il Dirigente scolastico a chiudere la scuola e riattarla sotto l’aspetto statico e sismico, trasmettendo anche documentazione alla locale Procura. I saggi esplorativi delle fondazioni eseguiti solo di recente nella scuola, hanno messo in luce una realtà tecnica ancora più assurda ed aberrante! Altra cosa strana è che all’ing. Romano venne conferito l’incarico di valutare l’aspetto statico e simico della scuola, mentre dopo qualche giorno, invece, all’ing. Mingione (nominato in surroga dell’ing. Romano) stranamente è stato conferito l’incarico di trattare solo ed esclusivamente l’aspetto statico dell’edificio. Il Sindaco Giudicianni e il Dirigente dell’Ufficio Tecnico, ma anche il tecnico incaricato ing. Mingione.
Sono stati spesi tanti soldi per incarichi tecnici e lavori inadeguati, chi pagherà questi spechi e chi rifonderà gli alunni per i disagi loro procurati?
La scuola P. di Piemonte deve essere resa agibile totalmente, senza presenza di persone all’interno, infatti già è dubbia la parziale apertura della Segreteria e Presidenza con sottostanti locali, in quanto trattasi di un unico organismo strutturale già dichiarato inagibile. Le fondazioni che l’intera cittadinanza è invitata a visionare , così come il quadro fessurativo dell’edificio, sono in uno stato gravissimo. Tutti avranno modo di valutare con i propri occhi come realmente, il Sindaco Giudicianni a Settembre del 2009, ha garantito la sicurezza delle scuole. Questa è un’amministrazione che va avanti per iniziative contingenti, in effetti è l’amministrazione dell’improvvisazione e del malgoverno. Le cose le devono “sapere” e “fare” gli amministratori, non i genitori.
E’ inutile che il Sindaco asserisca che occorre eseguire pochi lavori per riattare la scuola, come precisato nell’articolo apparso sul corriere di Caserta il 30.03.2010. Il problema c’era e c’è e deve essere risolto in maniera seria e concreta. Per questa leggerezza ed improvvisazione, oggi, ci troviamo di fronte alla chiusura, a tempo indeterminato della scuola.
A noi servono i FATTI non I PROCLAMI Qui ci troviamo di fronte ad un altro caso di comprovata e reiterata
“ indegnità politico-amministrativa perpetua”!
Se neanche il monito di San Giuliano è servito a questa Amministrazione ad imparare come trattare il problema agibilità delle scuole, perché distratti da altri affari “più redditizi”, questi Amministratori facciano una cosa, VADANO A CASA!!!
Gaetano Rauso