La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 26 settembre 2010

CASERTA- LA DILANGANTE CORRUZIONE SUGLI APPALTI DI PALAZZO REALE DI CASERTA NON PAGA LO SFORZO DELLA RAI BUTTATE AL VENTO ORE DI LAVORO PER GIUNTA GRATIS DEGLI OPERATORI

La rai non manda in onda il servizio di Palazzo reale di Caserta perche’ vi e’ una indagine della Guardia di Finanza  di napoli conclusasi con quattro arresti fra cui, all’epoca dei fatti 16 luglio 2009 anche l’arresto del sovraintende dei beni architettonici e paesaggisti di Napoli e Caserta. Ecco perché non ci sono i soldi , perché sono stati bloccati tutti i pagamenti in seguito a questa indagine . Li aveva disposti il gip nei confronti di funzionari della Soprintendenza per i beni architettonici di Napoli e Caserta e di imprenditori e liberi professionisti coinvolti in un vasto giro di corruzione per l’aggiudicazione di appalti pubblici. A finire ai domiciliari era appunto, un big della cultura campana, come l’architetto Guglielmo, ex soprintendente per i beni architettonici di Napoli, attuale soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici delle province di Caserta e Benevento. Gli vengono contestate le accuse di associazione e delinquere, corruzione, turbativa d’asta e falso ideologico. La stessa misura cautelare è stata applicata nei confronti dell’imprenditore Luigi Lucci, accusato di corruzione; di Gianluca Guglielmo, nipote del soprintendente, accusato di «prestare il nome» allo zio per svolgere le sue attività illecite; e di Mauro Fusco, collaboratore esterno della soprintendenza per i beni architettonici di Napoli.