La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 14 luglio 2010

PASSERELLI BIS - I CARABINIERI METTONO IN ATTO IL SEQUESTRO BIS

Dalle prime ore di questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta stanno dando esecuzione al Decreto di sequestro preventivo di beni emesso dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli (Dr. Federico Cafiero de Raho e Dr. Raffaello Falcone) emesso nei confronti dei figli e di due nuore di Dante Passarelli, deceduto, ritenuto prestanome del clan “dei casalesi” per conto dei capi Francesco Schiavone, detto “Sandokan”, e Francesco Bidognetti, detto “cicciotto e’ mezzanotte”, entrambi detenuti al 41 bis. Il provvedimento trae origine dallo sviluppo delle indagini patrimoniali scaturite dall’operazione “Calatia”, che il 17 marzo 2009 portò all’arresto di 28 affiliati al clan di Casal di Principe nonché a quello operante in Maddaloni. Le indagini hanno dimostrato come gli indagati abbiano posto in essere una condotta finalizzata a reimpiegare, in maniera diretta o mediata, i beni di provenienza illecita facendoli confluire in società apparentemente estranee sia alle dinamiche del sodalizio criminale di appartenenza sia alla capacità economica della famiglia Passarelli. In particolare, i predetti distraevano ed ostacolavano l’identificazione della provenienza delittuosa dei beni e del denaro investito nelle società denominate “Commerciale Europea S.p.a.” (mai colpita da alcun provvedimento cautelare reale), con sede in Pignataro Maggiore (CE), ed I.P.A.M. S.r.l., con sede in Villa Literno (CE), aziende entrambe impegnate nella produzione dello zucchero, nonché di tutti i beni mobili ed immobili riconducibili alle anzidette società ed ai soggetti che materialmente ne curano la gestione.

Il valore complessivo dei beni colpiti è stimato in 660.000.000/00 di euro