La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 26 luglio 2010

FALSITA’ IN ATTO PRIVATO – SOPRRESSIONE E OCCULTAMENTO DI DOCUMENTI - APPROPRIAZIONE INDEBITA – IL GIUDICE HA ORDINATO IL SEQUESTRO DEI BENI – DUE PROCEDIMENTI PENALI IN ATTO – IL TUTTO PER LE GESTIONE DI UNA PALESTRA A S. MARIA C.V.

UNA VICENDA GIUDIZIARIA STILE KAFKA


UNA SERIE IMPRESSIONANTE DI GRAVI REATI COMMESSI DA UN AVVOCATO SAMMARITANO
S. Maria C.V. ( di Ferdinando Terlizzi ) – Più che la disputa per la gestione di una palestra per fitness sembra un ring giudiziario, una vicenda, che definire kafkiana, sembra addirittura riduttivo o irreale, se non ci fossero coinvolti professionisti e personaggi della santamaria-bene. Una serie interminabile di reati gravissimi sono stati posti in essere, a quanto risulta dagli atti giudiziari in nostro possesso, dall’avv. Antonio Giuseppino, anni 46, residente in S. Maria C.V. alla Via Degli Orti 8.
Il professionista è accusato in due diversi procedimenti penali, di appropriazione indebita, aggravata per cose possedute, ( art. 646 C.P., pena prevista reclusione fino a 3 anni ); falsità in foglio firmato in bianco in atto privato ( art. 486 C.P. pena prevista da 6 mesi a 3 anni ); nonché soppressione, distruzione e occultamento di atti vari ( art. 490 pena prevista da 1 a 6 anni, ridotta di un terzo) e sono previsti procedimenti civili per rivendicare la restituzione di una somma di circa 50 mila euro che i coniugi Dr. Domenico Valletta e Loredana Giglio, entrambi da S. Maria C.V., (parte offesa nei procedimenti penali e difesi entrambi dall’avvocato Giuseppe Terzi ) dichiarano di vantare, per ristrutturazioni varie, nei confronti dell’Avv. Antonio Giuseppino, proprietario ( con altri suoi familiari ) degli immobili ove era ubicata la palestra dell’Associazione Sportiva “ASD FITNESS SCHOOL”, in Via Vittorio Emanuele II n°49 a S. Maria C.V. e difeso dall’avvocato Enrico Monaco.
Ecco, in sintesi, come sono nati i dissidi e la litigiosità civile e penale, tra l’avvocato Giuseppino e i coniugi Valletta. Il Dr. Domenico Valletta, nella sua qualità di Presidente dell’associazione sportiva “ASD Fitness School”, chiedeva, nel 2008, l’utilizzo di un vasto locale di via Vittorio Emanuele II, di proprietà dell’avvocato Antonio Giuseppino , della madre e della sorella di questi, per esercitare una attività di palestra. A questa richiesta il Giuseppino aderiva chiedendo nel contempo di partecipare alle gestione, di modificare lo statuto sociale, di assumere la carica di Presidente, di nominare la madre Antonetta Nuzzolo e la sorella Giustina Giuseppino, quali componenti del consiglio direttivo dell’Associazione, fino a quel momento gestita dal Dr. Valletta che con quelle modifiche sarebbe retrocesso a vice presidente, mentre la moglie Loredana Giglio era stata nominata segretaria-tesoriere.
In effetti, l’avvocato Giuseppino, con il pretesto di garanzie per la regolarità del pagamento dei fitti, e con quelle modifiche e attuazioni allo statuto si era impossessato, di fatto, della ex “Asd Fitness School” pretendendo, addirittura di modificarne anche il nome in “Gi.Va.Club”. Nel corso degli ulteriori accordi per la futura gestione della palestra si stabilì, con tra l’altro, che i coniugi Valletta-Giglio avrebbero anticipato la somma di circa 40 mila euro ( per lavori di ristrutturazione e vari miglioramenti ) dei locali destinati all’attività futura. Si convenne, inoltre, di pagare un fitto di euro 1000 al mese all’ Avv. Giuseppino, a partire dal gennaio 2008. Ed inoltre, che tale somma sarebbe stata aumentata a 2.500 Euro mensili, appena l’avvocato Giuseppino avesse restituito ai coniugi Valletta i 32mila euro fino a quel momento spesi per la ristrutturazione. A dire dello stesso locatore la somma di euro 2.500 rappresentava il 50% del vero valore commerciale. E appena avviata l’attività la signora Loredana Giglio ( moglie del Dr. Valletta ) sarebbe stata assunta con regolare contratto di lavoro. Ma… ( evidentemente per evadere il fisco ) fu in effetti simulato un rapporto di vero e proprio fitto, con il deposito presso l’Agenzia delle Entrate, di un atto di comodato gratuito per l’uso dei locali della futura palestra. Il Dr. Valletta scoprirà solo successivamente che l’atto era stato modificato con clausole a favore del Giuseppino a lui sconosciute. I coniugi Valletta-Giglio dovettero far ricorso a prestiti e mutui per raccogliere la somma occorrente per i lavori. Ma la loro speranza era che le prospettive di guadagno future avessero potuto gratificare il loro attuale sforzo. Ma le delusioni e gli inganni non tardarono ad arrivare.
A gennaio 2008 la palestra ebbe il suo splendore e lavorò sodo fino alle ferie. Unico neo che, nel frattempo, e cioè nel mese di settembre, il Giuseppino aveva intimato lo sfratto ai suoi soci, aveva cambiato i lucchetti alle porte, si era impossessato dell’ intera attrezzatura sportiva e connessi, aveva costituito una nuova associazione sportiva la “Lion The New Wellnes Club” di cui si era anche autoproclamato Presidente.
Di qui un’altra querela per falso e raggiro e la conseguente richiesta di sequestro delle attrezzature, concessa dal giudice Got Avv. Barbara De Felice, innanzi alla quale era fissata la prima udienza del processo penale dopo la richiesta di emissione di decreto penale di condanna richiesto dal P.M. Maurizio Giordano.
Il processo è stato aggiornato al 4 ottobre 2010, perché i difensori dei coniugi Valletta-Giglio, gli avvocati Pasquale Errico e Giuseppe Terzo, hanno chiesto di unificare anche l’altro processo instauratosi a carico dell’avv. Giuseppino, per i reati perpetrati nel prosieguo delle sue azioni. Intanto, per ora, con la prospettiva di un posto di lavoro i coniugi Valletta-Giglio sono carichi di debiti, le attrezzature sono in possesso del Giuseppino e le cause si perdono nelle pastoie e le lungaggini della giustizia.