La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 7 giugno 2010

OMICIDI, TENTATI OMICIDI, ESTORSIONI LE FORZE DELL'EORDINE FERMANO 1O PERSONE .


 SI CHIUDE IL CERCHIO SULLE NUOVE LEVE . CINQUE MESI PER SCOPRIRE CHI ERANO GLI ANTAGONISTI DEL CLAN DI PEPPE SETOLA. GRANDE OPERAZIONE DELLA DDA DI NAPOLI  CHE GUIDATA DAL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI NAPOLI GIANDOMENICO LEPORE  ED  AGGIUNTO  FEDERICO CAFIERO DE RAHO  HA SCOVATO CON L'AUSILIO DI TUTTE LE FORZE DELL'ORDINE CHI  FACEVA LA GUERRA NELL'AGRO AVERSANO


In data 7 giugno 2010 la polizia giudiziaria ha eseguito un provvedimento di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Aantimafia di Napoi nei confronti di nove persone indagate per reati di associazione di stampo camorristico, detenzione e porto illegale di armi, tentato omicidio, estorsione.


L’operazione è stata condotta da più forze di polizia ed in particolare dai carabinieri del Ros di Napoli, del Roni di Caserta e del Gruppo di Aversa, e dalla polizia di Stato con personale della Squadra Mobile di Caserta e del Commissariato di Aversa.

I fermati appartengono al gruppo operante ed egemone nella città di Aversa e dintorni e sono tutti affiliati al clan Schiavone.

Le indagini sono state condotte con intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonchè attraverso dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, fra i quali alcuni intranei al clan Schiavone di Casal di Principe e si inseriscono nel solco delle attività seguite al triplice omicidio Buonanno-Papa-Minutolo (con l’arresto fra gli altri di Vargas Roberto e Laiso Salvatore) ed all’omicidio di Laiso Crescenzo, nonché alla recente cattura dei latitanti Vargas Pasquale e Panaro Nicola.

Fra i reati contestati il tentato omicidio di due fra gli affiliati commesso due volte, il 14 settembre ed il 27 novembre 2009, allorquando MAIONE Antonio detto o’ modenese ed ESPOSITO Giancarlo detto gnagnariello furono attinti da colpi di arma da fuoco per dissidi interni e perché avevano a loro volta schiaffeggiato un altro appartenete al clan, Picone Nicola, detto o’ minorenne, poi arrestato per estorsione. Fra gli indagati Paciello Agostino è risultato positivo agli accertamenti stub ed è pertanto ritenuto il killer dell’episodio del 27 novembre 2009.

E’ stata poi contestata una estorsione nei confronti di un internet point di Aversa, il cui titolare era costretto a versare circa 200 euro a settimana, a cui è risultata collegata l’attività intimidatoria svolta nei confronti di altri imprenditori, titolari del noto bar Castello.

Il gruppo mafioso oggetto di indagine operava nell’agro aversano attraverso la capillare imposizione delle estorsioni ad imprenditori e commercianti e non disdegnano di utilizzare costantemente l’intimidazione delle vittime attraverso attentati dinamitardi e gambizzazioni. Il gruppo era retto da FALCONE Pietro, DE BIASE Gaetano ed ORABONA Salvatore, i quali nell’anno 2008 entrarono in contrapposizione con SETOLA Giuseppe, tanto che l’Orabona fu vittima di un tentato omicidio. Un formidabile riscontro alle attività di intercettazione in corso ed alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia veniva acquisto in data 3 aprile 2009 con il sequestro a De Biase Gaetano di una contabilità completa del clan, con l’indicazione di numerosi imprenditori aversani sottoposti ad estorsione, e degli affiliati, liberi o detenuti, destinatari dello stipendio ( fra questi i noti Di Martino Vincenzo, Della Volpe Raffaele, Mastrillo Benito, Mastrillo Antonio, Coscione Luigi, Falcone Pietro, Picone Luigi, Ciocia Pasquale, Cangiano Nicola, Borriello Montanino Umberto, D’ Aniello Giacomo, Esposito Luciano, Carobene Vincenzo, VERDE Antonio).

Fra gli arrestati CACCIAPUOTI Bartolomeno e CIERVO Bernardo erano incaricati di coordinare le attività estorsive con i capi dell’organizzazione Schiavone e dunque “con Casal di Principe”.

E’ stato fra l’altro riportato quanto accertato in relazione ad un episodio del maggio 2005, allorquando vi fu un momento di forte fibrillazione fra la fazione degli Schiavone e quella dei Bidognetti a seguito di una rissa avvenuta durante una festa privata in Parete, territorio storicamente controllato da Raffele Bidognetti, durante la quale fu malmenato Schiamone Ivanhoe, figlio di Schiavone Francesco detto Sandokan.











ELENCO DELLE PERSONE ARRESTATE





1. CACCIAPUOTI Bartolomeo nato il 23 giugno 1973 a S.Maria C.V.,

2. CAPUTO Orlando, nato a Caserta il 11.12.1987:

3. CIERVO Bernardo nato il 28 giugno 1983 a Caserta,

4. DE BIASE Gaetano detto “Burzone”, nato il 16 dicembre 1967,

5. ESPOSITO Giancarlo detto “Gnagnariello”, nato il 22 dicembre 1984 ad Aversa,

6. FALCONE Pietro nato il 27 giugno 1980 ad Aversa,

7. MAIONE Antonio detto “u’ modenese”, nato il 3 aprile 1985 a Cento (FE),
8. ORABONA Salvatore , nato a Trentola Dugenta il 3,2,72, libero ;

9. PACIELLO Agostino nato il 14 marzo 1987 a Caserta,