La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 12 giugno 2010

AVERSA- CASO DI MALASANITA' - INDAGINI ANCORA APERTE PER 13 SANITARI

Aversa


Medici dell'ospedale di Aversa e di Caserta sotto processo per lesioni personali, a causa di un intervento eseguito in modo da creare problemi ad un paziente. Il gip del Tribunale di S. Maria C.V. ha ordinato nuove indagini, dopo che la Procura della Repubblica di S.Maria C.V., aveva avanzato una richiesta di archiviazione nei confronti di 13 sanitari delle due strutture. A finire sotto processo sono il chirurgo Gennaro Ferrara e diversi medici di Aversa e Caserta che ebbero in cura C. G., all'epoca dei fatti minore. Ad essere sotto processo ono anche Vito De Pascale, Alessandro Cimmino, Antonio Pirozzi, Isidoro Orabona, Lucia Rienzi, Raffaele Carbone, Federico Nardi, dell'ospedale di Caserta, Antonio Bauleo, Giovanni Moggio, Giuseppe Ponticelli, Imparato Andre. I fatti risalgono a qualche anno fa, allorquando la persona offesa fu vittima attinto da diversi colpi di arma da fuoco. Trasportato immediatamente presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Aversa, ebbe ad essere sottoposto ad un intervento chirurgico e poi fu trasferito all'ospedale di Caserta, per una consulenza cardiovascolare. Dopo l'intervento, secondo la denuncia presentata dai genitori del ragazzo, questi, a causa dei problemi che aveva avuto, stava rischiando di perdere la gamba ove era stato colpito. Da qui la denuncia contro tutti i medici che lo avevano avuto in cura e l'indagine da parte della Procura della Repubblica. Nella fase iniziale il Pm aveva anche disposto delle perizie per comprendere se vi fossero state delle omissioni da parte dei medici. Ed i consulenti del Pm avevano concluso la loro relazione escludendo una colpa dei medici. Di diverso avviso il Gip del Tribunale di S. Maria C.V. che, nel decidere sulla opposizione alla richiesta di archiviazione, ha indicato al Pm un termine di 60 giorni per svolgere nuove indagini, disponendo anche una nuova perizia.



Gli indagati sono difesi dagli avvocati Emilio Martino, Giovanni Cantelli, Gaetano Cinque, Enzo Guida, Vittorio Giacquinto, mentre la persona offesa è assistita dall'avvocato Alessandro Motta.