La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 14 maggio 2010

AVERSA IL CASO DELLA CAPPUCINELLE DIVENTA NAZIONALE. LE SUORE A MI MANDA RAI 3 "NON MANDATECI VIA"

AVERSA. Hanno fatto di tutto per accedere i riflettori della televisione e ci sono riuscite.Dieci suore combattono per vivere nella loro preghiera e nella loro contemplazione a Dio . ieri sera a mi manda rai tre hanno nuovamante cercato di far capire cosa desideravano . Suor Veronica, la più coraggiosa al telefono ha fatto piagere tutti , ma un pezzo di storia di Aversa purtroppo se ne sta andando . E’ il Convento delle Cappuccinelle di via Castello.


Fondato nel 1599, dichiarato di clausura nel 1680, gravemente danneggiato dalle bombe cadute sulla città nelle due guerre mondiali ma gradualmente ricostruito così com’era, da sempre ha ospitato religiose che scelgono di vivere una vita contemplativa, fatta di preghiera e lavoro. Da sabato chiude i battenti. Le quasi (quasi perché una è laica) dieci suore presenti, tutte in età avanzata e ricche di malanni, alcuni anche gravi, tanto che una è ricoverata all’istituto Pascale di Napoli, verranno sparpagliate per i conventi della penisola e dovranno rinunciare alla loro clausura, dopo averla osservata per oltre mezzo secolo.A darne notizia sono state proprio loro, le cappuccinelle. Hanno anche interessato del problema un avvocato. Hanno chiesto di poter continuare a vivere la loro vita contemplativa nel convento che sembra fare gola a qualcuno interessato a riutilizzarne una parte. Tant’è che vi sarebbe già stato un sopraluogo tecnico dei locali sia interni che esterni. “Ma non abbiamo ottenuto niente. Si sono ostinati a farci uscire e cominceranno a mandarci fuori da sabato” dice una delle cappuccinelle. “Per noi – continua – sarà un trauma. Dopo più di cinquanta anni di clausura non ce la sentiamo di andare da nessuna altra parte. Siamo anziane, malate, incapaci a effettuare i lavori che facevamo prima. A stento riusciamo a spazzare le nostre stanze, come possiamo fare altro? La nostra vita, oggi più di prima, non può essere che contemplativa”. “Una suora dovrebbe uscire dal monastero – osserva la cappuccinella – se commette qualche mancanza. Noi non abbiamo fatto nulla. Per più di cinquanta anni la nostra vita è stata di preghiera, di espiazione, di contemplazione della luce di Dio chiuse all’interno del monastero e ora, che siamo tutte anziane e malate, più che mai deve essere contemplativa, invece ci voglio mandare fuori, Ci hanno detto anche che ci toglieranno l’abito”.