La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 9 marzo 2010

ASSOLTA LA DIRETTRICE DEL CARCERE DI S.MARIA CV- CONTROLLO' NEGLI ANNI OTTANTA SOFIA LOREN A CASERTA .


Non poteva passare inosservata, la vittoria giudiziaria della Dottoressa De Cristofaro, anche perchè è autrice di un libro che è stato presentato qualche anno fa e dove sono racchiuse tutti i suoi racconti ed episodi di qunado era direttrice del carcere di S.Maria CV , Caserta e Arienzo.  Ieri si è concluso  il processo a carico dell'ex direttrice del Carcere di S. Maria C.V., Dott.ssa Liliana De Cristofaro, imputata per non aver trasmesso alla Procura della Repubblica di S. Maria C.V. nell'agosto dell'anno 2000 una relazione-denuncia di un agente di Polizia Penitenziaria, Abbatiello Vincenzo, in servizio presso il Carcere di Arienzo. L'agente lamentava che un suo collega, Razzano Vincenzo, l'aveva diffamato per le strade di Cervino accusandolo di avere rubato dei televisori dal carcere e, pertanto, aveva rapportato il tutto alla De Cristofaro la quale ritenne di non inviare gli atti in quanto il fatto sarebbe avvenuto all'esterno dell'istituto penitenziario. Il difensore della De Cristofaro, Avv. Alberto Martucci, rinunciando a far valere la prescrizione del reato, ha sostenuto la innocenza della propria assistita in quanto il fatto andava denunciato con querela non alla direttrice del carcere ma direttamente alla Procura della Repubblica. Il Tribunale di S. Maria C.V., presieduto dal Dott. Guglielmo, ha accolto la tesi difensiva assolvendo la De Cristofaro perché il fatto non sussiste.