La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 15 febbraio 2010

RIMINI. LA FAMIGLIA VERDE FACEVA AFFARI CON IL BEAUTY CENTER

RIMINI - Mario Verde, 54 anni, fratello del boss Francesco, a capo dell'omonimo clan del napoletano ucciso in un agguato nel 2007, e il figlio Antonio, 30 anni, sono stati arrestati a Rimini per trasferimento fraudolento di valori con l'aggravante di aver agevolato l'organizzazione criminale di cui sono elementi apicali. Le indagini della Direzione distrettuale antimafia, condotte dalla Guardia di Finanza di Rimini, hanno mostrato che i due, trasferitisi da Sant'Antimo in Emilia Romagna prima dell'uccisione del capoclan, attraverso una serie di prestanome gestivano numerose imprese tra Napoli e Caserta. Contestualmente agli arresti - Mario Verde era gia' ai domiciliari - sono state sottoposte a sequestro preventivo quote e beni aziendali della Magic Bingo srl, della Beauty Industry sas e della Tecnoproject piu' tre vetture in uso ai due. I finanzieri emiliani hanno osservato come i Verde a Rimini, pur non dichiarando reddito, abitassero in appartamenti di lusso nel centro citta' con canoni di affitto superiori ai 2mila euro e si servissero di una Bmw X6 e di una Porsche Cayenne in leasing per i loro spostamenti. Da qui gli accertamenti sulla loro posizione reddituale e patrimoniale. Mario Verde ha gia' tre condanne definitive per associazione a delinquere di stampo mafioso.