La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 17 febbraio 2010

OMICIDIO OSEI MAYE E' INIZIATO IL PROCESSO

Napoli-Agro Aversano
E' iniziato questa mattina, dinanzi alla I sezione della Corte di Assise di Napoli, il processo per l'omicidio di Osei Gerge Maye avvenuto il 24 febbraio 2008 ad opera di alcuni suoi connazionali.
Dopo il barbaro omicidio, il corpo della vittima fu occultato in un tombino. L'episodio avvenne a Napoli, nei pressi dell'Ospedale Loreto Mare. Ad essere stati condannati a 18 anni di reclusione per tale efferato episodio sono 3 cittadini extracomunitari di origini ghanesi, Mensa Yao Isaac, Geyd Samposon e Owusu Asah Jaco.
In primo grado, il processo venne definito con il giudizio abbreviato. I tre erano accusati di omicidio volontario, con l'aggravante della premeditazione, delle sevizie e dei motivi abietti, e di occultamento di cadavere. Il Gup presso il Tribunale di Napoli, però, escluse queste aggravanti ed applicò loro il beneficio dello sconto di pena previsto per tale rito.
I tre uomini, che si sono sempre dichiarati innocenti, ora saranno giudicati dalla Corte di Assise di Appello che ha rinviato il processo al prossimo 24 febbraio, per dei problemi procedurali. Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Carmine Aloja, Enzo Guida, Giacomo PAce e Carmen Moscarella. Secondo la ricostruzione giudiziaria gli extracomunitari, che per un periodo di tempo avevano vissuto nell'agro aversano, si erano spostati in alcun barracche nelle campagne adiacenti la zona dell'ospedale Loreto Mare. Un omicidio nato, probabilmente, per il controllo del territorio, maturato in un contesto di assoluto degrado. Nel momento in cui si verificò l'episodio, erano presenti dei testimoni oculari, che andarono a riferire il tutto alle forze dell'ordine. Eseguite le indagini, in poco tempo, si pervenne all'individuazione degli esecutori dell'omidicio i quali furono subito tratti in arresto.