La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 27 gennaio 2010

Giornata della memoria - commemorato Giovanni Palatucci



Nell’ambito delle cerimonie tenutesi nella mattinata di oggi per la ricorrenza del “Giorno della Memoria”, istituito con la legge 20 luglio 2000, n. 211, anche nel piazzale antistante il Commissariato di P.S. di S. Maria C.V. si è svolta  una pubblica manifestazione con la deposizione di una corona di alloro alla stela che ricorda Giovanni Palatucci, ultimo Questore di Fiume, morto nel febbraio 1945, dopo quattro mesi di sevizie, nel campo di sterminio di Dachau, dove era stato deportato per aver sottratto e salvato dalla furia nazista oltre cinque mila cittadini ebrei.
La cerimonia di questa mattina, organizzata dalla Sezione di S. Maria C.V. dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, ha visto la presenza del Questore di Caserta, Dott. Guido Nicolò Longo, del Dirigente e del Vice Dirigente del Commissariato di P.S. di P.S., Dott. Arturo Compagnone e D.ssa Giuseppina Consales, del Cappellano della Polizia di Stato, Don Claudio Nutrito, del Presidente della Sezione sammaritana dell’A.N.P.S., Ispettore Michele Tavano, e di molti iscritti alla stessa Associazione e di numerosi poliziotti.
 Dopo la deposizione della corona e un momento di raccoglimento in preghiera, alla presenza delle Autorità sono seguite delle riflessioni che hanno avuto ad oggetto gli anni dello sterminio, la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, la prigionia e la morte di coloro che si opposero al progetto di sterminio, mettendo a rischio la propria vita per salvare altre vite e proteggere i perseguitati, tra cui lo stesso Giovanni Palatucci,  a cui il museo YAD VASHEM, che è il memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree dell’olocausto, fondato nel 1953, ha dedicato un posto nel “Giardino dei Giusti”, dove vengono onorati i “Giusti tra le nazioni”, ovvero quelle persone che, spesso mettendo a rischio la propria vita, salvarono gli ebrei dallo sterminio.