La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 11 dicembre 2009

Santa Maria CV Gli avevano sequetrato sette chili di eroina . è stato assolto .

Assolto dall'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti dal Giudice Monocratico di S.Maria Capua Vetere e quindi rimesso in libertà, dopo un anno di carcere. La decisione è stata assunta, l'altro giorno, dal giudice Caroamico D'auria a favore del cittadino extracomunitario Mintah John Michal. Questi fu tratto in arresto dai Carabinieri di Castel Volturno il 29 novembre del 2008, in quanto, a seguito di una perquisizione presso l'abitazione di questi, fu rinvenuto un quantitativo pari a circa 7 grammi di eroina. La sostanza stupefacente fu, secondo quanto riferirono le forze dell'ordine, ritrovata insieme ad una somma di danaro e ad un bilancino in un armadio.


L'imputato immediatamente fu arresto e dopo un periodo di detenzione presso il Carcere di S. Maria C.V., da qualche mese era agli arresti domiciliari.

Dopo aver scontato quindi più di un anno di custodia cautelare, il Mintah, difeso dagli avvocati Enzo Guida e Francesco Pugliatti, è stato assolto per non aver commesso il fatto. Il Pubblico Ministero, all'esito dell'udienza, aveva chiesto una condanna ad 8 anni di carcere. La difesa, invece, aveva richiesto l'assoluzione dell'imputato, facendo leva su un attività di accertamento, già nella fase delle indagini, assolutamente carente. Infatti la perquisizione nell'abitazione era stata limitata solamente ad una stanza, dove si trovava l'imputato e dove era stata rinvenuta la sostanza stupefacente. Dunque l'accertamento non era stato esteso a tutta l'abitazione nè c'era stato un accertamento teso a capire quante persone abitassero quella casa. La difesa dell'imputato ha inoltre evidenziato come la stessa riferibilità della droga all'imputato era dubbia, in quanto nella stanza dove era stata trovata, vi erano 4 letti e soli due armadi, presubilmente utilizzati da più persone.

Sulla base di tali argomentazioni la difesa ha avanzato la richiesta di assoluzione, accolta dal Tribunale.