La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 13 dicembre 2009

Il degrado della città e le proposte per il suo rilancio. di Gaetano Rauso


In questi ultimi giorni è stato posto, più volte, l’accento sulla necessità di recuperare il patrimonio pubblico della Città. Lo stato disastroso in cui versano le scuole, le strade e tanti edifici pubblici abbandonati a se stessi, sono lo specchio di questa Amministrazione composta, in larga parte, da personaggi che hanno un solo obiettivo, fare i propri interessi. Stamattina, camminando in piazza Matteotti insieme a professionisti ed altri cittadini di Santa Maria, abbiamo potuto constatare il degrado in cui versa la piazza principale della città. Escrementi di animali vicino all’abete natalizio, immondizia accumulata negli angoli del monumento ai caduti, sono l’ornamento di quella che dovrebbe essere il vanto della città. Per non parlare di piazzetta De Simone, ormai residenza dei nomadi e di altri personaggi di dubbia fama, o del corso Garibaldi, ove senza che si prenda alcuna iniziative seria, si può “ammirare”lo stato di abbandono l’ex cinema Politeama che, come il tabacchificio ed altri importanti edifici della città, sono stati volutamente ridotti in uno stato di abbandono per poterli abbattere e speculare impunemente in barba alle leggi urbanistiche e a tutti i crismi di legalità. Ma chi dovrebbe mettere mano ad una politica in favore del rilancio della città???
Negli anni quindici anni, in cui si sono succedute le amministrazioni di Centro sinistra, c’è stato un  dispendio di risorse pubbliche utilizzate per tante opere inutili per l’economia della città ed assolutamente  non inserite in un contesto urbanistico,storico ed  archeologico che avrebbe meritato ben altra progettazione. Ora siamo proprio alla frutta e questo stato di cose  si inquadra nella politica scellerata di questa e delle passate amministrazioni che hanno dilapidato milioni di euro per non realizzare niente!!!
Invece di scrivere a Piero Angela per farlo venire a Santa Maria, si dovrebbe cercare di valorizzare il potenziale turistico della città in modo coerente e porre i cittadini sammaritani e non in condizione di poter ammirare le ricchezze che i nostri antenati ci hanno tramandato.
Per esempio il Mitreo dell’antica Capua è, come è noto, uno dei più importanti Mitrei d’Europa per la qualità dei dipinti parietali, la ricchezza del simbolismo e la dovizia di informazioni che  se ne possono ricavare, sia sotto il profilo storico-architettonico, che sotto  quello artistico e soprattutto storico-religioso. Si tratta di un monumento di straordinaria importanza che merita di essere protetto e salvaguardato. Risulta che le attuali condizioni degli affreschi siano alquanto deterioriate ed avrebbero bisogno di interventi di restauro e di conservazione.
Perché non ci si attiva per restituire al pubblico le ricchezze archeologiche  che sono nascoste nella ex Caserma I° Ottobre 1860 (per chi non lo sapesse è la data della battaglia del Volturno combattuta dai Garibaldini contro Franceschiello) o quelle celate nell’ex carcere ed altre ancora come il duomo ed i tesori ad esso sottostanti. Queste iniziative potrebbero essere un volano per il rilancio dell’economia cittadine e per esse varrebbe la pena di spendere il denaro pubblico o fare appelli per poterle far conoscere e valorizzare. Ma queste sono solo una piccola parte delle iniziative che potrebbero essere prese per rilanciare una città morente; ma ci vuole amore per la terra in cui si è nati ed un grande interesse per il benessere della gente che ci vive.
Gaetano Rauso