La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 8 novembre 2009

OMICIDIO ORSI - RINVIATI A GIUDIZIO GLI ESECUTORI DEL DELITTO

Il Decreto di fermo per Mario Di Puorto, 23 anni, ma anche Alessandro Cirillo e per Giovanni Letizia che sono i veri killer di Michele Orsi era stato firmato nel novembre dello scorso anno . Erano sospettati di aver fatto parte del commando che il 1 giugno 2008 ha ucciso Michele Orsi a Casal di Principe.Furono tutti arrestati dalle forze dell'ordine a Casal di Principe nel casertano. le dichiarazioni del collaboratore Oreste Spagnuolo, i filmati delle telecamere a circuito chiuso , ma anche le dichiarazioni di una diciasettenne di casal di Principe, secondo gli inquirenti, sono le prove per le quali la direzione distrettuale antimafia di Napoli ha emesso il provvedimento. Secondo gli inquirenti, Di Puorto aveva fatto parte del commando che il primo giugno uccise Michele Orsi, titolare con il fratello Sergio del Consorzio Eco 4 attivo nello smaltimento dei rifiuti in diversi comuni del basso casertano. Di Puorto, stando alle dichiarazione di alcuni collaboratori di giustizia, avrebbe svolto la funzione di sentinella del gruppo di fuoco che uccise l'imprenditore sulla porta del "Roxy bar" di Casal di Principe composto da Alessandro Cirillo detto o'sergente, Giovanni Letizia, entrambi arrestati il 30 settembre scorso a Monteruscello, e il latitante Giuseppe Setola. Orsi era stato indagato assieme al fratello per aver favorito il clan dei Casalesi, ma da qualche mese aveva deciso di raccontare la sue versione dei fatti ai magistrati. La sua uccisione desto' scalpore perche' per la prima volta era stato ucciso un testimone di giustizia che stava facendo luce sugli affari tra politica e camorra che girano intorno al 'sistema' dei rifiuti.Il gup di Napoli, per la seconda trance del processo dei rifiuti dove sono indagati l'ex ministro Landolfi , ma anche Michele Orsi aveva proceduto con la ricesta di rito abbreviato, il pm aveva chiesto 4 anni di reclusione . Un altro decreto di fermo, però e' stato emesso nei confronti del latitante Giuseppe Setola, ritenuto il capo di una delle fazioni piu' violente del clan dei Casalesi responsabile, secondo gli inquirenti, anche della strage dei sei immigrati africani a Castel Volturno. Accusati dell'omicidio di Michele Orsi sono anche Alessandro Cirillo e Giovanni Letizia, entrambi detenuti dopo la cattura eseguita dai carabinieri di Caserta il 30 settembre scorso. I due, nella circostanza dell'arresto, furono trovati in possesso di numerose armi tra cui anche quelle che sarebbero state adoperate per l'uccisione di Orsi. Dalle indagini dei carabinieri, coordinate dalla Dda di Napoli, e' emerso che Orsi fu affrontato dallo stesso Setola, che gli esplose contro i primi colpi di pistola, e da Letizia, che lo fini' vicino all'ingresso di un bar. A guidare l'auto, secondo la ricostruzione degli investigatori, sarebbe stato Cirillo mentre Di Puorto avrebbe avuto un ruolo di copertura facendo la vedetta dei sicari.