La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 8 novembre 2009

BOCCHINO-COSENTINO- ECCO PERCHE' IL SOTTOSEGRETARIO E' SULLA GOGNA MEDIATICA


Il cavaliere, il coordinatore, il mancato sottosegretario che si serve del trasversalismo mediatico per far fuori l’amico coordinatore regionale. Così iniziava un mio pensiero nell’ottobre 2008 sul blog e faceva riferimento ad Antonio Martusciello. Oggi invece diciamo il cavaliere, il coordinatore e il trombato presidente della regione che nel 2005 non riuscì ad ottenere la maggioranza per governare, quando si poteva vincere ad occhi chiusi . Il tutto contornato da pettegolezzi e dichiarazioni di personaggi politici che gravitano nella sfera della PDL che già da un anno sapevano cosa sarebbe successo . Ma andiamo per ordine . Tutti sanno che alla fine del 2008 e già agli inizi del 2009 i due personaggi politici più in vista della regione Campania iniziavano un confronto che oserei dire squallido nel partito . Nicola Cosentino che dopo l’allontanamento di Italo Bocchino cercava sempre di più di far capire che aveva sempre più seguito in campania ( vedi la vittoria per le elezioni politiche contro lo strapotere di Antonio Bassolino) che la sua leader ship era sempre più salda da una parte, dall’altra invece un giornale di cui è editore proprio Italo Bocchino che iniziava la gogna mediatica molto sottile che punzecchiava il coordinatore regionale. Un altro confronto che si concluse con la spugna gettata fu quello tra l’ex coordinatore regionale del 2006 Antonio Martusciello nominato per gli amici il bell’Antonio e l’ex ministro della giustizia Clemente Mastella . I due come più volte pubblicato dai quotidiani regionali a carattere nazionale venivano pescatati a largo di Capri insieme con altre personaggi equivoci mentre a bordo di una grande barca si divertivano con un party organizzato dove per la verità , secondo i cronisti dei quotidiani regionali, non mancava neanche quella polverina bianca che ti faceva sentire su di giri. Ebbene la procura della repubblica di Napoli aprì una inchiesta finalizzata a reati di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti , poiché anche i colleghi giornalisti “ci azzupparono il pane”. Da qui nacque l’inchiesta a carico di Antonio Martusciello che insieme al fratello Fulvio ed assessori regionali controllava attraverso un vero e proprio trasversalismo politico la Regione Campania e il governatore Antonio Bassolino. Antonio Martusciello però a quell’epoca era un personaggio abbastanza in vista anche perché aveva sposato tempi addietro una donna che prima era alle dipendenze del Presidente Cavaliere Silvio Berlusconi. Antonio Martusciello dovette dimettersi da coordinatore regionale per volere anche dello stato maggiore del partito di Forza Italia ed al suo posto venne nominato Nicola Cosentino che forte della sua conoscenza politica già in diversi partiti negli anni novanta iniziò a organizzare la campagna elettorale per le successive elezioni politiche.
Oggi invece al posto del Martusciello c’è Italo Bocchino che usa i suoi giornalisti che per giunta hanno anche a che fare con la procura della Repubblica di Napoli per chiudere un conto con il sottosegretario e riprendersi il posto usurpato .
Conosco i deputati di Forza Italia perché nel 1994 insieme ad un grande giudice Raffaele Sapienza si fondò il partito casertano .