La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 29 ottobre 2009

Matilde Vecchione aveva avuto pressioni da personaggi ambigui che entravano ed uscivano dalla città.

Le dichiarazioni di Matilde Vecchione del 29 gennaio 2009 allegate all'ordinanza di custodia cautelare a cui fa riferimento tutta l'indagine
Premetto di avere costituito una società Con Costantino Ferrara, mauro Umberto e francesco Pompe funebri internazionale srl che abbiamo posto in liquidazione il 20 dicembre 2007. Tale decisione era dipesa dal fatto che i soci non eranop più concordi nella gestione. A tal proposito, i miei rapporti con Ferrara Costantino si sono infatti interrotti, mentre quelli con il Mauro Francesco sono di pura formalità.
Ho costituito pertanto , la società Onoranze e Trasporti Funebri Vecchione srl unipersonale, con in sede in SMCV alla via Brennero rìco II società operativa dal 1 gennaio 2008
Nel mese di ottobre/novembre 2008, all'incirca, ho ricevuto presso la sede della mia società la visita di due miei colleghi, tali Vincenzo Palazzo e Vincenzo Martino, entrambi titolari di imprese di pompe funebrì. Essi vennero da me a per propormi di costituire un consorzio fra le tre ditte funebri esistenti sul territorio di SMCV ed una loro ditta, che si riservarono di costituire e di comunicarmi. Io rifiutai la proposta, in quanto ero appena reduce da una esperienza negativa in società con altre persone e per questa ragione dissi loro che intenzione di dare seguito alla loro proposta. Succesivamente con cadenza quasi giornaliera, nel mese di novembre/dicembre i due tornarono presso la mia sede di servizio ed ogni volta mi ribadivano l'utilità della loro proposta che — a loro dire — avrebbe comportato una sorta di gestione unitaria del servizio alla maniera di società consortile . A fronte delle mie perplessità sulla costituzione di tale consorzio, essi mi ribadirono la loro proposta di entrare in società,anche in maniera occulta, ossia attraverso una loro partecipazione non normale alle spese ed agli utili del consorzio. Tale proposta mi venne
sistematicamente rivolta ogni volta che i due venivano — così insistentemente — a trovarmi per ragioni di trattativa all'ìinterno della mia sede sociale.
venni pertanto anche avvicinata dal mio ex socio Mauro Francesco al quale i due si erano nelle more rivolti ed anche lui mi consigliò di costituire tale consorzio in quanto sarebbe risultato estremamente vantaggioso per gli utili della costituenda azienda. Mi disse infatti che martino Vincenzo e Palazzo Vincenzo erano stati da luì per proporgli questo affare e lui aveva già manifestato la sua accettazione. Al contrario non ho avuto —per la ragioni che ho esposto prima circa l'interruzione dei miei rapporti con il Ferrara — alcun contatto con tale socio . So comunque che anche Ferrara è stato avvicinato dai due per le medesime proposte rivolte a me ed al Ferrara. Tale fatto mi renne riferito dal Martino e dal Palazzo in uno dei numerosi incontri che prima ho esposto. Io ho sempre detto al Mauro che non avevo intenzione di entrare in società con i due, né di rientrare in società con lui (Ferrara) e per questo ribadii al mio ex socio di non voler accettare la proposta consortile. Verso la metà del mese di dicembre del 2008, vennero presso la mia azienda Palazzo e Martino i quali mi richiesero — per l'ultima volta — quale fosse la mia intenzione circa la loro proposta. Al mio rifiuto di procedere a tanto, andarono via in maniera molto contrariata, tanto che mentre il martino si alzò ho uscendo dal mio locale, il Palazzo andò via senza neppure stringermi la mano. Successivamante a tale episodio, non ho più ricevuto la loro visita presso la mia azienda, né ulteriori telefonate di richiesta di appuntamene e dal Palazzo. Qualche giorno prima del 15 dicembre 2008 (ricordo tale data in quanto era morta in tale giorno mia cognata) ricevetti la visita nella sede della mia azienda di Cerreto Angelo e di suo cugino Cerreto Gaetono i quali vennero da me dicendomi che avevano ricevuto la visita del palazzo e del Martino chiedendo loro di convìncermi ad aderire alla proposta . Io dissi loro che non volevo accedere a tale proposta e loro — di tutta risposta — mi dissero che avevo tempo fino al primo gennaio per decidere dopodiché avrebbero risolto diversamente la questione utilizzando i mezzi di strada. dallaora non ho saputo più nulla e non ho ricevuto più visite o chiamnate da nessuno fatta eccezione poer gli augurti natalizi formulatatimi dal palazzo con tono cupo in particolare quella per gli auguri di Capodanno . MI risulta che il palazzo stia avviando l'attività su Smaria capua Vetere e per qunatro io ne sappia nopn ha formalizzato richiesta di licenza di PS per tale attività