La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 6 ottobre 2009

LA CERTEZZA E’L’ILLUSIONE dell'avvocato Michele D'Abrosca

LA CERTEZZA E’L’ILLUSIONE

Devo confessare con un poco di vergogna che ho votato Giudicianni. Ma, come sempre accade nella vita, dinanzi agli imprevisti, ai problemi e ostacoli l’uomo tira fuori il suo carattere. Vengono alla luce le qualità e i difetti. Ci sono stati e ci sono ancora uomini che assumono impegni e li portano a compimento nonostante le minacce e la morte, questi diventano certezze per i propri simili e spesso sono esempio per le battaglie degli altri. Quando capimmo che Giudicianni era venuto meno agli impegni con gli elettori e non aveva interesse per la crescita della città, non mi fu difficile scegliere da quale parte schierarmi per esercitare un diritto di critica politica. Ho scelto di stare dalla parte di Nicola Di Muro. Il consigliere comunale Emilio Pardi alla presenza di cittadini mi ha accusato di essere un fanatico di Di Muro, minacciandomi di querelarmi se continuerò a scrivere su questo giornale. L’accusa di fanatismo rivoltami, signor Pardi è per me un motivo di orgoglio e le spiego anche il perché. Di Muro dal dopoguerra ad oggi è il politico della provincia di Caserta, con lui la città divenne il fulcro politico dell’intera provincia. Egli è il politico del fare, mentre gli altri si arrovellavano il cervello per risolvere un problema lui aveva già trovato la soluzione. E’ sotto gli occhi di tutti la crescita sociale ed economica con le amministrazioni Dimuriane. E’ riuscito a creare una classe di professionisti dirigenti, medici, avvocati, ingegneri, ha creato lavoro per centinaia di famiglie, consentendo a queste famiglie di organizzare il futuro dei figli salendo i gradini della scala sociale. Anche il casello autostradale è un’opera di Di Muro, lei signor Pardi si è appropriato di questa creazione vantando una capacità che non ha. Ancora oggi frequentando Di Muro posso apprezzare i suoi consigli politici, la sua saggezza politica, la sua lucidità politica, augurandomi un giorno di poterlo imitare, ma mai eguagliare, il suo è un dono avuto direttamente da Dio. Lei signor Pardi ha avuto la fortuna di usufruire della sua fiducia e lo ha ripagato approfittando dei suoi voti, tradendo la sua fiducia è passato da un partito all’altro da uno schieramento all’altra, comportandosi alla stregua di un mercenario della politica. Lei signor Pardi ha tradito, così come Giuda, come Bruto. Nel mentre le sue minacce non sortiranno nessun effetto perché prima di lei ha tentato il suo collega Fabio Monaco. Io sono ancora qui a scrivere, perché i cittadini hanno diritto di sapere come spendete i nostri soldi. In fondo Lei si è illuso di essere un consigliere comunale, dovrebbe chiedersi che cosa ha fatto in questi due anni per la città, perché si addormenta durante le sedute consiliari. Non immaginavo che seguisse con attenzione le mie critiche politiche, questo potrebbe essere per lei un principio di evoluzione, visto che la sua si è fermata da molti anni, e, il suo cervello produce solo reazioni chimiche dovute alla circolazione dell’ossigeno nel sangue. La mia penna non è né di destra né di sinistra, essa racconta… solo quello che accade in questa pubblica amministrazione e per lei mi sovviene il ricordo dell’anno 1872 quando c’era la procura della repubblica del Re con una sezione distaccata a Piedimonte San Germano. Là in quel piccolo e sperduto paese di terra di lavoro un modesto sostituto procuratore del re si oppose al ministro dell’interno rischiando il posto e anche la vita, il parlamento era a Torino. Alla fine dopo un anno di discussione in parlamento furono costretti a riconoscere che quel sostituto procuratore aveva ragione e torto il Ministro. Signor Pardi se dovesse ripetersi la storia a S. Maria C.V. e arrivasse un sostituto di quella tempra, lei e i suoi colleghi sareste costretti a spiegare cose per noi, seguaci di Di Muro, inimmaginabili , e lei avrebbe una seconda cattiva esperienza giudiziaria. Come vede signor Pardi io rappresento la certezza, lei con il suo agire è solo l’illusione di un consigliere comunale, nessuno le chiederà un consiglio per le illusioni, e non avrà il tempo di dolersi perché ha mancato l’evoluzione come ogni mammifero cerca giorno per giorno illudendosi di rappresentare qualche fantastico partito. Lei oggi nel modo politico assume la direzione di una qualunque banderuola a seconda degli interessi personali.
S. Maria C.V.,06/10/2009 avv. Michele D’Abrosca