La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 16 ottobre 2009

ESCLUSIVO A SANTA MARIA CAPUA VETERE PALAZZO MARIOTTI SEQUESTRATO DOPO DUE ANNI DI DENUNCIE DI DI MURO E SCHETTINO VIVA IL POPOLO SAMMARITANO

Abusivismo edilizio e danneggiamento del patrimonio storico:
sequestrato Palazzo Mariotti aSanta Maria Capua Vetere.

Finalmente il Popolo Sammaritano free press di cui dirigo non ha tutti i torti per denunciare i soprusi nella città di Santa Marai Capua Vetere . Non siamo noi le persone che devono stare attenti . Ma devono statre attenti anche i giornalisti che svolgono la doppia attività all'interno di amministrazioni comunali .Palazzo Mariotti non è altro che lo scempio della consilitaura Iodice - Giudicianni -Chirico che comunque osteggiato le rivchieste di chi nel cvonsiglio comunale di Santa Maria Capua Vetere ha cercato di far capire cosa si poteva fare . E' proprio vero a santa Maria Capua Vetere la supremazia dei casalesi non conosce confinì . Lo conferma che nella mattinata odierna, in santa maria capua vetere (ce), i carabinieri della locale stazione, in esecuzione di specifico decreto emesso dall’ufficio g.i.p. presso il tribunale di santa maria capua vetere, hanno sottoposto a sequestro preventivo il fabbricato denominato “palazzo mariotti”, con relative pertinenze, sito in via mazzocchi angolo via togliatti. il provvedimento e’ stato notificato al titolare di un’impresa edile dell’agro-aversano, impresa Diana committente dei lavori, ed al direttore dei lavori. Dall’attivita’ d’indagine espletata, e’ emerso che i predetti avevano effettuato lavori di demolizione del citato edificio oltre i limiti consentiti dal permesso di costruire e senza la prescritta autorizzazione della soprintendenza per i beni archeologici e paesaggistici di caserta, che aveva definito il fabbricato di interesse storico. I reati ipotizzati sono “danneggiamento al patrimonio storico” e “abusivismo edilizio per aver eseguito lavori in difformita’ dal permesso a costruire. Adesso aspettiamo soltanato che i personaggi politici iniziano i piagnistei politici.