La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 22 ottobre 2009

COMPIONO UN FURTO IN UNA GIOIELLERIA DI SANTA MARIA . LA POLIZIA LI ARRESTA

Nella tarda serata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di S. Maria C.V. impegnato nei servizi di controllo del territorio, ha tratto in arresto, in flagranza di reato, i cittadini romeni RAZMIAS Romulus, di anni 29, e CIURARIU Tonicel, di anni 20, in Italia senza fissa dimora, in quanto ritenuti responsabili di furto.
Verso le ore 20,00, RAZMIAS Romulus era entrato in un negozio di oreficeria, ubicato in via Mazzocchi di S. Maria C.v. per chiedere l’elemosina, mentre il complice era rimasto all’esterno.
Approfittando di un momento di distrazione del titolare della gioielleria, il RAZMIAS si impossessava del telefonino cellulare del negoziante, del valore di oltre 200 euro, e si allontanava precipitosamente dal locale, seguito dal CIURARIU Tonicel.
Il gioielliere, resosi conto del furto, ne dava immediata notizia all’ufficio di Polizia che inviava sul posto una Volante.
RAZMIAS Romulus veniva bloccato, con l’ausilio anche di una Guardia Particolare Giurata di vigilanza alla sede della Facoltà di Giurisprudenza , nelle vicinanze della gioielleria con il telefonino ancora in tasca.
CIURARIU Tonicel, invece, veniva rintracciato dai poliziotti nei pressi della stazione ferroviaria di S. Maria C.V., dove si era recato di corsa nella speranza di poter utilizzare qualche convoglio ferroviario in partenza per allontanarsi .
Accompagnati in questi Uffici, entrambi i romeni venivano dichiarati in arresto per furto aggravato e, dopo le formalità di rito, associati al carcere e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.