La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 8 settembre 2009

MULINO PARISI , IL SUO ACQUISTO FECE CADERE ENZO IODICE

S.MARIA CAPUA VETERE – Il Mulino Parisi come il Politeama. Ieri pomeriggio un incendio di vaste proporzioni si è registrato nello stabile abbandonato del Mulino Parisi in via Appia a confimne con i territori di Santa Maria Capua Vetere e San Prisco di proprietà della società Domina dei fratelli Pellino che sono rappresentanti anche della società Edil Atellana. Erano le 15 e 45 quando sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Santa Maria Capua Vetere insieme ai vigili del fuoco. Hanno preso fuoco solai e travi ormai vecchie e marcite sul lato sinistro dove addirittura escrementi di volatili. Ad avvertire sono stati alcuni residenti del posto che hanno chiamato prima i carabinieri i quali già avevano avuto un riscontro con gli odori nauseabondi che si registravano nel corso del pomeriggio. Tali aree erano state già individuate per avviare attività produttive ed avrebbero potuto riportare un po’ di ossigeno all’economia cittadina ormai agonizzante, invece si sono rese inagibili poiché i complessi dell’ex Mulino Parisi ma anche dell’ex tabacchificio, dell’ex Italtel sono contenitori che dovrebbero sfruttare il nuovo disegno di legge regionale, dettato, sicuramente, da speculatori, nel quale sono contenute norme che permetteranno l’edificazione di appartamenti per civili abitazioni in aree industriali dichiarate dimesse. Qualche anno fa un società la Domina aveva rilevato tutto il fabbricato comprando l’area interessata, divenendo così il proprietario. I responsabili avevano avviato una serie di incontri con l’amministrazione comunale retta da Enzo Iodice affinché allo stabile fosse concessa l’abbattimento e quindi la ricostruzione del fabbricato adibendolo così a punto commerciale ed edilizio . Ma purtroppo l’amministrazione comunale sammaritana dell’epoca non riuscì ad adottare ciò che si era prefissato il proprietario e per esso i fratelli Pellino che si ritrovarono con un rudere e senza che si potesse abbattere . La vicenda si registrò proprio nel 2006 quando Enzo Iodice presentò le dimissioni da sindaco e la Prefetto di Caserta nominò anche il commissario prefettizio . La stessa si intrecciò a tal punto che i proprietario presentarono una lettera al sindaco e all’amministrazione comunale affinché si potesse ovviare a tale problema che diventò per i proprietari una vera e propria ossessione . Ieri l’incendiò così come si verificò anche per il Politeama che guarda caso è stata firmata ordinanza di abbattimento.Sarà così anche per il mulino Parisi ? : Una cosa e certa . Anni fa per costruire alcuni palazzi e precisamente nel 1970 dal terreno di fronte il mulino venne alla luce una necropoli etrusca. Succederà la stessa cosa per il mulino Parisi quando sarà abbattuto ? una domanda a cui molti aspettano risposte .