La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 24 settembre 2009

GLI ARTEFICI DEI TRECENTOMILA BACI A S.MARIA VOGLIONO FAR FUORI L'AVVOCATO MACCAURO E PIAZZARE NICOLA FERRARO

Mentre si assiste ad aperture del Teatro Garibaldi per 15 persone per una presentazione di un libro e si da il permesso ad uno spettacolo in piazza Bovio organizzato dalla provincia di Caserta a cui hanno assistito ben sei persone con sedie vuote, i personaggi politici che hanno gravitato prima nella sfera del’Udeur poi nel pd , passando per un unione di centro che è stata congelata con un forfait di Domenico Zinzi alla presidenza dell’ente di Corso Trieste, cercano ancora una collocazione politica recandosi addirittura da Clemente Mastella chiedendo di far fuori l’avvocato Pino Maccauro alla segreteria provinciale , in modo tale da far entrate a santa Maria Capua Vetere Nicola Ferraro per farlo eleggere a consigliere regionale nel partito del campanile a Santa Maria Capuqa Vetere ed a Caserta . Il riferimento è chiaro ed è riferito ai tre che sono Antonio Napoletano, Giovanni Campochiaro e Mimmo Piccolo che a tutti i costi desiderano riconquistare una leadership a Santa Maria Capua Vetere facendo largo a Nicola Ferraro. Ma questo purtroppo è stato scoperto . I tre che non sono nuovi a questi cambi di casacca sono stati gli artefici, almeno due, della questua dei 300mila baci che sono stati dispensati in rose da 50 mila a pioggia agli assessori e a personaggi che gravitano all’interno della maggioranza . Una parte di questi 50 mila rose, però, era stata promessa ad un altro personaggio che è stato raggirato e si è rivolto alla magistratura aprendo così l’inchiesta, una delle tante che vi sono sul comune di Santa Maria Capua Vetere ancora non chiara del tutto. Ebbene in questo marasma pieno di intrecci lobbistici ecco che gli amministratori cercano una nuova collocazione politica , ma questa purtroppo non riesce decollare perché vi è sempre un freno da parte di chi conosce bene i fatti di Santa Maria Capua Vetere. La conferma di ciò è appunto quello scollamento fra politica, città cittadini i quali hanno creato una voragine è questa è stata ben visibile nelle due manifestazioni che si sono organizzate in pieno centro storico. Ieri sera non vi era nessuno proprio perché i cittadini sono lontani anni luce dalla vita amministrativa che sperpera denaro pubblico lasciando strade , scuole edifici in completo abbandono .