La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 16 luglio 2009

VOTI DI SCAMBIO A NAPOLI , ECCO LE CONDANNE

Elezioni amministrative 2006 , voti scambio a Napoli, il tribunale emette la sentenza cinque condanne e due assoluzioni . Sono stati assolti i due politici Francesco Angri assistito dall’avvocato Guglielmo Ventrone del foro di Santa Maria Capua vetere che ha vinto la sua battaglia e Enrico Campagna, per loro il pm aveva chiesto ad entrambi più di cinque anni di reclusione . Sono stati condannati invece Vittoreio di Napoli a cinque anni di reclusione , Luigi Di Biase a 16 anni e 4 mesi di reclusione, Mario Di Biase a 13 anni di reclusione , Attuso Massimiliano a 7 anni e 6 mesi di reclusione Lino Parmeggiano a 4 anni e 6 mesi di reclusione L’inchiesta è quella relativa all’operazione dove furono fermati anche cinque esponenti del clan Faiano per estorsione e scambio elettorale. Il 29 MAGGIO 2006 attraverso intercettazioni telefoniche risultarono che alcuni candidati avrebbero "appaltato" la campagna elettorale ad esponenti della camorra, pagandoli in cambio della promessa di voti e della garanzia dell'esclusiva per l'affissione di manifesti inpiù di cinquenni di reclusione determinate zone, che prevedeva anche forme di intimidazione verso i candidati avversari. Uno dei cinque fermati, cui era stata affidata secondo i magistrati l'organizzazione della campagna elettorale nei Quartieri spagnoli, era addirittura agli arresti domiciliari e privo dell'elettorato attivo, aseguito delle condanne gia' riportate. Dalle indagini emerse che, oltre alla presenza di candidati gravati da precedenti penali che hanno falsamente dichiarato di essere in possesso dei requisiti di eleggibilita', altri sono stati sottoposti a minacce e intimidazioni, finalizzate al pagamento di vere e proprie tangenti, come il caso di un candidato alle Municipalita' al quale il clan Faiano aveva chiesto 2500 euro per poter svolgere la propria campagna elettorale ai Quartieri spagnoli. Due candidati della Margherita alle elezioni amministrative di Napoli sono stati indagati nell'ambito dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia su presunti rapporti di voto di scambio con esponenti della criminalita' organizzata. Salvatore Esposito, di 48 anni, e Enrico Campagna, di 46.Esposito è candidato al consiglio comunale, Campagna alla seconda Municipalita' (Avvocata Montecalvario Mercato-Pendino San Giuseppe-Porto) addirittura, secondo la Dda di Napoli sono indagati in concorso con Francesco Angri e Vittorio Di Napoli, indicati dagli inquirenti come "notoriamente appartenente alla criminalita' organizzata e, in particolare, alla associazione camorristica denominata clan Faiano, facente capo alla famiglia De Biase". Di Napoli e Angri sono tra i cinque destinatari dei decreti di fermo emessi dalla Dda di Napoli. Secondo la procura di Napoli, le indagini svolte "hanno rivelato uno spaccato allarmante dell'attuale campagna elettorale".