La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 19 luglio 2009

Il Curatore fallimentare della Juve Caserta ordina il sequestro conservativo nei confronti di rappresentanti e Sindaci della società

La gestione della Juvecaserta spa degli anni novanta è ancora nell’occhio del ciclone della magistratura ordinaria . Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ordina il sequestro conservativo della Vittippi ex Juvecaserta spa pari ad ottocento mila euro ravvedendo anche un ipotetico reato di penale di bancarotta fraudolenta. Lo ha deciso in sede collegiale i giudici del tribunale della città di Santa Maria Capua Vetere in sede civile accogliendo il ricorso del curatore fallimentare l’avvocato Raffaele Trotta rappresentato ed assistito in sede di udienza dall’avvocato Giovanni Actis che ha chiesto ed ottenuto in data 14 luglio 2009 con provvedimento di ordinanza depositato in cancelleria il 15 luglio 2009 il sequestro conservativo dei beni della ex Juve Caserta ai danni di Ornella Maggiò rappresentante della società e dei sindaci Francesco Cilea Antonio Viscosi e Raffaele De Pari. In sostanza, secondo il curatore fallimentare poi avallate dai giudici, sarebbero state alterate i bilanci della società dal 1994 al 1998 con relativi compravendita di giocatori e successive cessioni ad altre società di pallacanestro nazionale ed eventuali beni di proprietà della società, fra cui il palazzetto . Tutto ciò prima che il presidente della nuova società della ELDO Juvecaserta Rosario Caputo ha preso possesso della sodalizio sportivo . L’ordinanza che contiene di più di cinque pagine fa un rapido escursus su tutta la vita e la gestione della società quando dopo aver vinto lo scudetto che è iniziata a conoscere una parabola discendente . E’ un vero fulmine a ciel sereno, poiché il provvedimento anche se definitivo, consentirebbe di pignorare in una fase successiva beni di proprietà della società se ne ha o addirittura in secondo luogo anche quelli dei sindaci che con il loro comportamento , secondo i giudici , avrebbero acconsentito ad una gestione poca chiara ma soprattutto dispendiosa per poi trasferire i capitali anche in altre società. Sia ben chiaro, il provvedimento benché definitivo della gestione della B2 della Juve Caserta non ha nulla a che vedere con quella attuale, ma potrebbe avere qualche problema se dai bilanci della società ci potrebbero esserci trasferimenti di qualsivoglia utilità sportiva ai nuovi sodalizi o addirittura noie sull’attuale gestione del Palamaggiò . La vecchia gestione della Juve Caserta che ha fatto conoscere gioie ma anche dolori ai baskettofili casertani continua a riservare sorprese, ma la pallacanestro a Caserta non morirà . Il sequestro conservativo potrebbe in una seconda fase riservare sorprese giudiziarie penali poiché si è ancora nella fase primaria, ma non è escluso che il ricorso in appello da parte dei sindaci per la Vittippi è comunque d’obbligo in questi casi. La Vittippi orami è “morta” ma la Lbl è nata proprio sulle ceneri di questo sodalizio . Tutta la vicenda in ogni caso potrebbe far risvegliare un ipotetica vendita di un palazzetto di Pezza delle Noci che è gestito dal curatore fallimentare della Vittippi e dal custode giudiziario, ma due anni la gestione è stata trasferita all’ente provinciale di Corso Trieste.