La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 17 giugno 2009

SANTA MARIA CAPUA VETERE , ORE 14.00 LA CITTà VIENE INGHIOTTITA DA UNA NUBE TOSSICA .






Ore 14.00 una nube tossica invade il comprato c1 nord. Sono i detriti mescolati con cemento e particelle di materiale che addirittura sembra amianto. Il tutto è accaduto nell’ex tabacchificio di Santa Maria Capua Vetere . Ma c’è di più . Fuori i cancelli non vi è nessun cartello dove si informa che vi è un cantiere aperto . Insomma si demolisce e si costruisce nella Santa Maria di Casal di Principe dove addirittura non si sa neanche chi è la ditta esegue i lavori ed a contorno vi sono tanti lavoratori che non sono italiani. Ma soprattutto non hanno nessuna protezione . Non a caso gli agenti della polizia municipale di Santa Maria Capua Vetere sono in contrasto con i carabinieri sul nome della ditte che operano all’interno dell’ex tabacchificio, ma tutto è in regola . Chi afferma che l’impresa è di Casalnuovo mentre i militari dell’arma affermano che la stessa è di Perugina . E’ successo di tutto ieri nel comprato C1 nord . Sono stati i residente del posto ad avvertire in primis i carabinieri, ma qualcuno anche il locale commissariato di polizia , dopo che altri avevano telefonato sia al comando della polizia municipale locale chiedendo di intervenire , ma sono soltanto intervenuti quando hanno saputo che sul posto vi era altre forze dell’ordine. Anche l’Asl competente nel territorio ha fatto orecchie da mercante tanto che secondo alcuni sembra che ha messo il telefono fuori posto. Insomma l’inizio dei lavori doveva combaciare con il silenzio più assoluto delle attività preposte al controllo. Vale la pena dire che i cittadini dovevano in ogni caso zittire sui lavori che si stanno eseguendo all’interno dell’ex tabacchificio . Qualcuno asserisce che non vi è amianto fra le tegole e la copertura costruita prima del 1990 , ma invece altri asseriscono che una volta entrati insieme al Sindaco, che è piombato come un falco sul posto , quando in altre occasioni si fa anche negare, hanno presso qualche pezzo per analizzarlo. Insomma Santa Maria Capua Vetere è una città che accetta intimidazione fino all’orlo, dove tutti devono zittire sui lavori edili per il mega store. Ma dove il Pm Donato Ceglie , dove sono i magistrati, dove sono le associazioni di legambiente che invece di essere presenti , cercano discariche abusive che basta un incendio per cancellarle. Non desidero dilungarmi anche perché il servizio fotografico parla a solo.