La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 16 giugno 2009

OPERAZIONE BIOPOWER, SCARCERATO IL VICE PRESIDENTE DELA JUVE CASERTA. HA OTTENUTO GLI ARRESTI DOMICILIARI ERA DENTRO DAL 28 APRILE .

Operazione Biopower , scarcerato il vice presidente della Juve Caserta Giovanni Verazzo. In carcere era rimasto soltanto lui . Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Paola Cervo ha accolto l’istanza degli avvocati Delio Iorio e Vincenzo Alesci, dopo che il pm aveva dato il suo parere. Gli ha concesso gli arresti domiciliari dopo 49 giorni di carcerazione restrittiva nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Dopo Renzo Bracciali e Giampiero Tombolillo i due industriali romani che quattro giorni fa avevano vuotano il sacco per la seconda volta, l’inchiesta con la scarcerazione di Giovani Verazzo , mette un punto fermo sulle indagini. Lo scandalo Biopower quindi dopo le dichiarazioni di Bracciali e Tombolillo si allarga sempre di più . La conferma si è avuta fin dalle prime battute durante la conferenza della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere quando si eseguì l’operazione, poiché i magistrati annunciavano che l’indagine giudiziaria non finiva con la tranche che vedeva indagati quelle persone coinvolte, anche perchè sembra che nel registro degli indagati siano comparsi anche uomini politici della regione campania . Gli interrogatori che si sono eseguiti giovedì scorso hanno dato risvolti inediti , ma per adesso sono top secret. La vicenda giudiziaria è saltata fuori perché la Regione Campania ha finanziato 50 centrali per energia rinnovabile tra cui tre a biomasse di grosse dimensioni del valore di 22 milioni di euro. Una di questa doveva essere realizzata ad Atena Lucana della Natural Energy srl, un’altra è stata localizzata a Reino in provincia di Benevento, della Energhetic srl, la terzana cui ne è nato il castello accusatorio a Pignataro Maggiore in provincia di Caserta della Biopower srl. La complessa attività investigativa dei finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria Caserta ha consentito di smascherare un sodalizio criminoso nel’ambito del quale due imprenditori laziali (Bracciali Renzo e Tombolillo Giampiero) hanno costituito tre società (Biopower spa, Natural Energy srl ed Energethic srl) aventi ad oggetto la costituzione di centrali per la produzione di energia derivanti dalle biomasse, intessendo una fitta rete di rapporti di favoritismo e di corruttela con funzionari e amministratori pubblici appartenenti: al comune dove sarebbe stata eretta la centrale (Pignataro Maggiore), alla regione Campania-assessorato alle Attività Produttive- incaricata di adottare i provvedimenti autorizzatori e di indire le conferenza di servizi per definire i procedimenti amministrativi per la realizzazione delle suddette centrali; il Genio Civile di Caserta incaricato di esprimere le autorizzazioni antisismiche sui lavori di costruzione della centrale biotermica di Pignataro Maggiore; di altre pubbliche amministrazioni interessate territorialmente per l’istruttoria di procedimenti riguardanti imprese.