La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 21 giugno 2009

S.MARIA CV. L'intervento di Gaetano Rauso sull'approvazione del bilancio e sulla normativa dell'ex tabacchificio

La seduta del Consiglio Comunale in cui è stato approvato il Bilancio di previsione per l’anno 2009, protrattasi fino a tarda notte, ha fatto registrare come solo fatto positivo per la maggioranza il corretto atteggiamento del Presidente del Consiglio, Antonio Scirocco, che non ha voluto cedere alle pressioni di chi avrebbe voluto iniziare il Consiglio Comunale senza la presenza della minoranza. I conti degli smaliziati politicanti che si erano fortemente infastiditi per la tenacia dei pochi componenti della minoranza che, nella passata seduta, erano riusciti e tener botta per sei ore ed a costringere a mordere il freno gli Yes Men ed a farli ritornare in Consiglio per riprendere una seduta che aveva consentito, in prima istanza, l’approvazione di pochi argomenti all’ordine del giorno, non sono tornati. Io, Mattucci, Rinaldi e, per quello che ha potuto, Cecere con validissime argomentazioni e, con un po’ di ostruzionismo legittimo, abbiamo costretto la maggioranza ad arroccarsi in uno stupido consociativismo che li ha portati a respingere proposizioni giustissime che avrebbero migliorato sensibilmente uno strumento contabile finalizzato solo all’affermazione di interessi individuali, al clientelismo e non all’interesse generale dei cittadini di Santa Maria. Piccati da questo nostro successo, avrebbero voluto iniziare la seduta e, senza la mia presenza (avevo intuito che sarebbe potuto succedere) e senza il buon senso e la correttezza di Scirocco, si sarebbe consumata l’ennesima figuraccia per questa arrogante maggioranza che pensa solo all’affermazione dei propri interessi e che vede tra i suoi primi sostenitori coloro i quali non capiscono niente di amministrazione e si sono caratterizzati per i voltafaccia più clamorosi ed interessati.
La seduta è iniziata, quindi, secondo le consuetudini, con la discussione di un mio ordine del giorno che verteva sulla contestazione dell’illegittimo permesso a costruire rilasciato per la demolizione dell’ex tabacchificio e la conseguente edificazione di un centro commerciale. Come al solito la maggioranza, sorda alle giuste argomentazioni proposte, si è arroccata dietro le sue posizioni senza voler ascoltare nemmeno il parere del Segretario Generale che, chiamato in causa, ha dovuto assentire sulle mie denunce di irregolarità amministrative commesse dall’ufficio tecnico sul rilascio del permesso a costruire n.55/2009. Il consiglio è continuato fino alle due di notte, circa, con la maggioranza che ha bocciato, tra l’altro, le nostre richieste legittime di affidare la gestione del Garibaldi a società specializzate, al fine di realizzare un risparmio maggiore di 400.0000 euro e di evitare che si continuasse con una gestione dispendiosa, inefficiente e clientelare del Teatro. Si è cercato di far capire che erano inutili le previsioni di nominare consulenti esterni in presenza di professionalità nell’Ente e di dirigenti che percepiscono lauti stipendi per svolgere compiti che si vorrebbero affidare ad amici o parenti per creare una corte dei miracoli e sperperare quasi un milione di euro che, altrimenti, potrebbero essere destinati ad opere pubbliche o ad abbassare la pressione fiscale sui cittadini. Non è bastato che, dalle puntuali relazione di Rinanldi e Mattucci si evidenziassero sprechi e difformità legislative nella gestione del denaro pubblico; questa maggioranza le ha ignorate e ha voluto approvare un cattivo documento di programmazione che porterà la città verso un indebitamento insostenibile per le finanze comunali, le cui ripercussioni ricadranno sulla popolazione ed impediranno che un futuro migliore si possa prospettare per questa città schiava della speculazione e del malaffare.Solo la mia intransigenza, appoggiata da tutti i componenti della Commissione Consiliare Economia, ha impedito che i proventi delle eventuali vendite dei beni immobili andassero dilapidati. Gli stessi, invece, saranno destinati attraverso l’approvazione di un ordine del giorno, all’estinzione di parte del debito dell’Ente, al pagamento di debiti fuori bilancio e alla manutenzione di strade e scuole. Si è dovuto constatare che parte della minoranza non è assolutamente in linea con il nostro desiderio di operare per il bene della città. Questi personaggi e con la loro assenza o con la partecipazione abulica o di facciata, hanno garantito un appoggio di fatto a chi governa in questo modo disastroso. Quello che mi conforta, però, che il futuro di Santa Maria potrà essere garantito dalla serietà e dalla competenza di questi giovani consiglieri che hanno dimostrato di averne a cuore le sorti e di non essere soggetti alle lusinghe di chi con promesse o concessioni cerca di accaparrarsene il consenso.
Gaetano Rauso