La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 18 maggio 2009

Operazione Biopower la procura invia due pm per requisitoria

Operazione Biopower, la procura della repubblica difende la sua operazione a denti stretti. Il procuratore della repubblica di Santa Maria Capua Vetere non vuol lasciare niente al caso. Corrado Lembo ha infatti inviato due pubblici ministeri della procura per discutere l’udienza camerale davanti ai giudici del tribunale del riesame di Napoli: Iari mattina infatti in udienza vi era uno il Dottor Alessandro D’Alessio e il dottor Maurizio Giordano. Mai una procura aveva inviato due pm, non è successo neanche con gli omicidi di camorra. Ciò significa in una conferma dell’operazione eseguita dalla procura della repubblica che rimane fra le più sofisticate ed intrigante della storia giudiziaria della procura della repubblica . Il tutto ruota intorno a tre società che hanno sede nella stessa città e nelle strana strada sono legate tra di loro da tre personaggi chiave di questa vicenda sono Renzo Bracciali, Giampiero Tombolillo e guarda Giovanni Verazzo a cui i giudici sammaritani gli hanno negato la libertà. Le rilevazioni dichiarate ai giudici e considerate top secret di Renzo Bracciali e Giampiero Tombolillo, tuttora detenuti nel carcere di Regina Ceoli di Roma, sono state al vaglio dei giudici partenopei . L’udienza è stata molto lunga poichè vi sono state due requisitorie e tre arringhe difensive presso la sezione del tribunale del riesame di Napoli dove addirittura si è discussa anche la posizione dell’ex assessore ai lavori pubblici del comune di Santa Maria Capua Vetere Giuseppe Esposito . La vicenda giudiziaria è saltata fuori perché la Regione Campania ha finanziato 50 centrali per energia rinnovabile tra cui tre a biomasse di grosse dimensioni del valore di 22 milioni di euro. Una di questa doveva essere realizzata ad Atena Lucana della Natural Energy srl, un’altra è stata localizzata a Reino in provincia di Benevento, della Energhetic srl, la terzana cui ne è nato il castello accusatorio a Pignataro Maggiore in provincia di Caserta della Biopower srl. Le tre società che oggi hanno sede tutte in via Boncopagni a Roma sono amministrate più o meno dalle stesse persone. La Natural Energy ha sede in Via Boncompagni 93 Roma, nasce il 19 giugno 2006, è partecipata da Energhetic srl e Seq srl. Amministratore delegato è Silvia Fiorani. Tra i consiglieri c’è l’ingegnere Giampiero Tombolillo. Anche la Energhetic srl, quella di Reino, ha sede legale in via Boncompagni 93, Roma, presidente del Cda è Renzo Bracciali, tra i consiglieri Giampiero Tombolillo e Silvia Fiorani. La Biopower srl, quella di Pignataro Maggiore ha sede a Caserta, è partecipata dalla Energhetic srl e dalla Area Sviluppo srl. Presidente del consiglio di amministrazione è l’ingegnere Giampiero Tombolillo. Amministratore delegato è Giovanni Verazzo. Tra i consiglieri, Silvia Fiorani. A novembre però c’è una novità.Le quote sociali della Biopower srl di Pignataro vengono rilevate dalla Biopower Italia srl, con sede a Roma. Tra gli scopi della società la gestione di partecipazioni in societa’ o enti. Si tratta in sostanza di una finanziaria. La società è partecipata da Energhetic srl e Area sviluppo srl. Presidente del consiglio di amministrazione è Renzo Bracciali. Tra i consiglieri Giovanni Verazzo e Tommaso Verazzo. Nel maggio 2007 nella villa del boss Raffaele Ligato dove vi era il figlio di Raffaele Ligato, Pietro - esponente del clan Lubrano-Ligato - lo trovarono a colloquio con due persone, erano l’imprenditore Tommaso Verazzo, tra gli amministratori della Biopower Italia srl, una presenza strana . Questo avvenimento tuttavia ha fatto sì che il sindaco di Piganataro, Magliocca, sospendesse l’iter dell’impianto a biomasse.