La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 31 maggio 2009

SANTA MARIA CAPUA VETERE - SALUTI E BACI CON IL GAZEBO IN PIAZZA BOVIO DEL POPOLO E DELLA DC


Santa Maria Capua Vetere. Siamo alle solite, adesso anche i vigili urbani se la prendono con il gazebo della democrazia cristiana. Dopo il salone degli specchi negato all’associazioni, la sala consiliare per il convegno adesso c’è anche lo spazio perimetrale per il gazebo . ma il segnale che vi è nella città di Santa Maria Capua Vetere è chiaro e lampante , si è oramai alla frutta alla conclusione di questa favola . Qualcuno ieri mattina si era meravigliato della presenza dei vigili , poiché qualche affezionato addirittura aveva scherzato affermando che i vigili urbani eseguivano foto per le nuove cartoline di Santa Maria Capua Vetere fotografando per la verità Piazza Bovio . Ma voi immaginate se questo era verò ? In realtà la giornata era iniziata con una visita inusuale quella del sindaco Giancarlo Giudicianni che una volta visto il gazebo con esposto il popolo samaritano e la raccolta di firme, ha chiamato la polizia municipale dalla sua auto e gli ha ordinato di eseguire un servizio fotografico , perché secondo la richiesta eseguita al comune nel gazebo non vi erano persone e riferimenti alla dc. Presto fatto in un batter d’occhio sono giunte le bandiere della Dc che sono state appese al gazebo . Una semplice dimenticanza che poi è stata immediatamente ripristinata. Ma c’è comunque da affermare che il giornale del popolo samaritano è comunque un giornale che una sua nascita nella sezione della democrazia cristiana. Quindi ebbene che l’amministrazione si conservi tutte le foto dei gazebo , perché almeno è stato testimone di una fattiva iniziativa.

Sport-world day successo di pubblico alla festa organizzata dal CONI

Oltre cinquemila partecipanti alla Sesta Giornata Nazionale dello Sport a Caserta con il capoluogo a far da "vetrina" a numerose discipline ed altri 10mila impegnati in attività agonistiche e promozionali negli altri 50 comuni di Terra di Lavoro, aderenti all'iniziativa promossa dal Comitato Provinciale Coni di Caserta d'intesa con la Provincia ed i Comuni. E in aggiunta a loro anche una delegazione di atleti e tecnici che ha preso parte a l'Aquila alla celebrazione nazionale della Giornata, presieduta dal presidente Petrucci accompagnato da una rappresentanza di atleti olimpici, dedicata all'Abruzzo da costruire anche dal punto di vista sportivo.
E a Caserta la giornata ha animato strade, piazze, parchi, impianti sportivi dove sono state ospitate le varie manifestazioni organizzate dal Coni, dalle Federazioni e dagli Enti di promozione sportiva, in primo luogo la tradizionale Flic-Floc, la corsa podistica organizzata dalla Brigata Bersaglieri "Garibaldi" che, con partenza e arrivo dinanzi alla Reggia, ha radunato circa 1500 appassionati sui due itinerari di 7 e 13.5 km., con premiazione finale cui hanno preso parte il sindaco Nicodemo Petteruti con l'assessore allo sport Ferdinando Piscitelli, il comandante della Brigata Garibaldi gen. Luigi Scollo, il presidente del Comitato Provinciale Coni Michele De Simone con il vicepresidente Giuseppe Bonacci.
Altro punto "caldo" per numero di appuntamenti dimostrativi nella Villa Comunale dove è stato installato addirittura, all'ombra della statua di Luigi Vanvitelli, di un mini campo pratica di golf a cura dei tecnici del Volturno Golf di Pinetamare, guidati dal presidente Luigi D'Angiolella, che hanno offerto a decine di principianti, con l'ausilio di provetti maestri di golf, la possibilità di tirare in un'area protetta con una rete la pallina bianca con il classico bastone. E tutt'intorno altri momenti di spettacolare esibizione: i danzatori dell'Uisp e delle Acli sul palco installato al centro dell'area verde, le piccole imbarcazioni della Associazione Vela Radiocomandata nella zona della vasca zampillante, infine gli schermidori del Gs Giannone a tentare assalti sulle pedane sistemate sotto i portici del Comune, dove sull'altro versante i pattinatori dei club di Maddaloni e San Nicola la Strada davano prova della loro abilità. E sempre in piazza Vanvitelli c'è stata la partenza e l'arrivo della Pedalata Ecologica, organizzata dall'Us Acli.
Il programma della kermesse, legata allo slogan “Un gioco da ragazzi”, è proseguito in città nell'area verde circostante il PalaVignola con la festa provinciale del minivolley, organizzata dal Comitato Fipav presieduto da Lino Toscano, che ha visto sui campi in erba circa 500 ragazzi provenienti dai vari centri della provincia; mentre nel rinnovato Palazzetto dello Sport di viale Medaglie d'Oro si è svolta la festa della danza organizzata dalla Federazione Danza, presente con il vicepresidente regionale Frattolillo, il delegato provinciale Romano e tanti dirigenti ed appassionati, che hanno applaudito le esibizioni nelle danze latino-americane di oltre 200 allievi delle scuole dell'hinterland casertano. Infine in piazza Marconi si sono svolti i tradizionali tornei di judo e karate, mentre al campo del rione Tescione è stato programmato un torneo di calcio a 5. "Una riuscita festa dello sport -ha sottolineato il presidente del Coni De Simone- all'insegna dell'amicizia e della fraternità e, soprattutto, nello spirito di solidarietà con l'Abruzzo, cui proprio gli sportivi

ECCO IL VOLANTINO FIRMATO DA RINASCITA CITTADINA, I GLADIATORI E RISVEGLIO SAMMARITANO


SANTA MARIA CAPUA VETERE
NON DEVE DIVENTARE DORMITORIO DI NAPOLI!

DIFENDIAMO LE NOSTRE AREE PRODUTTIVE DALLA SPECULAZIONE EDILIZIA

CITTADINO DI S. MARIA C.V., QUALUNQUE SIANO LE TUE IDEE POLITICHE, SEI CERTAMENTE ANGOSCIATO DALLA PROSPETTIVA DI VEDERE TUO FIGLIO, MAGARI DIPLOMATO O LAUREATO A PIENI VOTI IN UNA MATERIA SCIENTIFICA DISOCCUPATO E A CARICO TUO PER CHISSA’ QUANTI ANNI ANCORA, O EMIGRANTE VERSO ALTRE REGIONI O PAESI STRANIERI PIU’ PROGREDITI SOCIALMENTE ED ECONOMICAMENTE, ALLA RICERCA DI UN DESTINO MENO DISGRAZIATO DI QUELLO CHE GLI OFFRE QUESTO TERRITORIO SOTTOSVILUPPATO E QUESTA CITTA’ DI GUARDAMACCHINE E FACCENDIERI.

QUALUNQUE SIANO LE TUE IDEE POLITICHE, SAI BENE CHE IN QUESTO MOMENTO LA COSA DI CUI HAI PIU’ DISPERATO BISOGNO E’ UN LAVORO SERIO, DURATURO, GRATIFICANTE, EQUAMENTE REMUNERATO EFFETTIVAMENTE PRODUTTIVO PER TUO FIGLIO…. E FORSE ANCHE PER TE SE SEI RIMASTO DISOCCUPATO.

ALLORA RENDITI CONTO CHE SE DOVESSE DIVENIRE REALTA’ IL PIANO-CASA REGIONALE SALTEREBBERO TUTTI I VINCOLI DEI PIANI REGOLATORI INDUSTRIALI, LE AREE NELLE QUALI PUOI SPERARE CHE VENGANO INSEDIATI ATTIVITA’ EFFETTIVAMENTE PRODUTTIVE NEI SETTORI CHE DAVVERO HANNO PROSPETTIVA FUTURA .

CON L’ALIBI DEL RECUPERO DELLE “AREE INDUSTRIALI DISMESSE” VORREBBERO OFFRIRTI IN UN PIATTO D’ARGENTO MILIONI DI METRI QUADRATI DI AREE INDUSTRIALI A QUELLA “IMPRESA DEL MATTONE” CHE HA GIA’ DEVASTATO ED IMPOVERITO IL TERRITORIO DI NAPOLI, DI CASERTA, DEL LITORALE DOMIZIO E FINANCHE DI TANTE AREE INTERNE REGIONALI E PROVINCIALI.

IMMAGINA CHE “AFFARE” PER L’IMPRESA DEL MATTONE (E I PROFESSIONISTI FACCENDIERI DELL’EDILIZIA CHE STANNO CAMPANDO SULLA TUA PELLE) SAREBBE LA RICONVERSIONE DI UN’AREA COME QUELLA DELLA EX ITALTEL, NELLA QUALE TI SCARICHERANNO LE “ECCEDENZE DI POPOLAZIONE DELL’AREA METROPOLITANA NAPOLETANA” GENTE CHE NON HA ALCUN LAVORO A SANTA MARIA CAPUA VETERE E NON PORTERA’ ALCUN GIOVAMENTO ALLA COMUNITA’ LOCALE, MA SOLO PROBLEMI !!!!

E’ ARRIVATO IL MOMENTO CHE TU FACCIA SENTIRE ALTA E FORTE LA TUA VOCE, E DIFENDA CORAGGIOSAMENTE I TUOI SACROSANTI DIRITTI AL LAVORO E ALL’EQUILIBRIO URBANISTICO E SOCIALE NELL’AMBIENTE IN CUI VIVI!!

OPPONITI A QUESTO DISEGNO SCELLERATO ADERENDO ALLA NOSTRA INIZIATIVA DI PROTESTA CIVILE.
TI CHIEDAMO QUINDI DI APPORRE LA TUA FIRMA NEL CHIEDERE CHE IL CONSIGLIO COMUNALE ESPRIMA IL PROPRIO IMPEGNO POLITICO-PROGRAMMATICO A NON MUTARE LA DESTINAZIONE DELLE AREE INDUSTRIALI ESISTENTI.









sabato 30 maggio 2009

RIFIUTI E BUSINESS: ECCO LA CITTA' DEI VELENI 1







San Tammaro. Una volta c’era soltanto maruzzella adesso invece in quel posto dopo le colline di Ferrandelle , ci sono anche le piattaforme di ecoballe che giungono dal Cdr di Santa Maria Capua Vetere. Vengono depositate sempre di più ed abbandonate perché il terreno essendo un terreno confiscato alla camorra , lo stato oramai se ne appropriato perché li non si costruirà più niente .
Le ecoballe ormai sono tutte li , anche la spazzatura di Napoli che è stata dimessa dal capoluogo napoletano e prontamente lavorata nei cdr circa un anno fa e posta in ecoballe nella piattaforma di San tammaro. Si San Tammaro insieme a santa Maria La fossa è diventato a confine con i terreni di Casal di Principe e di Villa di Briano la vera città dei veleni. A poco più di quasi 500 metri le poche culture agricole che hanno il sapore di una disfatta , visto che li c’è rimasto soltanto un cimitero dei rifiuti . Rifiuti di ogni specie imballati e lavorati alla meglio che oggi si intravedono dalle ecoballe non coperte dai soliti teli stracciate dai becchi di uccelli che si sono avvicinati per mangiare qualche rimasuglia. Tutto questo si intravede e lo abbiamo fatto con un servizio fotografico si intende, sul territorio del comune di San Tammaro nei pressi della discarica maruzzella , quest’ultima allargata a deposito e piattaforma di ecoballe così come taverna del re nel territorio di Giugliano. Le ecoballe ammassate, ma anche rotte e riversate sulla piattaforma senza un telo si ergono proprio durante il tragitto prima di girare intorno alla piattaforma . Per un raggio di cinque kilometri e più, le montagne di rifiuti che non potranno mai essere lavorate che sovrastano il territorio . Una brutta figura per il comune , ma chi se ne frega tanto sono a quattro chilometri dal centro abitato. Ma le falde acquifere sono tutte inquinate. Tutti non volevano la discarica , ma qui i due business che si fanno nella capitale del pezzetto, sono diventati rifiuti e mattone . C’è gente che da 15 anni paga acqua luce e gas , ma anche la tarsu a costi non dimezzati, ma intanto i soldi che sono giunti sono più di 15 miliardi di euro , ma non c’è una scuola e neanche un comune idoneo con una sala consiliare . Personaggi amministrativi pensano, caso mai, alle nomine di scrutatori e presidenti di seggio per sistemare in questo frangente qualche parente per far guadagnare loro il cento euro visto che li hanno votati. Si costruiscono case si alzano palazzotti, si fanno vedere in paese loro con auto grosse, ma in realtà vivono in un territorio malandato ed ibrido dove addirittura non vi giungono addirittura forestieri che comprano case in periferia e non hanno servizi . Si perché proprio una trasmissione televisiva su RAI tre attraverso una inchiesta domenica sera notizierà gli italiani che in questo momento di crisi si sono costruite otto milioni di case in più rispetto agli anni passati.

RIFIUTI E BUSINESS: ECCO LA CITTA' DEI VELENI 2







LA CITTA' DEI VELENI 3 .







venerdì 29 maggio 2009

Ecco l'atto con cui i giudici chiedono i documenti al comune di Caserta della Cogein per entrere nel merito.

REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
Sul ricorso n. 2741/09 R.G., proposto da: Consorzio Generale Infrastrutture Co.Ge.In., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Renato Labriola, con domicilio eletto presso quest’ultimo in Napoli, via Depretis,78 c/o avvocato F.Landolfi;
contro
Comune di Caserta in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Antonio Lamberti, con domicilio eletto presso quest’ultimo in Napoli, via S. Pasquale A Chiaia, 55; Ministero dell'Interno, U.T.G. - Prefettura di Caserta, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, presso cui domicilia ex lege in Napoli, via Diaz, 11;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
dell'atto prot. n. 45508 del 8.5.09 a firma del Dirigente dell'Area Generale di Coordinamento Tecnico - Settore Manutenzione Cimiteri Mobilità e Traffico del Comune di Caserta avente ad oggetto risoluzione della Convenzione di Concessione Progettazione Costruzione e Gestione n.76636/91 di Rep. del Notaio Musto di Caserta; della determinazione dirigenziale n.875 Reg.Unico, n.64 Settore,n.259 Area del 4.5.09 a firma del Dirigente dell'Area Generale di Coordinamento Tecnico; della nota n.165/12.b.16/ANT/AREA 1^ del 6.4.09 del Prefetto di Caserta acquisita al Protocollo Generale del Comune di Caserta in data 15.4.09 al n. 36650; dei verbali del G.I.A., degli accertamenti di P.S. e di ogni altro atto connesso e conseguente.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Caserta in Persona del Sindaco P.T.;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero dell'Interno e dell’U.T.G. - Prefettura di Caserta;
Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;
Uditi nella camera di consiglio del giorno 27 maggio 2009 – relatore il dott. Paolo Corciulo - i difensori come specificato nel verbale;
Considerato che appare opportuno procedere all’acquisizione dall’Ufficio Territoriale del Governo di Caserta della informativa antimafia n.165/12.b.16/ANT/AREA 1^ del 6 aprile 2009, unitamente a tutti gli atti del procedimento;
P.Q.M.
Ordina all’Ufficio Territoriale del Governo di Caserta di depositare presso la Segreteria della Sezione entro il 12 giugno 2009 l’informativa antimafia n.165/12.b.16/ANT/AREA 1^ del 6 aprile 2009, unitamente a tutti gli atti del procedimento;
Rinvia in prosieguo alla camera di consiglio del 1° luglio 2009.
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Napoli nella camera di consiglio del giorno 27 maggio 2009 con l'intervento dei Magistrati:
Antonio Guida, Presidente
Paolo Corciulo, Consigliere, Estensore
Francesco Guarracino, Primo Referendario

S.maria Cv Il sottosegretario agli esteri Vincenzo Scotti e l'onorevole Antonio Milo per la festa della repubblica

Festa della repubblica alquanto particolare. Adesso è la volta dello stato. La venuta di questi uomini rappresenta in ogni caso una risposta politica a tutta l'amministrazione comunale . Martedì sera infatti è attesa nella città di Santa Maria Capua Vetere, una fra le più alte cariche dello stato mai venute in questo decennio nella città . Non a caso per la manifestazione indetta dal movimento per l'autonomia per la campagna elettorale per le elezioni europee, il sottosegretario agli esteri Vincenzo Scotti e l'onorevole Antonio Milo abbracceranno i cittadini di Santa Maria Capua Vetere per un incontro che ha il sapore di Amarcord di vecchia data . La venuta in citta del sottosegretario Scotti con il suo pupillo Antonio Milo la dice lunga come i gruppi civici e quelli dell'associazioni che gravitano nella sfera demografica cittadina desiderano saper la verità sui fatti e circostanze alla quale l'amministrazione comunale invece di rispondere con toni pacati, ha alimentato attacchi personali non politici in seguito all'interrogazione parlamentare dell'onorevole Milo. Santa Maria Capua Vetere , quella buona, non si da per vinta anzi è decisa di andare fino in fondo per capire cosa c'è di vero dietro tutto questo marasma . Da più parti si è subito un attacco in negativo anche di credibilità mediatica , a cui l'interrogazione si è agganciata . Si può soltanto affermare che nessuno ne magistrati , ne avvocati hanno smentito tale notizia pubblicata, anzi nessuno fino al giorno in cui è stata pubblicizzata l'interrogazione , Molti,. però di partte avversa, gridavano già vittoria e quindi potevano dormire sogni tranquilli . La richiesta di una commissione d'accesso da parte dell'onorevole Milo è una garanzia, poiché se gli atti risultassero idonei alla procedure, la commissione applaudirebbe ciò che avrebbero fatto i responsabili del comune . Ma se dagli risultassero che nell'amministrazione di Santa Maria Capua Vetere in questi ultimi anni è stata presa di soprassalto da ditte e società con la fedina penale macchiata, allora le cose andrebbero diversamente .
Interrogazione a risposta scritta:MILO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. -Per sapere - premesso che:da più di tre anni gli organi inquirenti acquisiscono, mediante sequestro, documentazione amministrativa presso il comune di Santa Maria Capua a Vetere, provincia di Caserta, prevalentemente presso l'Ufficio tecnico comunale;gli organi di stampa, quasi quotidianamente, riportano notizie circa i reiterati illeciti amministrativi finalizzati aspeculazioni edilizie ed immobiliari, anche riferibili a personaggi coinvolti in vicende giudiziarie (spartacus 3); in sede di sedute di consiglio comunale si è addirittura parlato di tangenti che sarebbero state versate ad amministratori e dirigenti per il rilascio di concessioni edilizie e commerciali nonché per l'affidamento del servizio di riscossione tributi (successivamente revocato per decisione del Consiglio di Stato per vizi ed irregolarità); stranamente presso detto comune gli appalti sono quasi tutti assegnati alla stessa impresa, proveniente dall'agro aversano;di recente la stampa ha riportato ulteriori notizie circa una richiesta di arresto di 13 persone su 40 indagati, tra amministratori, dirigenti, funzionari e imprenditori; alla base di tali richieste di arresto sembra vi siano anche intercettazioni telefoniche ed ambientali di tenore inequivocabile; numerose associazioni cittadine ed ex amministratori comunali hanno rappresentato la loro inquietudine denunciando il clima da «gomorra» che si respira in città; le lungaggini della magistratura inquirente preoccupa e determina sfiducia dei cittadini verso le istituzioni -: se non ritengono indispensabile inviare, presso detto comune, unacommissione di accesso ex articolo 143 del decreto legislativo n. 267 del 2000 per la verifica del livello d'infiltrazione nelle istituzioni della criminalità organizzata

giovedì 28 maggio 2009

Lesioni colpose ad una bambina, un medico risulta condannato per lo stesso reato commesso nei confronti di un'altra neonata.

Ha destato molto incredulità la condanna nei confronti della ginecologa casertana Alessandra Ferraiolo qualche giorno fa dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere. La professionista è anche indagata nello scandalo consumato nell’ospedale San Sebastiano di Caserta ai danni di una altra neonata, figlia di un alto dirigente dello stato che un anno fa per un parto non normale stava morendo per lo stessa ragione. La Ferraiolo infatti è stata indagata per lesioni insieme ad altri dieci medici dell’ospedale san Sebastiano di Caserta che quel giorno del mese di settembre 2007 furono responsabili del parto della bambina che oggi è ancora in vita non è perfettamente idonea e che paga i postumi di un parto eseguito con negligenza . A distanza di nove anni dalla morte della piccola la ginecologa condannata in primo grado a tre anni di reclusione, ma si è soltanto al primo grado di giudizio la dottoressa Alessandra Ferraiolo, 56 anni, ginecologa presso l’ospedale di Caserta è anche al centro della vicenda accaduta qualche anno . Ad emettere la sentenza giorni addietro che potrebbe in ogni caso essere presa in considerazione durante il procedimento penale che si andrà ad instaurare a cui è contestato il reato di lesioni colpose è stato il collegio giudicante del tribunale sammaritano presieduto da Raffaello Magi.

GIUDIZIO FINALE, CI SONO ANCHE DUE LATITANTI

Fra le cinque persone tuttora coinvolte per l'operazione Giudizio Finale , vi sono anche due latitanti . Fioccano i primi nomi che sono stati raggiunti dall'ordinaza di custodia cautelare . Sono Andrea Froncillo, ma i latanti sono Giuseppe Buttone e Pasquale di Giovanni entrambi di Marcianiase. All’inizio del 2007, nell’ambito del procedimento penale istruito dalla D.D.A. di Napoli (Ribera, Falcone e Conso), i Carabinieri del Comando per la Tutela dell’Ambiente di Napoli e Roma raccolsero elementi investigativi che inducevano a ritenere che gran parte dei rifiuti speciali prodotti nella provincia di Caserta erano di fatto gestiti dalla criminalità organizzata di tipo camorristico; in particolare dal clan dei 'Mazzacane', egemone nei comuni di Marcianise, San Nicola la Strada, Capodrise ed aree limitrofe facente capo ai fratelli Belforte Domenico e Salvatore, storicamente contrapposti al clan dei casalesi nel controllo delle suddette aree.
Dopo circa tre mesi, vi fu un primo sviluppo delle indagini che portò al fermo di indiziato di delitto di quattro persone, tra le quali il figlio del capo clan dei 'Mazzacane', resisi responsabili dei reati di violenza e minaccia nonché falsità ideologica in atti pubblici e corruzione in atti giudiziari, con il fine di ottenere falsa documentazione medica da utilizzare per la scarcerazione della moglie del capo clan Belforte Domenico, Buttone Maria (operazione 'Pronto soccorso').
In data 04.04.2008, nell’ ambito del medesimo procedimento penale, venne emanata ulteriore delega, diretta ai N.O.E. CC. di Caserta, Roma ed alla Guardia di Finanza di Marcianise per la parte strettamente riguardante gli accertamenti patrimoniali.
A seguito di tale ulteriore attività investigativa:
in data 20 e 21.10.2008, venivano tratti in arresto e sottoposti a fermo di indiziato di delitto, 5 soggetti riconducibili al clan 'Mazzacane', che avevano posto in essere un’attività estorsiva ai danni di un titolare di impianto di recupero rifiuti ubicato in Caserta (operazione 'Pizzo sul pizzo')
in data 04.12.2008, venivano sottoposti a fermo di indiziato di delitto, ulteriori 2 soggetti riconducibili al clan 'Mazzacane', ritenuti responsabili di un’attività estorsiva posta in essere ai danni di un ulteriore titolare di impianto di recupero rifiuti, ubicato sempre nella provincia di Caserta (operazione 'Scacco al re').
Tutti gli elementi investigativi raccolti nell'ambito del procedimento penale di cui sopra, sono confluiti in un'annotazione conclusiva, redatta dai NOE CC di Caserta e Roma e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Marcianise, depositata nel mese di marzo 2009 presso l’autorità giudiziaria delegante.
L’annotazione, che ha visto il deferimento di 43 soggetti (a carico dei quali sono stati ravvisati, a vario titolo, reati che vanno dall’associazione per delinquere di tipo camorristico al concorso esterno con tale associazione, dalla ricettazione al riciclaggio, dal reimpiego di denaro all’attribuzione fittizia di beni mobili ed immobili di fatto riconducibili all’associazione), ha portato alla emissione da parte del Tribunale di Napoli (Ufficio Gip - Alessandro Buccino Grimaldi), previo accoglimento della richiesta dei P.M. titolari delle indagini, di 5 ordinanze di custodia, all’emissione di numerosi sequestri di beni immobili (abitazioni, impianti industriali ecc.), nonché al sequestro di conti correnti bancari, auto di lusso ed altro, per un valore complessivo di circa 45.000.000,00 €.I rei si sono resi responsabili, a vario titolo, con i germani Belforte Salvatore e Domenico ed altri in corso di identificazione, di associazione di tipo camorristico operante prevalentemente nella provincia di Caserta tesa ad acquisire in modo diretto il controllo del territorio, con la commissione di delitti contro la persona, contro il patrimonio, di traffico illecito di rifiuti e di falsificazioni di documenti di trasporto dei rifiuti ed infine di riciclaggio e di reimpiego di capitali di provenienza illecita. In modo l’organizzazione criminale si garantiva il controllo delle attività economiche attraverso la gestione monopolistica di interi settori imprenditoriali e commerciali ed, in particolare, nel settore dei rifiuti.Altri 38 soggetti risultano indagati, in stato di libertà, per i medesimi reati

Clan Belforte Operazione della Guardia di Finanza

E' in corso da stamattina alle 4.00 una operazione finalizzata all'illecito perpetrato per favorire clan camorristici . La Guardia di Finanza congiutamante con le altre forze dell'ordine sta eseguendo ordinaze di custodia cautelare con relativi sequestri nel territorio di Marcinise contro il clan dei Belforte.
aggiormenti nelle prossime ore

mercoledì 27 maggio 2009

LARGO FALCONE E BORSELLINO TOIOLETTE PER CANI RANDAGI


Qualche anno fa una parte di Piazza della Resistenza e più precisamente il tribunale di fronte a palazzo Aversano, fu intitolata ai giudici dell’antimafia di Palermo Falcone e Borsellino. Si pensò che questo largo potesse rappresentare per la città una testimonianza di vita per avvocati e magistrati, ed invece dopo la richiesta, per questioni di sicurezza la prefettura e la procura obbligarono al comune di lasciare il passaggio libero e quindi senza parcheggio. Oggi è diventato il grande pisciaturo e cacaturo di cani randagi . Il largo si presenta , come si vince da questa foto, è in condizioni pessime con l’erba cresciuta addirittura sull’asfalto e i posizionatori di limite d’accesso divelti e abbandonata a se stessa. L’amministrazione comunale che ha delimitato una parte del largo intenta alla manutenzione e non ha mai pensato di adibire tale spazio a verde attrezzato con prati e panchine nel pieno centro storico di Santa Maria Capua Vetere e quindi invogliare quei pochi bimbi, che sono rimasti fra le mure dei palazzi ubicati nel circondario, a scendere e frequentare un piccolo parco giochi . Ciò non è avvenuto, perché significa che c’è un preciso disegno dell’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere di spostare attraverso la costruzione di utenze abitative nelle zone intorno al centro storico, i cittadini tanto da impoverire il centro storico . La conferma è anche la carenza di operatori del terziario nel cuore di una città oramai caduta nella miseria più totale , perché non vi è un piano industriale e un indotto tale da far rifiorire quella etica economica, attorno ad un centro storico malandato e senza sbocchi economici . A gennaio 2009 annunciammo che la più rinomata strada di Santa Maria Capua Vetere Via Vittorio Emanuele soffriva l’attività del terziario poiché vi erano ben 17 unità commerciali con le saracinesche abbassate. A questo poi ci aggiungiamo che le aree di parcheggio del centro storico sorgono nei pressi di cantieri edili gestite da ausiliari della sosta della Icaro che nonostante abbiano avuto dalla cassazione il veto di non fare multe continuano imperterriti a scrivere infischiandosene della leggi italiane. Ecco perché c’è un impoverimento di vita nella città . Il centro storico alle 20.30 è un vero e proprio coprifuoco e tutta la vita giovanile si trasferisce nei locali che sono nelle zone ai margini della città. Santa Maria Capua Vetere dagli anni 90 a od oggi non è cresciuta ne dal punto di vista demografico, ne dal punto di vista economico poiché la sua espansione si è fermata intorno ai 28/29 mila abitanti . C’è infatti una vera e propria fuga dalla città , ma la loro posto sono giunti immigrati extracomunitari i quali sono aumentati rispetto agli anni scorsi. Insomma il largo Borsellino e Falcone non è altro che una testimonianza del tenore di vita che si respira nella propria città . Se ci fossero stati i magistrati Borsellino e Falcone a santa Maria Capua Vetere , avrebbero messo sotto inchiesta tutti gli amministratori.

Santa Maria Cv IL NUOVO ( FALSO ) PENTITO di Donato di Rienzo

Ci saremmo aspettate parole di “chiarezza” sulle diverse vicende che sono nell’occhio del ciclone, non una presentazione dei fatti processuali del Di Muro, sul quale per le vicende di camorra si è pronunziata la Cassazione che ha appunto “ cancellato” l’intero processo a carico del Di Muro e, quindi, sono caduti i sospetti e tutte le accuse che furono sollevati in un’epoca ( tangentopoli) in cui il clima di “caccia alla strega” fu tale che a Di Muro, ci si perdoni la battuta, fu solo risparmiato di non essere responsabile della eventuale sparizione dell’ Anfiteatro.
Per il patrimonio sequestrato, infatti, alla luce dell’esito del processo penale, sono in atto iniziative giudiziarie dello stesso Di Muro per la restituzione dello stesso. A tal riguardo ci chiediamo, piuttosto, se sia possibile ad un Sindaco sciorinare pubblicamente dati e notizie(relative al patrimonio di un terzo) che possiede quali “atti di ufficio” e se tanto non sia da sottoporre alla valutazione dei competenti organi da chi eventualmente leso da tale comportamento. Ma questi sono fatti privati ai quali facciamo solo cenno per dovere di cronaca e rendere giustizia all’una e all’altra parte.
Giudicianni conclude la sua filippica con livore e dichiara sostanzialmente che si vergogna del fatto che la città abbia avuto Di Muro tra i suoi amministratori e cittadini.
Entra così, paradossalmente, anche il nostro Sindaco nel limbo dei “pentiti”.

MENO MALE CHE GAROFALO C'E' - HANNO FIRMATO L'ADESIONE AL SUO PROGETTO 10 CONSIGLIERI COMUNALI


Santa Maria Capua Vetere . Primo biglietto da visita del nuovo coordinatore cittadino l’avvocato Nicola Garofalo. Ieri sera nella nuova sede del partito della libertà di Piazza Mazzini è stato siglato un accordo con tutti e due i gruppi del centro destra . In sostanza sia Campania in positivo che il gruppo del Dottor Lopez si sono fusi ed insieme hanno aderito al progetto del popolo della libertà firmando l’adesione al partito politico. Adesso nel consiglio comunale di Santa Maria Capua Vetere ci sarà una unica opposizione con dieci consiglieri . Hanno firmato l’adesione Roberto Adelini, Franco Cecere, Nando Cimino , Franco Lopez, Salvatore Mastroianni, Dario Mattucci , Peppe Rinaldi, Franco Vavuso e Nicola Viggiano. Il progetto politico di Nicola Garofalo è il primo grande progetto da quando si è insediata l’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere dopo la querelle dei mesi scorso dove alcuni consiglieri si sono dichiarati indipendenti. Il Pdl , anche se all’opposizione, ha il primo vantaggio quello di aver formato un forte gruppo omogeneo e che certamente in questo periodo sia amministrativo che elettorale darà senz’altro fastidio agli uomini politici del centro sinistra ma soprattutto all’inter amministrativo del sindaco, il quale insieme ad Enzo Iodice e Giuseppe Stellato dovrà in ogni caso meditare sulle scelte politiche che si andranno ad eseguire visto che l’impoverimento che hanno espresso nelle conferenze stampe eseguite per lo più per pochi intimi è certamente da tener presente per un lancio in grande stile di un movimento e partito della libertà che adesso fa proprio sul serio . Non a caso ieri sera nella sede del pdl che si trova nel centro più antico di Santa Maria Capua Vetere , l’avvocato Nicola Garofalo , ha raccolto già 5 iscrizioni di consiglieri comunali che si sono iscritti al partito della libertà .

SANTA MARIA CV .Cimabue, Cimabue, fai una cosa e ne sbagli due.

Cimabue, Cimabue, fai una cosa e ne sbagli due.
(Il Sindaco risponde all’interrogazione parlamentare)

Il Parlamentare del Movimento per Autonomie, Antonio Milo ha rivolto una Interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno con la quale ha formalmente richiesto l’Istituzione di una Commissione d’accesso per il Comune di S.Maria C.V. allo scopo di verificare l’esistenza, o meno, di infiltrazioni camorristiche.
La risposta del Sindaco di S.Maria C.V., affidata al quotidiano “Il Mattino” del 26/05/09, è stata di una violenza verbale inusitata. Con un certo tempismo degno di un centometrista ( ricordate i manifesti risibili della campagna elettorale che lo immortalavano come sportivo) ha accusato il Parlamentare di “voler creare un clima di terrore nella città”. Questo modo di procedere mi ha riportato alla memoria l’antica favoletta di Fedro –Lupus et agnus- nella quale il lupo, più a monte rispetto all’agnello , accusò quest’ultimo di intorbidargli l’acqua.
QUANTA STRADA HA FATTO IL BERLUSCONISMO …..
Il Ns. primo cittadino ha imparato bene la lezione dimostrandosi pronto, quindi, a gridare “al complotto”, come solo Silvio fa magnificamente, ormai da anni, conficcandosi nella testa degli italiani, anche probabilmente in quella di sedicenti personaggi di sinistra.
Ma, quel che è peggio, ha scaricato ogni responsabilità ,per le eventuali illegalità dovessero essere acclarate, sulla precedente Amministrazione, rispetto alla quale, spesso si è dichiarato in continuità con fatti e/o parole.
Non gli è venuto, però, per la testa che avrebbe potuto rispondere altrimenti fugando i dubbi insinuati dall’Interrogazione parlamentare e proporre ad esempio:
l’istituzione di un Comitato per la Trasparenza, composto da cittadini con il compito di esaminare gli atti concernenti appalti e concorsi esperiti e di una Commissione Consiliare antimafia con poteri di indagine sugli affidamenti del Comune , i cambi di destinazione dei suoli, le concessioni edilizie;
l’approvazione , da parte del Consiglio Comunale, di uno specifico regolamento che tracci le linee guida di un’azione amministrativa rispettosa della trasparenza e della legalità;

Al Sindaco vorrei solo ricordare che circa un anno fa alcune associazioni cittadine proposero nr. 3 delibere di iniziativa popolari raccogliendo su ciascuna di esse circa 800 firme .
Una delle proposte recava il tiolo “trasparenza atti amministrativi” e chiedeva la pubblicazione sul sito Web del Comune di: bilancio annuale e pluriennale del Comune; delibere e determine approvate ; elenco delle proprietà immobiliari del Comune e loro destinazione d’uso nonchè dell’intera attività degli incarichi esterni; ragione sociale, dati essenziali di bilancio, nominativi dei Consiglieri di amministrazione relativi ad ogni Società controllata dal Comune.
Esse furono prese in esame , nella seduta del 25/07/08 ,dal Consiglio Comunale di S.Maria C.V.-CE- il quale , con delibera nr. 36/2008 (peraltro sottoscritta da membri delle Associazioni proponenti , della Presidenza del Consiglio e della stessa Amministrazione e dal Segretario Comunale), delegò la Giunta a ripresentarle modificate, all’attenzione del Consiglio, entro il tempo massimo di gg. 90 .
CHE NE E’ STATO DELL’IMPEGNO ASSUNTO?
Considerato l’assoluto silenzio al riguardo ( che, il Sindaco converrà, ingenera qualche dubbio) le Associazioni hanno deciso di ripresentarle alla cittadinanza sotto forma di Referendum consultivo.
PER CONCLUDERE
Se il Sindaco avesse il coraggio di interrogare i cittadini sul suo operato si accorgerebbe che abbondano, nell’opinione pubblica, i commenti e le reazioni pseudo-scandalizzate che, grazie a dio, evitano il “dove andremo a finire”, per il semplice fatto che ci siamo finiti già, e da tempo, e ci affondiamo fino al mento e speriamo soltanto che qualcuno non faccia l’onda.

martedì 26 maggio 2009

MILO : " MA GIUDICIANNI NON E' STATO ELETTO CON I VOTI DI DI MURO

Santa Maria Capua Vetere Intervista esplosiva dell’onorevole Antonio Milo dell’MPA ad un giornale nazionale . Il pupillo del sottosegretario Vincenzo Scotti c’è andato giù pesante dopo aver ricevuto le prime avvisaglie delle conferenze stampe del Sindaco Giancarlo Giudicianni e del segretario del pd Enzo Iodice e del consigliere regionale Giuseppe Stellato . “Sono senatore delle repubblica e non solo di Agerola- ha risposto l’onorevole al direttore del giornale che lo intervistava dopo che gli aveva chiesto come mai vi era tanto interessamento a Santa Maria Capua Vetere visto che lei è di Agerola . Ma Milo incalza subito dopo affermando “ Adesso le faccio io la domanda “ Ma lei lo sa che due anni fa Giancarlo Giudicianni è stato eletto con i voti dei Di Muro ? Lo sa questo ne è al corrente?” No conosco Di Muro ma presto lo conoscerò . Non c’è dubbio che la interrogazione parlamentare presentata il 12 maggio 2009 alla camera dei deputati dall’onorevole Milo del Mpa ha fatto correre ai ripari l’attuale amministrazione di santa Maria Capua Vetere. Il sindaco Giancarlo Giudicianni ha affermato in primo luogo che tutto ciò annunciato dal deputato nella interrogazione del 12 maggio 2009, sono fatti che si riferiscono ad episodi della passata amministrazione non può non esimersi da prendere le dovute distanze anche perché , il sindaco adesso è sorretto da una maggioranza in consiglio che faceva parte della vecchia amministrazione. Ma in tutto questo sembra che anche ikl sottosegreatario agli esteri Vincenzo Scotti dopo la grande accoglienza riservata sabato scorso si sia interessando personalmente. Eì solo l’inizio di una partita a scacchi fra un giocatore incallito e uno sfidante.

SANTA MARIA CAPUA VETERE . COMMISSIONE D'ACCESSO, L'INTERROGAZIONE E' IN STATO AVANZATO SUL TAVOLO DEI MINISTRI

L’impoverimento politico che esprime oggi la città di Santa Maria Capua Vetere è senz’altro fuori da ogni discussione . Prendersela con un personaggio che è oramai in pensione ed è stato scocciato da personaggi politici che non avevano neanche la faccia di scendere giù in strada a chiedere voti, la dice lunga di come i politicanti della maggioranza hanno affrontato la stoccata vincente dell’Mpa . La vicenda prende spunto da una indagine eseguita da una associazione di un nucleo di cittadini che esercitano il diritto all’informazione garantito dalla costituzione italiana contestando fatti persone e circostanze . Tale associazione che ha fatto risorgere un contraddittorio politico che era finito nel cassetto . Infatti mentre ieri nella tarda mattinata si è svolta una conferenza stampa tutti i personaggi politici fra cui il segretario del Pd ( ma quale ? quello di sinistra o di destra ? ) Enzo Iodice , il consigliere regionale Giuseppe Stellato che ha attaccato il presidente De Franciscis che ha sbagliato gli accordi a santa Maria Capua Vetere e i consiglieri comunali, Fabio Monaco ,Enrico Monaco e Gaetano di Monaco, il responsabile dell’Idv Eduardo Giordano ed altri politici , insieme appassionatamente , ma stavolta con un pizzico di dialettica in più, hanno ridimensionato quella interrogazione parlamentare dell’onorevole Milo presentata nella seduta del 12 maggio 2009, il rapporto letto alla camera giungeva sulla scrivania del ministro di giustizia e dell’interno che nei tempi avvenire avrà ripercussioni anche in provincia di Caserta . Insomma se i politici casertani si sbracciano e bene fanno sull’episodio accaduto e il sindaco Giancartlo Giudicianni si è trincerato dietro i vetri fumè del primo piano di palazzo lucarelli cercando di controllare tutti quelli che entrano, non sanno che loro a Roma sono monitorati 24 ore su 24 e presto sia nel bene o nel male si giungerà ad una conclusione . Ma una domanda sorge spontanea – per dirla alla Lubrano- perché non hanno chiesto la smentita i giorni dopo che ho pubblicato le notizie sulla gazzetta di Caserta? .Lo fanno adesso a distanza di 90 giorni termine ultimo per stilare una querela di parte ?. L’editore , il direttore e i redattori dovrebbero ringraziarmi per aver dato credibilità con i miei articoli, perché sono l’unico giornalista che sono riuscito a smascherare la lobbie imprenditoriale, il magna magna per intenderci , che c’è a Santa Maria Capua Vetere .Tutti hanno un prezzo e sono puttani . Io No.

GIUDICIANNI FA IL TRADITORE POLITICO 4 . IL SINDACO NON INTERESSA PIù A NESSUNO

Il mio invito a non enfatizzare su una vicenda politico aministrativa senza saprere i fatti in linea di massima è stato raccolto. La conferma si ha anche nella rassegna stampa di rai 3 regionale che commentando i fatti del giorno non ha dato risalto alle dichiarazini del sindaco . E' proprio vero Giancarlo Giudicianni non interessa più a nessuno , neanche all'udc e al pd . E' un peccato che le prerogative c'erano tutte , ma è assurdo che un sindaco sponsorizzato dal suo maestro , possa rivoltagli contro .

lunedì 25 maggio 2009

GIUDICIANNI FA IL TRADITORE POLITICO 4. I GIORNALI DELLA PROVINCIA APRONO CON IL BOTTA E RISPOSTA CONTRO DI MURO

Notizie appezzotate tengono banco domani in edicola. La risposta del sindaco e dell'amministrazione comunale è certamente da leggere , in quanto attaccando don Nicola lo fortificano ancor di più . E' possibile che un uomo ad ottanta anni fa ancora paura ?

Domani prime pagine dei giornali provinciale tutti sulla risposta del sindaco, ma attenti a fatti circostanze e soprattutto dichiarazioni, perché devono essere virgolettate perché potrebbero rischiare anche i colleghi giornalisti.
Ma c’è anche da premettere che sono pronte azioni legali qualora gli articoli non corrispondano al vero perchè chi appezzotta rischia.

GIUDICIANNI FA IL TRADITORE 3. DI MURO- GIUDICIANNI NUOVI COLPI DI SCENA IN ATTO .

Si infittisce e per lo più piena di appuntamenti, di quelli che contano, la giornata di Nicola Di Muro. Attestati di stima giungono oramai da diverse ore presso la sua abitazione e alla sua famiglia da persone che hanno ricevuto soltanto dignità, da uno dei più interessanti uomini politici della provincia, dopo le dichiarazioni velenose del sindaco . Lui oramai in pensione cerca di far riacquistare soltanto dignità ai cittadini sammaritani, i quali assistono increduli alla più grande pugnalata ricevuta alle spalle da parte del sindaco che è stato un suo uomo . Ma una domanda sorge spontanea, per dirla alla Lubrano . Se il sindaco sapeva di aver a che fare con un personaggio del genere perchè è salito sui palchi sponsorizzato da Don Nicola per avere quella credibilità politica che aveva con solo 14 voti ? Il problema è quello che se il primo cittadino si agita più del dovuto apre la strada ai giudici sammaritani affinchè possano capire il vero significato della sua candidatura, quella di operare dei grandi buniness nella città con denaro riciclato e non pensare al popolo. Caro sindaco , la camorra è uno spaccato storico della nostra regione e tutti nascondiamo all'interno del nostro inconscio un pizzico di intimidazione nei confronti degli altri cosi come ci hanno trasmesso gli spagnoli . Era il 1975 ed avevo 16 anni quando la Rai in prima serata l'attore napoletano Mariano Rigillo spiegava come la camorra nasceva a Napoli.

Ed adesso c'è anche l'intervento di Gaetano Rauso

L’esigenza di rifondare l’apparato amministrativo del comune di Santa Maria Capua Vetere è stata prospettata da chi scrive fin dai primi giorni di questa consiliatura. Gli episodi di cattivo funzionamento della burocrazia comunale e della sua inefficienza sono sotto gli occhi di tutti e, in questi giorni, si sono evidenziati in maniera clamorosa attraverso gli’episodi disdicevoli e controversi che interessano la dottoressa Cipullo e tutti i dirigenti comunali che, secondo alcune voci che sento il dovere di approfondire, avrebbero percepito emolumenti più cospicui del dovuto Proprio perché appartengo alla categoria dei dipendenti comunali, non ho mai voluto infierire contro i colleghi e ho lasciato che altri si interessassero di questi problemi. Ma, proprio per la mia competenza nel settore della gestione del personale, non posso più esimermi dallo stigmatizzare alcuni palesi comportamenti illegittimi. Ritengo sia illegittimo il metodo di selezione di inquadramento dei dirigenti assunti a tempo indeterminato; la riassunzione in servizio di un dirigente colpito da provvedimenti giudiziari; il conferimento di incarichi dirigenziali a chi non possiede le peculiarità; la firma di atti di valenza esterna da parte di chi non ricopre la finzione di dirigente; il conferimenti di incarichi professionali ad esterni;ecc,ecc………..Gli Enti Pubblici, dopo la riforma del D.lgs. 29/93 e la firma dei successivi contratti di lavoro dei dipendenti , sia appartenenti alle Categorie che alla dirigenza, hanno adottato il modello privatistico della gestione del personale, che si pone come cardini i principi di efficacia, efficienza ed economicità. Se questi principi non vengono applicati si crea un danno all’erario e, soprattutto, ai cittadini che sono costretti a pagare più tasse per far fronte alle spese che si determinano a causa della cattiva gestione. Non si può derogare, in questi tempi di crisi, al buon governo della Cosa Pubblica e ci si deve, quindi, dimenticare, così come è uso nel Comune di Santa Maria Capua Vetere, di gestire i procedimenti attraverso sistemi clientelari e tesi alla tutela di interessi di parte. (Vedi gestione del Teatro Garibaldi, gestione del contenzioso, dell’edilizia convenzionata, affidamento del servizio tributi a privati, gestione allegra del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, ecc.ecc….) E’ ora che ci si faccia un esame di coscienza e si abbia il coraggio, se non si è all’altezza, di lasciare il campo a chi ha intenzione di gestire il Governo della Città con competenza ed amore .

GIUDICIANNI FA IL TRADITORE 2

PER LA SERIE LE PUGNALATE ALLE SPALLE ECCO COSA HA DETTO IN CONFERENZA STAMPA DAVANTIO AD ANNA PAOLA OLIVA , PASQUALE DE ROSA , CRISTINA MONACO , SONIA GATTO, VINCENZO ALTIERI.

LA CITTA DI SANTA MARIA CAPUA VETERE DEVE CAPIRE CHE SI DEVE ALLONTANARE DALLA FAMIGLIA DI MURO. MA DOPO C'è ANDATO GIU' PESANTE.

ai prossimi aggiornamenti

GIUDICIANNI FA IL TRADITORE POLITICO CON DON NICOLA CHE LO HA FATTO ELEGGERE A SINDACO

BRUTO .... ANCHE TU FIGLIO MIO .
Santa Maria capua vetere. La coltellata alle spelle così come il senatore Bruto diede a Giulio Cesare, a distanza di più di 2000 anni è stata riproposta nella città che è stata costruita proprio dai romani. Non c’è dubbio che la interrogazione parlamentare presentata il 12 maggio 2009 alla camera dei deputati dall’onorevole Milo del Mpa ha fatto correre ai ripari l’attuale amministrazione di santa Maria Capua Vetere. Ieri il sindaco Giancarlo Giudicianni ha convocato per pochi intimi una conferenza stampa per sputare veleno anche su un free press che cerca di informare la popolazione di fatti veri e seri che accadono nella città di Santa Maria Capua Vetere. Affermare in primo luogo che tutto ciò annunciato dal deputato nella interrogazione del 12 maggio 2009, sono fatti che si riferiscono ad episodi della passata amministrazione non può non esimersi da prendere le dovute distanze anche perché , il sindaco adesso è sorretto da una maggioranza in consiglio che faceva parte della vecchia amministrazione. Ma Enzo Iodice è il segretario del partito democratico che lo rappresenta, ma è anche il sindaco dimissionario della passata aministrazione. Quella vecchia aministrazione infatti lo ha nominato presidente della Stu che adesso è la centro di polemiche politiche e giudiziarie Dichiarazioni che non trovano appiglio politico poichè sembra che il sindaco abbia esercitato un attacco molto forte politico contro Nicola Di Muro , artefice della vittoria ed Giancarlo Giudicianni mister 14 preferenze diventato sindaco grazie a lui. Dovrebbe, invece, preoccuparsi delle vicende attuali come la vcicenda giudiziaria dell'ex assessore ai lavori pubblici, il quale è stato un biglietto politico di un favore professionale nei confronti di qualcuno a cui è stato incaricato di eseguire una consulenza nel comune del napoletano.

domenica 24 maggio 2009

L'ONOREVOLE MILO CON UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE CHIEDE LA COMMISSIONE DI ACCESSO A SANTA MARIA CAPUA VETERE . C'E' LA CAMORRA, CHI INSABBIA ?

Legislatura: 16Seduta di annuncio: 175 del 12/05/2009

Mi diedero del pazzo, anzi mi misero in" quarantena" perchè avevo osato dire delle cose che non stavano ne in cielo ne in terra, soltanto perchè avevo supposizioni e non ero all'altezza della situazione. Con due miei articoli pubblicati sulla Gazzetta di Caserta ad settembre 2008 e febbraio 2009 avevo messo in serio pericolo la credibilità degli aministratori comunali di Santa Maria Capua Vetere, anzi quando parlavo di Santa Maria di Casal di Principe venni addirittura censurato, come del resto sono stato censurato ultimamente sul giornale in cui scrivo. Non desidero avere encomi o strette di mano , ma desidero essere rispettato come giornalista e cittadino italiano per quello che scrivo e penso .

Qualcuno non ha voluto volare con me ed adesso si sta mangiando le mani . Questo è vero giornalismo, non quello impiegatizio , sarò forse perchè il mio stile si avvicina a Giancarlo Siani , ma con una differenza , non sono invandente . Meditate grandi giornalisti della carta stampata che leccate i magistrati, io invece li posso soltanto indirizzare., perchè insieme si vince . La lobbie di sinistra daccordo con la destra è stata smascherata . EVVIVA . EVVIVA !!!


Interrogazione a risposta scritta:MILO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. -Per sapere - premesso che:da più di tre anni gli organi inquirenti acquisiscono, mediante sequestro, documentazione amministrativa presso il comune di Santa Maria Capua a Vetere, provincia di Caserta, prevalentemente presso l'Ufficio tecnico comunale;gli organi di stampa, quasi quotidianamente, riportano notizie circa i reiterati illeciti amministrativi finalizzati aspeculazioni edilizie ed immobiliari, anche riferibili a personaggi coinvolti in vicende giudiziarie (spartacus 3); in sede di sedute di consiglio comunale si è addirittura parlato di tangenti che sarebbero state versate ad amministratori e dirigenti per il rilascio di concessioni edilizie e commerciali nonché per l'affidamento del servizio di riscossione tributi (successivamente revocato per decisione del Consiglio di Stato per vizi ed irregolarità); stranamente presso detto comune gli appalti sono quasi tutti assegnati alla stessa impresa, proveniente dall'agro aversano;di recente la stampa ha riportato ulteriori notizie circa una richiesta di arresto di 13 persone su 40 indagati, tra amministratori, dirigenti, funzionari e imprenditori; alla base di tali richieste di arresto sembra vi siano anche intercettazioni telefoniche ed ambientali di tenore inequivocabile; numerose associazioni cittadine ed ex amministratori comunali hanno rappresentato la loro inquietudine denunciando il clima da «gomorra» che si respira in città; le lungaggini della magistratura inquirente preoccupa e determina sfiducia dei cittadini verso le istituzioni -: se non ritengono indispensabile inviare, presso detto comune, unacommissione di accesso ex articolo 143 del decreto legislativo n. 267 del 2000 per la verifica del livello d'infiltrazione nelle istituzioni della criminalità organizzata.(4-02976)

sabato 23 maggio 2009

S.MARIA CV - I SOCIALISTI ( FUORI UN BAR) VOGLIONO LA DOTTORESSA CIPULLO AL CIMITERO O AL CANILE

Santa Maria Capua Vetere. Non c’è dubbio che la vicenda Cipullo – Comune di Santa Maria Capua Vetere , tiene banco in questo fine settimana, e lo tiene anche davanti ai bar e luoghi di ritrovo sammaritani . Ormai è assodato che l’Inpdap inviando la comunicazione di reintegro nell’amministrazione, deve fare un passo indietro nei confronti della dottoressa Teresa Cipullo perché è bene che si sappia , la Cipullo l’avevano licenziata senza giusta causa e quindi ha scombussolato i piani dell’amministrazione di Giancarlo Giudicianni. La dottoressa Cipullo che non ha scheletri nell’armadio, sta aspettando con ansia la comunicazione da parte dell’amministrazione comunale che a quanto pare nessuno la vuole firmare,ma sembra che è già è partita da qualche giorno. Teresa Cipullo però non è stata con le mani in mano anzi si è rivolta ad amministrativisti integerrimi i quali stanno studiando il caso . Non è escluso che forse qualche dirigente sarà chiamato insieme a qualche politici davanti ai giudici partenopei del tribunale amministrativo regionale per chiarire la posizione dell’ente che oggi ha fatto una grande figura di melma. Dal canto loro gli amministratori comunali e i consiglieri, più comunemente chiamati Castaldo Boys, hanno già fatto sapere agli assessori che la sua presenza nell’ufficio ambiente non è gradita . Proprio per questi motivi alcuni consiglieri avendo un colloquio con il sindaco hanno espresso che la signora Cipullo venga posizionata come dirigente o al Cimitero o addirittura presso il canile. Questa ultima ipotesi è stata avanzata da alcuni consiglieri socialisti i quali addirittura fuori ad un bar(guardate come si fa politica a S.maria Cv!! ) hanno espresso il loro desiderio. Insomma la dottoressa Cipullo che non è dolce di sale sta aspettando le direttive dell’amministrazione , ma non è escluso che la signora ritorni all’ufficio ambiente dove era precedentemente. Intanto l’amministrazione ha eseguito una trattenuta di 1/5 dello stipendio sul quantum mensile di alcuni dirigenti che indebitamente hanno percepito il premio che non doveva essere elargito .

Pisano Antonio, accusato di essere un favoreggiatore della latitanza del boss Setola, è stato scarcerato.

Scarcerato Antonio Pisano, l'uomo originario di Teverola, accusato di aver favorito la latitanza del boss Giuseppe Setola.
Il Gip presso il Tribunale di Napoli Maria Gabriella Pepe ha accolto l'istanza promossa dagli avvocati Vincenzo Guida e Paolo Cacciapuoti, rimettendo in libertà Pisano dopo l'arresto avvenuto lo scorso 31 gennaio.
Pisano era ritenuto uno dei favoreggiatori di Setola. La Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Napoli ha già chiesto di processare, con il giudizio immediato, Pisano.
Questi fu tratto in arresto a seguito di ordinanza di custodia cautelare adottata proprio dalla dott.ssa Pepe del Tribunale di Napoli, su richiesta della DDa. Secondo l'accusa Pisano aveva fatto da prestanome per prendere in locazione l'abitazione di Trentola Ducenta ove si nascondeva il pericoloso latitante del clan dei Casalesi. Lo stesso covo dal quale Setola riuscì, con una rocambolesca fuga, a sfuggire all'arresto, scappando per le fogne di Trentola.
Fallito il blitz, Setola fu arrestato dopo due giorni.
Le indagini consentirono, però, di verificare che per l'immobile dove si nascondeva il pericoloso latitante era stato stipulato un contratto di locazione regolare proprio da Pisano. All'allestimento del covo, secondo l'accusa, avrebbe contribuito pure Giovanni Iuliano, anch'egli tratto in arresto, che avrebbe fatto da intermediario con i proprietari dell’immobile.
La Procura di Napoli ha chiesto ed ottenuto che il processo si svolgesse con le forme del giudizio immediato. L'inizio del processo è fissato per metà luglio.
La difesa di Pisano, nei giorni scorsi, aveva chiesto al Gip di revocare o quanto meno attenuare la misura in atto, effettuando pure una serie di valutazioni nel merito della vicenda, sostenendo, ancora una volta, la estraneità dell'indagato.
Il Gip ha accolto la tesi difensiva scarcerando Pisano dopo circa 4 mesi di detenzione in carcere.
Ora la difesa attende il processo per cercare di dimostrare l'innocenza dell'uomo.

giovedì 21 maggio 2009

Pietravairano. La longa manus dei casalesi sul territorio che oggi vive un momento di triste vita politica, essendo il paese in campagna elettorale.

I casalesi erano giunti anche lì, nel territorio di Pietravairano dove con i loro mezzi soldi e regali riuscivano ad ottenere tutto o quasi. Per un soffio l’inchiesta longa manus non è stata trasferita per competenza a Napoli, ma sia il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Paola Piccirillo che il pubblico ministero della procura della repubblica della città del foro Gerardina Cozzolino hanno in ogni caso svolto un lavoro di primordine congiungendo gli anelli necessari della catena affinché, come nelle inchieste di Biopower , Crash ghost e Tanathos, si stringesse quel cerchio intorno alle lobbie imprenditoriali illecite che giungono nelle varie città della provincia di caserta pronti per corrompere i pubblici ufficiali delle amministrazioni di turno . Oggi a distanza di 48 ore dalla operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Caserta, ma avallata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere ed in primis dal procuratore Corrado Lembo che non si fa passare la mosca per il naso, il teorema accusatorio ha tenuto poiché vi sono state anche delle avvisaglie di alcuni indagati che davanti al gip nella giornata di giovedì hanno chiarito la loro posizione come nel caso di Pietro Cerbo cognato dell’assessore Enzo del Sesto, ma imprenditore edile, dove si rivolgevano le ditte per acquistare il materiale per i lavori nel comune di Pietravairano. Un film già visto in alcuni processi di camorra . Proprio per questo l’interrogatorio di Cerbo eseguito per lo più nel carcere di Santa Maria Capua vetere a cui hanno assistito anche gli avvocati di fiducia Carlo De Stavola e l’avvocato Berardi necessita di un riscontro oggettivo poiché i fatti contestati risalgono al 2003 e fino al 2008 , quindi la procura ha accertato una convivenza nel tempo, tale da giustificare la contestazione del reato di associazione a delinquere. Per gli altri invece come il sindaco Dario Rotondi, l’assessore Enzo Del Sesto, Gennaro Di Bello e Giuseppe panarello gli indagati si sono vvalsi della facoltà di non rispondere mentre per Giuseppe Di duca sembra che la su aposizione sia stata chiarita davanti al gip che si è riservato.

Criminalita': Latitante da 5 anni arrestato dalla polizia

Criminalita': latitante da 5 anni arrestato dalla polizia
Era ricercato da provvedimento del tribunale Roma del 2004
E' stato arrestato dalla polizia in un circolo ricreativo a Napoli il pregiudicato Francesco Guida, 55 anni, latitante da cinque anni. Guida, che ha pecedenti penali per rapina, armi e sequestro di persona, era ricercato sulla base di un provvedimento emesso dal tribunale di Roma nel 2004; faceva parte di una banda dedita a rapine nella Capitale ed era considerato l'uomo di collegamento tra la malavita romana e i clan camorristici.

MPA , SABATO ARRIVA ENZO SCOTTI IN COMPAGNIA DI ANTONIO MILO E SALVATORE RONGHI


Sabato 23 corrente mese ore 17.30 verrà inaugurata la sede dell’ MPA (Movimento per l’Autonomie) sita in C.so Trieste 227 Caserta.
Alla manifestazione prenderanno parte:
On. Vincenzo Scotti, Presidente Nazionale MPA e candidato al Parlamento Europeo
On. Antonio Milo, Coordinatore Regionale del Movimento
On. Salvatore Ronghi, Capogruppo MPA in Consiglio Regionale.
Introduce i lavori Francesco Papa Sindaco di Succivo e Commissario Provinciale dell’ MPA.
Alla manifestazione è prevista la partecipazione di molti aderenti al Movimento MPA e di quanti sono stati sempre vicini alle posizioni del Sottosegretario Scotti da sempre vicino alle istanze della Provincia di Caserta.

Nelle scuole della Campania con il kit dell’Agenzia

Gli studenti conoscono il Fisco attraverso filmati e fumetti
Poster, fumetti, cartoni animati e dvd. Nella scuola del Fisco, oltre a lavagne, matite e quaderni, non può mancare il kit del buon contribuente. Si chiama “Insieme per la legalità fiscale” ed è un pacchetto multimediale che l’Agenzia delle Entrate distribuisce nelle classi primarie e secondarie della Campania. L’iniziativa, si propone di insegnare alle nuove generazioni, in maniera ludica e informale, il valore etico e sociale di un comportamento fiscalmente corretto. Un percorso didattico che si inserisce nell’ambito del progetto “Fisco e Scuola”, nato sei anni fa da un accordo con il ministero dell’Istruzione per diffondere tra i cittadini di domani la cultura contributiva, intesa come dovere civico di partecipare concretamente al funzionamento della macchina statale. In Campania quest’anno sono state siglate 20 intese che hanno generato, per oltre 1000 studenti delle scuole di ogni ordine e grado, 49 incontri presso gli istituti e 37 visite guidate presso gli uffici dell’Agenzia.

Del kit sono state realizzate due versioni, che si differenziano per il livello di difficoltà dei contenuti in funzione dei destinatari. In particolare, il materiale pensato per le scuole elementari e le prime medie - un poster, un pieghevole, un opuscolo a fumetti e un cartone animato in dvd da vedere in classe – illustra i fondamenti dell’educazione civica con l’obiettivo di far comprendere ai bambini l’importanza del rispetto delle regole, anche fiscali, per il buon funzionamento della società.

Un percorso di sensibilizzazione sui temi della responsabilità civile in cui spiccano due originali protagonisti, Pag e Tax, impegnati a spiegare ai futuri contribuenti cosa sono e a cosa servono le imposte “nel Paese delle regole”. “Chi paga le tasse – questo il motto scandito a suon di musica dai simpatici personaggi – ha tutto da guadagnare”. A questo insegnamento si accompagna la disapprovazione nei confronti degli evasori, un topastro subdolo e un serpente scaltro che sfruttano i servizi pubblici, dagli ospedali alle scuole, intascando i soldi destinati all’Erario.

Un leitmotiv che ritorna anche nel programma di educazione fiscale destinato alle scuole secondarie, incentrato sui principi del sistema tributario italiano dettati dalla Costituzione e sul ruolo e le funzioni del Fisco nel nostro Paese. In questo caso sono due attori veri a spiegare ai ragazzi che “fare i furbi non conviene”, sottolineando l’importanza di assumere un comportamento da cittadini corretti.

Tutti i prodotti inclusi nei due kit sono disponibili nella sezione “Entrate… in classe” all’indirizzo http://www1.agenziaentrate.it/entrateinclasse/, accessibile dal portale Internet dell’Agenzia delle Entrate.

mercoledì 20 maggio 2009

SANTA MARIA CV. PRIMA LO DENUNCIA PER TRUFFA INVECE IL GIP LO RINVIA GIUDIZIO PER CALUNNIA

Santa Maria Capua Vetere. Ha calunniato Giovanni Campochiaro della Conceria Campelli , il gip lo rinvia a giudizio il 24 settembre 2009 davanti al giudice Brunetti. Silvio Sartori proprietario attuale della conceria Campelli industria di Santa Maria Capua Vetere che ha sede in località Sant’andrea dei lagni, dovrà subire un processo per aver ingiustamente incolpato, il 2 settembre 2003, per sapendolo innocente Giovanni Campochiaro del reato di truffa in ordine all’attività dello stesso espletata poiché abusava della propria qualità di amministratore della srl Industria Conciaria Volturno già Conceria Campelli , nella realizzazione di un capannone industriale di valore reale di 58 mila euro – inferiore a quello corrispondente alla somma sorsata dalla predetta società – lire 590 milioni – del quale era amministratore lo stesso sartori . Ma andiamo per ordine. Il 2 settembre 2003, infatti, SARTORI Silvio depositava alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di S.M.C. V. una denuncia querela accusando la costituenda parte civile, Giovanni CAMPOCHIARO. Secondo il Sartori, il Campochiaro che è stato assistito per l’intera procedura civile e penale dagli avvocati Vera Sticco e Luca Viggiano, aveva autorizzato, in qualità di amministratore della CONCERIA CAMPELLI SRL, senza munirsi di alcuna scrittura giustificativa da apporre a terzi e a totale insaputa del Sartori , l'installazione di una struttura prefabbricata,costata alla CONCERIA CAMPELLI £ 400.000.000, su un terreno di suaproprietà e concesso in usufrutto al padre sig. CAMPOCHIARO Francesco,esponendo il patrimonio sociale, al tutt' altro che ipotetico danno da cessioneinvertita in suo favore con ulteriore danno per la società pari ad euro206.58,00;, (essendo CAMPOCHIARO Giovanni il proprietario del fondo); di aver, nonostante vi fosse una autorizzazione sindacale per la costruzionedella prefata struttura su area di proprietà esclusiva della conceria, ordinatoche la stessa fosse costruita su area di sua proprietà per motivazioni a tutt'oggiindecifrabili; di aver arrecato al patrimonio sociale un danno pari ad euro 273.000,00 ritenendo in base ad una perizia di stima del geom. Vincenzo CAPEZZUTO, che il prefato capannone avesse un valore di appena euro 58.000,00 laddove erano stati pagati £ 590.000.000 per opere murarie nonché £ 104.000.000 di carpenteria metallica, precisando che detta operazione era stata gestita tutta,dalla commissione delle opere alle aziende OMC S.p.A. e SAMECOSTRUZIONI fino al pagamento a saldo delle relative fatture, dalP alloraamministratore, CAMPOCHIARO Giovanni. Aveva così origine il procedimento penale N. 11442/03 R.G.N.R., assegnato al Dott Carlo FUCCI, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di S.M.C.V. La natura calunniosa della denuncia querela del SARTORI si palesò fin dai primi atti di indagine della Procura. Dopo ulteriori escussioni da parte degli interroganti al progetto il pm Carlo Fucci titolare delle indagini si rese conto che i testi in realtà affermarono l’inverso e cioè che fu lo stesso Sartori a dare gli ordini di eseguire il progetto della capannone. Entrambi erano a conoscenza delle opere incorso di realizzazione, entrambi davano indicazioni sulle modalità diesecuzione. Entrambi avevano commissionato i lavori con l'obiettivo diottenere un finanziamento in conto capitale da parte della Regione, in quantofu elaborato e presentato un progetto per il Patto Territoriale Appia Antica; che fu acquisito un preventivo per la realizzazione del capannone in c.a.prefabbricato, al fine di valutare la convenienza economica dell'esecuzione inmetallo, così come fu poi effettivamente realizzato; che nel corso delle trattazioni, erano presenti entrambi gli amministratori e quindi alla fine fu lo stesso pm a chiedere l’archiviazione che fu poi disposta il 26 febbraio 2007 dalla dott.ssa Paola PICCIRILLO, Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di S.M.C. V. da qui la denuncia per calunnia e la richiesta di rinvio a giudizio ottenuta ieri dal gip Paola Cervo.

OPERAZIONE LONGA MANUS , CI SONO GIA' GLI INTERROGATORI MA C'E' UN LATITANTE GIOVANNI ZAGARIA


Operazione Longa manus , domani mattina sono fissati gli interrogatori per gli arrestati. Sarà il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Paola Piccirillo firmataria dell'ordinaza di custodia cautelere richiesta dal pubblico ministero della procura della repubblica Dottoressa Cozzolino , ad interrogare in carcere le persone sottoposte a misure restrittive della libertà persone nell'ambito dei provvedimenti esefguiti dalla guardia di finanza di Caserta . Domani mattina sartà la volta del sindaco Dario Rotondo e dell'assessore ai lavori pubblici Enzo Del Sesto e via via tutte le persone indagate al di fuori di Raffaele Rotondi e Teresa Zagaria che sarano interogate nei prossimi giorni. La vicenda giudiziaria ha coinvolto la comunità di Pietravairano in un momento perticolare poichè è in corso la campgna elettorale per le elezioni amministrative.

Pietravairano OPERAZIONE “LONGA MANUS” – APPALTI TRUCCATI- Arrestati sindaco e assessore, ma ci sono 27 indagati

Prosegue senza soste l’attività posta in essere dalla Guardia di Finanza di Caserta al fine di scoprire e reprimere gli illeciti nel settore degli appalti pubblici e i reati contro la pubblica amministrazione.

In tale ambito, i Finanzieri del Comando Provinciale di Caserta, nella mattinata odierna, hanno dato esecuzione a 9 ordinanze di custodia cautelare disposte dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in relazione ai gravi indizi di colpevolezza evidenziati in ordine alle ipotesi di reato di “associazione a delinquere”, “concussione”, “corruzione”, “turbativa d’asta”, “truffa ai danni dello Stato”, “falso”, “abuso d’ufficio” e “incendio”.

Le indagini, svolte dalla Tenenza di Piedimonte Matese e coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sono scattate nel 2007 e hanno tratto origine da una denuncia di un imprenditore che, nel rappresentare fatti circostanziati aventi ad oggetto richieste di “contributi” a fronte dell’affidamento di lavori pubblici da parte del comune di Pietravairano, aveva altresì lamentato la progressiva esclusione dalle gare di numerosi imprenditori - che pure avevano i requisiti necessari per prendervi parte - a beneficio di soggetti economici aventi la propria sede nei comuni di San Cipriano d’Aversa e Casapesenna.

Effettivamente, i primi e tempestivi accertamenti eseguiti dagli investigatori, consentivano di conferire veridicità a quanto segnalato. Si procedeva quindi ad ulteriori approfondimenti, in particolare mediante l’effettuazione di intercettazioni telefoniche ed ambientali, le cui risultanze permettevano non solo di riscontrare appieno quanto appreso dal denunciante, ma anche di disvelare uno scenario molto più ampio che portava ad ipotizzare come le procedure amministrative regolanti l’assegnazione di lavori pubblici fossero state spesso “piegate” al fine di orientare l’aggiudicazione degli stessi in favore di determinate aziende.

Tanto risulta anche dall’esito delle consulenze tecniche disposte, da cui emergono le reiterate violazioni alla normativa di settore, illeciti che, appunto, hanno costituito da una parte il presupposto, dall’altra il risultato, delle condotte illegali tenute da pubblici amministratori e imprenditori edili, legati nel perseguimento dei rispettivi interessi economici.

Infatti, le indagini hanno palesato che, attraverso azioni che si potrebbero definire concentriche, il risultato delle gare era praticamente predeterminato dall’Amministrazione comunale, e per essa dal Sindaco Rotondo Dario e dall’Assessore ai lavori Pubblici Del Sesto Enzo (nei cui confronti è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere), nonché dagli stessi imprenditori aversani, tra cui Di Bello Gennaro (destinatario di misura cautelare in carcere) che provvedevano puntualmente a corrispondere ai pubblici ufficiali denaro (cd “cammellino”) ovvero altre utilità.
E’ stato riscontrato, infatti, che alle aziende che si sarebbero dovute aggiudicare l’appalto veniva addirittura data la possibilità di disporre preventivamente di progetti e computi metrici, così da poter meglio ponderare l’offerta da presentare ed inserire la tipologia di lavori che avrebbe determinato una maggiore economicità (come dimostra anche la documentazione ufficiale del Comune rinvenuta a casa degli imprenditori, unitamente a file aventi ad oggetto lavori ancora non appaltati dalla medesima Amministrazione).

Non solo: le intercettazioni telefoniche hanno altresì consentito di apprendere che, anche attraverso l’opera dei pubblici ufficiali destinatari dei provvedimenti restrittivi, i possibili partecipanti alle gare venivano anche dissuasi dal presentare le proprie offerte.

In tale contesto, inoltre, al fine di dare una parvenza di legalità alle procedure ad evidenza pubblica, i citati imprenditori dell’agro aversano, con la consapevolezza dei PP.UU. coinvolti, gestivano, di fatto, anche altre imprese edili, con cui, pertanto, partecipavano alle gare presentando ribassi d’asta già definiti a “tavolino”, come dimostrato dall’esame della copiosa documentazione acquisita. In tal senso, significativo è stato l’esito delle perizie tecniche disposte, che hanno stabilito come le istanze di partecipazione a gare indette dal comune di Pietravairano, ancorché relative a soggetti economici distinti, fossero state predisposte dalla stessa mano, quella della segretaria degli imprenditori aversani, coinvolti nella vicenda, e anch’essa destinataria della custodia cautelare degli arresti domiciliari.

Degno di nota, infine, il fatto che l’Amministrazione comunale inoltrasse inviti a partecipare a gare d’appalto già con la consapevolezza che talune imprese non avrebbero partecipato ovvero non avessero tutti i requisiti necessari.

Tale modus operandi consolidatosi nel tempo ha prodotto significativi frutti se si considera che il Comune di Pietravairano, in circa 4 anni ha affidato la gran parte dei lavori pubblici indetti per milioni di euro alle imprese rappresentate ovvero riconducibili ai menzionati imprenditori.

Tale clima di illegalità e mutualità tra i membri del sodalizio criminale si riscontrava, inoltre, anche nella fase esecutiva dei lavori, ove la compiacenza dei direttori degli stessi era funzionale ad evitare contestazioni formali da parte del Comune. Non è stato un caso infatti appurare che tale ruolo veniva affidato quasi sempre agli stessi soggetti, Panarello Giuseppe e Di Duca Giuseppe (entrambi in carcere), che ottenevano il loro riconoscimento economico, appunto, nello svolgimento di tali numerosi incarichi per conto del comune di Pietravairano, in palese violazione del principio di trasparenza, imparzialità e rotazione previsto dalla normativa di settore.

In tale contesto deve anche inquadrarsi la duplicazione di lavori (mediante la predisposizione di progetti gonfiati) e la richiesta al comune di pagamenti non dovuti (attraverso l’asseverazione di lavori mai eseguiti dalle ditte coinvolte e dunque falsi SAL), ma ugualmente erogati (fatto in relazione al quale è stata contestata la truffa in danno dello Stato).
I professionisti incaricati avevano anche il precipuo compito, su esplicito invito dello stesso Assessore ai lavori Pubblici e degli imprenditori coinvolti, di non essere troppo “fiscali” nella verifica della corretta e regolare esecuzione dei lavori, anche quando ciò avrebbe potuto comportare un gravissimo pericolo per la pubblica incolumità (ciò è riferito alla mancata adozione da parte dell’appaltatore di misure idonee ad evitare il cd “rischio idrogeologico”.

Analoga metodologia era inoltre applicata dai medesimi rappresentanti dell’Amministrazione comunale per affidare lavori ad ulteriori imprenditori che hanno corrisposto utilità al fine di ottenere appalti pubblici (tra questi, Rotondo Raffaele, destinatario anch’egli di provvedimento cautelare degli arresti domiciliari).

Le attività investigative hanno inoltre consentito di rilevare che la corresponsione di denaro o di altre utilità ai PP.UU. avveniva attraverso più modalità: tra queste il “necessario” acquisto del materiale edile presso le società di Cerbo Pietro (tradotto in carcere), cognato dell’Assessore ai lavori pubblici, ovvero la monetizzazione di fatture emesse a fronte di operazioni inesistenti e destinate a giustificare contabilmente l’importo delle tangenti.

Nel corso delle indagini si accertava in modo inconfutabile la responsabilità penale di un imprenditore aversano – colpito da misura cautelare – per il reato di incendio boschivo che aveva interessato per diversi giorni un’ampia zona boschiva situata in località Monte San Nicola (CE).

Da ultimo, si rileva che l’operazione di servizio oltre ai provvedimenti sopra indicati, ha determinato anche l’iscrizione di ulteriori 27 soggetti per reati vari contro la pubblica amministrazione.

L’esito delle indagini condotte testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza quale organo di polizia economica e finanziaria a tutela degli interessi finanziari dello Stato e del regolare funzionamento dell’economia e del mercato.

OPERAZIONE BIOPOWER RESTANO DENTRO BRACCIALI E TOPMBOLILLO CONFERMANO LA DETENZIONE DOMICILIARE PER L'EX ASSESSORE GIUSEPPE ESPOSITO

Operazione Biopower , restano in carcere Renzo Bracciali e Giampiero Tombolillo , ma confermano gli arresti domiciliari per l’ex assessore ai lavori pubblici del comune di Santa Mria Capua Vetere Giuseppe Esposito spedito dal carcere a casa dal gip Paola Cervo del tribunale di santa Maria Capua Vetere. Secondo i giudici partenopei l’associazione a delinquere esiste , ma esiste anche con altri personaggi politici di altro schieramento poiché le indagini della procura della repubblica di santa Maria Capua Vetere sono soltanto agli inizi . Nonostante la sezione del tribunale del riesame di Napoli abbia in ognicaso cassato alcuni capi di imputazione è rimasto in piedi soltanto quello relativo al’associazione a delinquere di cui Giovanni Verazzo ne risonde ancora , ma ha annullato il capo K. Il tutto ruota intorno a tre società che hanno sede nella stessa città e nelle strana strada sono legate tra di loro da tre personaggi chiave di questa vicenda sono Renzo Bracciali, Giampiero Tombolillo e guarda Giovanni Verazzo a cui i giudici sammaritani gli hanno negato la libertà. Le rilevazioni dichiarate ai giudici e considerate top secret di Renzo Bracciali e Giampiero Tombolillo, tuttora detenuti nel carcere di Regina Ceoli di Roma, sono state al vaglio dei giudici partenopei . La vicenda giudiziaria è saltata fuori perché la Regione Campania ha finanziato 50 centrali per energia rinnovabile tra cui tre a biomasse di grosse dimensioni del valore di 22 milioni di euro. Una di questa doveva essere realizzata ad Atena Lucana della Natural Energy srl, un’altra è stata localizzata a Reino in provincia di Benevento, della Energhetic srl, la terzana cui ne è nato il castello accusatorio a Pignataro Maggiore in provincia di Caserta della Biopower srl. Le tre società che oggi hanno sede tutte in via Boncopagni a Roma sono amministrate più o meno dalle stesse persone. La Natural Energy ha sede in Via Boncompagni 93 Roma, nasce il 19 giugno 2006, è partecipata da Energhetic srl e Seq srl. Amministratore delegato è Silvia Fiorani. Tra i consiglieri c’è l’ingegnere Giampiero Tombolillo. Anche la Energhetic srl, quella di Reino, ha sede legale in via Boncompagni 93, Roma, presidente del Cda è Renzo Bracciali, tra i consiglieri Giampiero Tombolillo e Silvia Fiorani. La Biopower srl, quella di Pignataro Maggiore ha sede a Caserta, è partecipata dalla Energhetic srl e dalla Area Sviluppo srl. Presidente del consiglio di amministrazione è l’ingegnere Giampiero Tombolillo. Amministratore delegato è Giovanni Verazzo. Tra i consiglieri, Silvia Fiorani. A novembre però c’è una novità.Le quote sociali della Biopower srl di Pignataro vengono rilevate dalla Biopower Italia srl, con sede a Roma. Tra gli scopi della società la gestione di partecipazioni in societa’ o enti. Si tratta in sostanza di una finanziaria. La società è partecipata da Energhetic srl e Area sviluppo srl. Presidente del consiglio di amministrazione è Renzo Bracciali. Tra i consiglieri Giovanni Verazzo e Tommaso Verazzo. Nel maggio 2007 nella villa del boss Raffaele Ligato dove vi era il figlio di Raffaele Ligato, Pietro - esponente del clan Lubrano-Ligato - lo trovarono a colloquio con due persone, erano l’imprenditore Tommaso Verazzo, tra gli amministratori della Biopower Italia srl, una presenza strana . Questo avvenimento tuttavia ha fatto sì che il sindaco di Piganataro, Magliocca, sospendesse l’iter dell’impianto a biomasse.

martedì 19 maggio 2009

TABACCHICOLTORI TRUFFATI , ECCO IL PERCHE'

Santa Maria Capua Vetere . Che fine hanno fatto le promesse ai tabacchicoltori sammaritani affinché potessero avere garanzie dagli amministratori sammaritani ? E’ certamente una domanda che molti coltivatori diretti si fanno dopo la 2 gita 2 a Bruexssell al parlamento europeo insieme a tanti politico della provincia di Caserta . Insieme a loro da Santa Maria Capua Vetere partirono alla volta della città belga molti politici fra cui assessori come Michele Castaldo , l’avvocato Enrico Monaco , l’ex assessore Capitelli dopo qualche giorno si dimise, che addirittura venne anche coinvolto in piccola rissa fuori il parlamento europeo, il consigliere Gaetano Monaco e il consigliere Dario Mattucci . Tutti insieme appassionatamente con soldi pubblici stanziati anche dal comune per la “ scampagnata”, dove Enzo Natale pensava a tutto . Non a caso i castaldo-boys sponsorizzati anche dai tabacchicoltori italiani nell’ottobre 2008 aveva pensato proprio a tutto, essere in prima linea per acquisire una immagine di bravi e intelligenti politici, burlando i coltivatori direttui che non sapevano di essere soltanto manovrati da chi aveva interessi diversi . Nella manifestazione si era parlato di difendere i diritti dei tabacchicoltori anche sammaritani invece sono stati beffati aggirandoli con una bella gita nel capoluogo belga, per mascherare il business di venticinque milioni di euro che il comune stava attuando nel comune di Santa Maria Capua Vetere . Il cambio di destinazione d’uso da piano industriale a piano commerciale eseguito per lo più meno di un anno fa per far sorgere all’interno dell’ex tabacchificio un mega-store che doveva in ogni caso riciclare soldi che per la verità puzzavano un poco. Ciò avveniva anche lasciando in balia delle onde i tabacchicoltori che potevano aspirare a qualcosa di diverso , ma fino ad oggi invece ci sono state soltanto promesse che hanno generato sterili proclami, anziché, forse in separata ipotesi costruire un ospedale che poteva essere una valida proposta visto che quello che c’è rimane fonte di salvezza per miglia di utenti.

ENTRA IN SCENA ANCHE PIERFRANCESCO LUGNANO FIGLIO DEL SENATORE FRANCESCO


L’amministrazione comunale di S. Maria C.V. si distingue per la sua rozzezza, allergia alle critiche e per la volontà di evitare ogni confronto pubblico sui temi fondamentali della vita cittadina.
La mancata concessione alle associazioni civiche di spazi pubblici (aula consiliare, salone degli specchi) è solo un’ulteriore prova di tale volontà.
È difficile chiedere un minimo di galateo istituzionale e democratico di chi ha fatto scempio della volontà popolare, praticando un vero e proprio scippo del consenso dei cittadini. Un’anomalia assoluta nella pur varia casistica dell’esperienza di trasformismi nella vita degli enti locali del nostro paese. Un atto di immoralità politica assoluta, che si inserisce nella pessima tradizione degli ultimi anni di vita politica di questa città. Molti candidati sindaci, sconfitti alle elezioni, sono passati in maggioranza, tradendo, quindi, la volontà degli elettori senza dare alcuna motivazione politica significativa a tale comportamento, a dir poco disinvolto. Parafrasando un film si potrebbe dire “prendi i voti e scappa”. Oggi ci troviamo di fronte a una “maggioranza Ikea”, dove si sostituiscono, come i mobili di tale benemerita azienda svedese, pezzi di maggioranza con altri dell’opposizione. Questa critica, mi sia consentito sottolinearlo, viene da una persona che ha guidato una lista in totale solitudine e fuori dalle logiche che hanno prevalso in quella tornata elettorale (assemblaggio di forze indistinte e disomogenee). Allora forse il nostro fu un gesto di sana follia. Aver ragione troppo presto, spesso, equivale ad avere torto.
Oggi ci troviamo di fronte a un’amministrazione immobile, che nulla fa per opporsi alla desertificazione sociale, economica e umana della nostra città, alla sua perdita di identità.
Questo si inserisce in una più generale crisi della democrazia, in una totale impraticabilità dei partiti, che fa pensare, con pessimismo ma anche con rammarico, alla loro irriformabilità. Partiti come contenitori vuoti, sigle da occupare da satrapi locali e oligarchie autoreferenziali, da eletti che non conoscono i territori, elettori che non conoscono gli eletti, o meglio, i nominati.
La politica, l’amministrazione diventano sempre più solo mediazione e compromesso delle convenienze; mentre dovrebbe essere il governo dei processi, o, come diceva, non un rivoluzionario, ma un grande cattolico democratico, Aldo Moro, il governo intelligente degli eventi. Oggi ci troviamo di fronte a pigmei, promossi dal caso, a destini monumentali. In questo quadro una novità positiva può essere data dall’associazionismo, dall’unione di un civismo politico, che trova una convergenza su temi concreti, su battaglie a difesa della città, contro chi vuole lasciare il campo libero a coloro che vogliono portare a termine il sacco della città a favore dei soliti noti e delle consorterie affaristiche.
Tali associazioni hanno il compito di dar voce a un disagio individuale e collettivo, di evitare che la ribellione morale, l’indignazione civile, si trasformino in rabbia e frustrazione improduttive, incanalandole, invece, verso un impegno civico critico e attivo.
Chi non ha bisogno di un potere da esercitare per esistere, deve rimboccarsi le maniche.
Questo impegno ci farà, almeno, essere a posto con la nostra coscienza di cittadini per aver dato un piccolo, modesto contributo per arginare una deriva di declino della nostra città, della nostra comunità .

S. Maria C.V.

Pierfrancesco Lugnano

lunedì 18 maggio 2009

Operazione Biopower la procura invia due pm per requisitoria

Operazione Biopower, la procura della repubblica difende la sua operazione a denti stretti. Il procuratore della repubblica di Santa Maria Capua Vetere non vuol lasciare niente al caso. Corrado Lembo ha infatti inviato due pubblici ministeri della procura per discutere l’udienza camerale davanti ai giudici del tribunale del riesame di Napoli: Iari mattina infatti in udienza vi era uno il Dottor Alessandro D’Alessio e il dottor Maurizio Giordano. Mai una procura aveva inviato due pm, non è successo neanche con gli omicidi di camorra. Ciò significa in una conferma dell’operazione eseguita dalla procura della repubblica che rimane fra le più sofisticate ed intrigante della storia giudiziaria della procura della repubblica . Il tutto ruota intorno a tre società che hanno sede nella stessa città e nelle strana strada sono legate tra di loro da tre personaggi chiave di questa vicenda sono Renzo Bracciali, Giampiero Tombolillo e guarda Giovanni Verazzo a cui i giudici sammaritani gli hanno negato la libertà. Le rilevazioni dichiarate ai giudici e considerate top secret di Renzo Bracciali e Giampiero Tombolillo, tuttora detenuti nel carcere di Regina Ceoli di Roma, sono state al vaglio dei giudici partenopei . L’udienza è stata molto lunga poichè vi sono state due requisitorie e tre arringhe difensive presso la sezione del tribunale del riesame di Napoli dove addirittura si è discussa anche la posizione dell’ex assessore ai lavori pubblici del comune di Santa Maria Capua Vetere Giuseppe Esposito . La vicenda giudiziaria è saltata fuori perché la Regione Campania ha finanziato 50 centrali per energia rinnovabile tra cui tre a biomasse di grosse dimensioni del valore di 22 milioni di euro. Una di questa doveva essere realizzata ad Atena Lucana della Natural Energy srl, un’altra è stata localizzata a Reino in provincia di Benevento, della Energhetic srl, la terzana cui ne è nato il castello accusatorio a Pignataro Maggiore in provincia di Caserta della Biopower srl. Le tre società che oggi hanno sede tutte in via Boncopagni a Roma sono amministrate più o meno dalle stesse persone. La Natural Energy ha sede in Via Boncompagni 93 Roma, nasce il 19 giugno 2006, è partecipata da Energhetic srl e Seq srl. Amministratore delegato è Silvia Fiorani. Tra i consiglieri c’è l’ingegnere Giampiero Tombolillo. Anche la Energhetic srl, quella di Reino, ha sede legale in via Boncompagni 93, Roma, presidente del Cda è Renzo Bracciali, tra i consiglieri Giampiero Tombolillo e Silvia Fiorani. La Biopower srl, quella di Pignataro Maggiore ha sede a Caserta, è partecipata dalla Energhetic srl e dalla Area Sviluppo srl. Presidente del consiglio di amministrazione è l’ingegnere Giampiero Tombolillo. Amministratore delegato è Giovanni Verazzo. Tra i consiglieri, Silvia Fiorani. A novembre però c’è una novità.Le quote sociali della Biopower srl di Pignataro vengono rilevate dalla Biopower Italia srl, con sede a Roma. Tra gli scopi della società la gestione di partecipazioni in societa’ o enti. Si tratta in sostanza di una finanziaria. La società è partecipata da Energhetic srl e Area sviluppo srl. Presidente del consiglio di amministrazione è Renzo Bracciali. Tra i consiglieri Giovanni Verazzo e Tommaso Verazzo. Nel maggio 2007 nella villa del boss Raffaele Ligato dove vi era il figlio di Raffaele Ligato, Pietro - esponente del clan Lubrano-Ligato - lo trovarono a colloquio con due persone, erano l’imprenditore Tommaso Verazzo, tra gli amministratori della Biopower Italia srl, una presenza strana . Questo avvenimento tuttavia ha fatto sì che il sindaco di Piganataro, Magliocca, sospendesse l’iter dell’impianto a biomasse.

L'intervento di Gaetano Rauso sulla situazione politica a S.Maria CV

Tutta l’impegno profuso in questo biennio in cui ho rivestito il ruolo di Consigliere Comunale di Santa Maria Capua Vetere è stato sempre improntato su un unico obiettivo, quello di dare alla città ed al suo territorio prospettive di sviluppo economico ed occupazionale che sono necessarie per favorire il benessere della popolazione e l’ avvenire per i giovani.
Continuare a battersi contro alcune iniziative che ritengo contrarie all’interesse pubblico e portate avanti con spregiudicatezza e senza l’osservanza delle normative vigenti, non significa che io sia contrario alla realizzazione di progetti che spostino capitali o iniziative imprenditoriali sul territorio. Le iniziative che, a mio avviso, possono essere auspicate, sono quelle che potranno portare benessere e lavoro, senza disconoscere il diritto degli imprenditori a trarre il giusto profitto dal loro impegno economico; ma tutto ciò deve essere pensato e realizzato nella legalità e nel rispetto degli interessi collettivi.
Una grande prospettiva si è aperta davanti a me dopo la piacevole esperienza alla Regione Campania ove ho potuto rendermi conto della possibilità di concepire progetti di più largo respiro. Il PDL che si appresta ad assumere la giuda della Regione Campania ha gli uomini e le idee per perseguire lo sviluppo del nostro territorio ed è dovere mio e di tutti gli amministratori locali del partito di affiancare coloro i quali oggi si impegnano a contrastare i governi di centro sinistra che hanno determinato questo disastroso stato di cose. I miei riferimenti politici mi hanno insegnato a pensare alla grande ed a sperare che attraverso la loro azione, se ben supportata da noi amministratori locali e da tutti coloro che appartengono all’area del PDL, potrà essere foriera di grande sviluppo del territorio e portatrice di un nuovo modo di amministrare anche a livello locale. Il progetto di sviluppare una conurbazione tra le città di Santa Maria e Capua è sempre stato un mio progetto e per realizzarlo ho fortemente voluto che si costituisse l’Unione tra i Comuni di Santa Maria e Capua, ai quali si è aggiunto quello di Bellona. Spero che presto potranno unirsi anche altri comuni che fanno parte integrante di questo territorio al fine si poter dare impulso alle attività economiche e di promozione del territorio che sono la speranza di uno sviluppo sinergico e solidale per delle popolazioni che hanno una storia ed un futuro in comune. Io ci creso ed ho potuto constatare che in questo progetto credono altre persone ben più influenti di chi scrive e che potranno, quando saranno al governo delle Regione, dare un valido contributo a che questo sogno diventi realtà.