La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 11 aprile 2009

Tanzarella spina nel fianco di un PD malandato che non riesce a salire la china

La sinistra italiana si fa autocritica e lo fa con il professore universitario Sergio Tanzarella candidato nelle file di Rifondazione comunista alla parlamenteo europeo . L'intervento del professor Tanzarella è preciso nella sua esposizione , poichè la sinistra ha iniziato a criticare la politica del pd che rimane ancorata a fenomeni di basso livello basato soprattutto su una spartizione politica affaristica . Il segnale è chiaro . Il governatore Bassolino prima è stato largo di maniche , ma adesso ha capito che bisogna stringere la cinghia e quindi cerca , con l'aiuto di qualche persona fidata , di accorpare ospedali e strutture sanitarie. Sergio Tanzarella è stato molto energico quando ha parlato di una sanità regionale che ormai non ha più nulla da dire, anzi di proporre all'utenza .

Vi riproponiamo l'intervento.

“A che serve tagliare i posti letti quando le degenze si protraggono per settimane e settimane in attesa che i pazienti siano sottoposti ad accertamenti medici per cui basterebbero ventiquattro, o al massimo, quarantotto ore? Evidentemente il governatore Bassolino e il suo delegato alla Sanità Montemarano non sanno che, in media, ogni giorno di ricovero ospedaliero costa alla comunità campana settecento-ottocento euro fino a punte di mille euro quotidiani?”.L’unico risultato ottenuto dal taglio dei posti ospedalieri e dall’eliminazione di diversi nosocomi campani – aggiunge Tanzarella- è stato quello di rendere vergognosa la giacenza dei malati presso le strutture sanitarie dove sono costretti a essere barellati o, addirittura, a passare intere giornate sulle sedie a rotelle in attesa che qualcuno si prenda cura di loro. Scene da terzo mondo che si vedono solo in alcune nazioni africane e in Campania. Inoltre, si è solo proceduto a creare ulteriori disagi ai familiari delle persone ricoverate che sono costrette a percorrere chilometri e chilometri per far loro visita. E tutto questo non è servito a ridurre le spese inerenti. Anzi, paradossalmente i costi stanno continuando a levitare . In Campania tutti noi sappiamo che si muore di tumori molto più rispetto al passato e molto di più rispetto ad altre regioni italiane eppure, nonostante le richieste avanzate da più parti e a sacrosanta ragione – non è ancora stato istituito un registro della mortalità. Eppure si tratterebbe di organizzare dati molto interessanti, alcuni dei quali strettamente collegati ai rifiuti tossici sparsi ovunque e agli impianti di termovalorizzazione che non sono innocui come vorrebbero farci credere. Bassolino dice che va tutto bene e che non c’è nulla da preoccuparsi. Peccato che quando una persona si trova ad affrontare la malattia di un familiare o di un amico colpito da tumore non si senta affatto tranquillizzato dalle rassicurazioni del nostro presidente della Regione! Sarebbe proprio il caso che la magistratura facesse chiarezza su questo pseudo strutture per i non giovani che costano l’ira di Dio e che, spesso e volentieri, somigliano più a dei lager che a delle strutture idonee ad accogliere chi è al tramonto della propria esistenza. Per lavoro giro lungo tutto lo Stivale e mi sono recato in tanti paesi europei dove simili nefandezze non si riescono nemmeno ad immaginare. E dove gli ospizi stile Campania sarebbero chiusi nell’arco di pochissimi giorni”.