La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 17 febbraio 2009

Bimba uccisa da un cancello i genitori chiedono 430 mila euro a titolo di risarcimento . Pignorati beni immobili e stipendi degli impiegati

La vita di una bimba di quattro anni costa al comune di Santa Maria Capua Vetere 430 mila euro . E’ il quatum richiesto dai genitori e dai familiari della bambina che il 2 agosto 1999 venne uccisa mentre giocava nei pressi di un parcheggio a Santa Maria Capua Vetere . E’ stata infatti depositata presso l’ufficiale giudiziario di Santa Maria Capua Vetere l’istanza redatta dall’avvocato Giuseppe Marroco che rappresenta la famiglia di Marzia Greco la bambina di 4 anni deceduta mentre era con i genitori, schiacciata dal cancello di un parcheggio comunale, da tempo sganciatosi dai "fermi" ed assicurato solo da una corda. L’istanza di pignoramento verso terzi sarà infatti notificata stamattina o al massimo domani sia all’ente comunale, ma anche alla banca Unipool di Santa Maria Capua Vetere che rappresenta la tesoriera del comune di Santa Maria Capua Vetere. La stessa si è resa necessaria in seguito alle favorevoli sentenze emesse dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere e dalle corte di appello di Napoli e dalla Cassazione che hanno dato ragione ai genitori e alla famiglia della piccola . Immediatamente dopo la richiesta di risarcimento danni non ottemperata dal Comune di 250 mila euro di qualche giorno fa , è stata presentata l’istanza di pignoramento che è stata maggiorata del 50 per cento, come per legge, aumentando cosi la richiesta di risarcimento da 250 mila euro a 430 mila euro . Nel momento in cui sarà notificato il pignoramento la richiesta dovrà essere vagliata anche dalla disponibilità della somma nella casse del comune di santa Maria Capua Vetere e per esso alla banca Unipool che avrà il compito di elargire il risarcimento qualora ci fossero liquidi . Ma sul comune ci potrebbero essere seri problemi poichè incombe il pericolo che potranno essere pignorati gli stipendi degli impiegati dell’ente, ma non finisce qui poiché se l’ente non riuscirà ad elargire la somma richiesta si attuerà la fase due che consisterà nel pignorare i beni immobili, come Palazzo Lucarelli ed altri beni storici e qualcuno parla anche dei mobili nelle stanze ed apparecchiature informatiche. Ciò significa che nei prossimi giorni ci saranno sorprese. La vicenda giudiziaria della causa civile conclusasi con una condanna nei confronti dell’ente fu persa sottogamba dal comune di Santa Maria Capua Vetere , il quale non si è interessato alla risoluzione del caso in tempi brevi, ma ha lasciato correre tanto è che prima c’è stata una richiesta per il risarcimento del danno di 250 mila euro come sentenziato dai giudici capitolini , ma successivamente visto che non vi era stata nessuna transazione l’avvocato ha presentato istanza di pignoramento immobiliare che è stata depositata ieri mattina all’ufficiale giudiziario . La vicenda penale si concluse con un nulla di fatto anche se vi furono dei rinvii a giudizio, ma anche dei proscioglimenti . Sotto processo finirono anche il sindaco di allora Enzo Iodice prosciolto e il capo ufficio tecnico Maurizio Mazzotti . Ma la vicenda giudiziaria civile è stata un’altra cosa .