La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

giovedì 29 gennaio 2009

OMICIDIO RUSSO : LA TERZA CORTE DI ASSIE DI APPELLO DI NAPOLI RIFORMA LA SENTENZA E CONDANNA IL CONTE A 6 ANNI E 8 MESI

Caserta Uccise per una lite , i giudici della terza sezione della corte di appello di Napoli , lo condannano a 6 anni e 8 mesi . Walter Conte, di 59 anni, il 4 febbraio 2007 aveva ucciso il netturbino nel corso di una lite,conseguenza di una precedente vivace discussione per il mancato rispetto di un segnale di stop. Antonio Russo, netturbino di 42 anni è stato ucciso nella sera a Caserta, con colpi di pistola da un imprenditore edile, Conte, di 59 anni, nel corso di una lite L’imprenditore casertano che era difeso dall’avvocato Antonello Fabbrocile e Elsa Cardone fu condannnato ion primo grado per omicidio volontario a nove anni di reclusione dal giudice delle indagini preliminari Antonio pepe in sede di rito alternativo (rito abbreviato) che fu chiesto dalla difesa. Successivamente i legali del Conte presentarono ricorso alla corte di appello di Napoli e la terza corte di assise appello ieri ha sentenziato con sentenza che riforma in parte la condanna emessa in primo grado . Walter Conte, che tuttora è rinchiuso nel carcere di S. Maria Capua Vetere. Titolare delle indagini fu il pm della procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere, Alessandro D'Alessio, secondo un aprima versione deiu fatti , il conte aveva sostenuto di avere agito per difesa, essendo i Russo, l'ucciso e i due figli armati con due coltelli. La pistola calibro 7,65 con la quale l'imprenditore ha ucciso il netturbino ed un'altra pistola erano state regolarmente dichiarate, ma dovevano essere soltanto custodite in casa.Il fatto accade dopo le 19. la lite scattò perché le due auto avevano avuto dei problemi di precedenza a un semaforo cittadino; in una di esse ci sono Antonio Russo, 42 anni, la figlia incinta Matrona, 19 anni, e il figlio Giovanni, mentre nell’altra c’è Walter Conte, 59 anni. Russo, i suoi figli e Conte avevano avuto un acceso confronto verbale, conclusosi con la risalita nelle rispettive vetture. Conte si era verso casa, nel parco Cerasole, e lì fermò l’auto. I tre Russo però l’avevano seguito per proseguire il diverbio. Nel diverbio intervennero anche parenti di Conte, che avevano visto la scena dalle finestre, e spuntano due coltelli ma anche la pistola. Conte spara 6 o 7 colpi, Russo e la figlia vengono colpiti e trasportati all’ospedale di Caserta. L’uomo, colpito anche all’addome, morirà dopo un’ora, la figlia fu ricoverata in osservazione, non tanto per la ferita al braccio giudicata lieve, quanto piuttosto per le sue condizioni di gestante. La polizia di Caserta ascoltò alcuni testimoni e Conte tutta la notte e il pm D’Alessio emise un provvedimento di fermo nei confronti dell’uomo.