La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 1 gennaio 2009

La prima storia dell'anno 2009 , la vera riqualificazione di S.andrea dei lagni

C’era una volta …. Cosi iniziavano le fiabe che ci raccontavano storie quando eravamo noi bambini per accattivare la nostra attenzione affinchè nel lessico potessimo cogliere il vero significato del racconto e trasmettere quel fattore importante, il bene che sconfiggeva il male . Ebbene il rilancio di Sant’Andrea dei lagni, luogo antico ed agricolo della città di santa Maria Capua Vetere, è legato ad una storia che per niente sono avvicinabili a quelle degli ultimi 15 anni. Il centro cittadino di Santa Maria Capua Vetere già a metà degli anni ottanta, mentre la comunità assaporava quel benessere che l’ha portata ad essere conosciuta come una città satellite, aveva in cantiere progetti industriali , ma soprattutto urbanistici. Due di questi furono eseguiti proprio grazie all’interessamento di un parroco che svolgeva l’attività pastorale e religiosa a Sant’Andrea dei lagni , don Lorenzo Nacca che insieme a Nicola Di Muro progettò un rilancio urbanistico del luogo . A conferma di ciò sono gli incontri che negli anni ottanta si susseguivano a ritmo ferrato a cui hanno partecipato anche giovani pivelli da strapazzo che alle prime armi di una carriera professionale e giornalistica seguivano Don Nicola nell’opera di una ristrutturazione del luogo, che negli anni avvenire hanno portato benessere. Il primo passo fu demolire un antico muro che si ergeva proprio difronte la chiesa che dava un senso di oppressione. Il progetto era abbastanza articolato, poiché la rimozione del muro era legata ad atti di esproprio del terreno da parte del comune programmando una costruzione di una piazza accogliente e di un centro civico che doveva essere dotato di uffici, circoli per anziani ,teatro , magazzini di generi alimentari , tabacchini , bar , pizzerie. Don Lorenzo, infatti , grazie ad una intelligente amministrazione comunale che riuscì in tempi brevi a captare il messaggio del prelato, entrambi fecero acquisire ai cittadini residenti del posto quella dignità che la portò ad essere considerata ancor di più come parte integrante di una città. Come si suol dire al progetto urbanistico ed imprenditoriale del luogo ci pensò l’amministrazione grazie all’interessamento di Don Nicola, mentre l’opera pastorale venne affidata al prelato storico di Sant’andrea dei lagni Don Lorenzo Nacca. Il connubio funzionò alla perfezione, tanto è che nel giro di poco tempo l’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere con l’apporto dei cittadini sammaritani che donavano a questi tempi una stabilità alla casse comunali, il processo di ristrutturazione del luogo continuò con la costruzione del sottopasso che consentiva ai cittadini di S.Andrea dei lagni di accedere alla città senza tener conto di una squallida ed obsoleta barriera ferroviaria .Opere che vennero invidiate da molti perché eseguite per il bene della città .