La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

martedì 20 gennaio 2009

Delitti irrisolti , un ragazzo di 17 anni ucciso da un albanese aspetta da tre anni giustizia


Avrebbe compiuto il 16 gennaio 2009 21 anni Enrico di Monaco barbaramente ucciso nelle campagne di santa Maria La Fossa , la notte fra il 24 e 25 aprile 2005. E’ il più classico dei delitti ancora irrisolti anche se il pm della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere Donato Ceglie c’è la messa tutta per chiudere le indagini e comunque trovare un colpevole non di averlo ucciso ma di averlo accompagnato in pasto alle belve quali appunto gli extracomunitari albanesi che adesso si sono poi volatilizzati.Per certi L’omicidio potrebbe assomigliare ad una azione come quella di Arben Kume , il mostro dei gradilli , già condannato dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere . Intorno a questo omicidio ci sono tanti ma e perché , ma c’è una sola verità che un ragazzo di 17 anni è stato ucciso soltanto perché aveva segnalato un personaggio poco raccomandabile che aveva una pistola in mano ma anche perché amava vestirsi come tutti i giovani di oggi lo fanno. Giovedì 22 gennaio 2009 è fissata l’udienza davanti alla prima corte di assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, poiché l’altra non è stato un semplice rinvio in attesa di ritrovare Mullameti Nderim l’extracomunitario albanese che è stato dichiarato irreperibile. E’ inutile affermare che in questi mesi di speranza per un processo che le parti civili desiderano la conclusioni tempi brevi, ma purtroppo la lista dei testi è abbastanza lunga tale da far presagire un processo lungo , ma articolato nel suo insieme. Il pm Donato Ceglie dal canto suo cerca di focalizzare il procedimento su Salvatore Busico (foto) che rimane l’unico e vero imputato di un procedimento penale, per giunta imputato a piede libero . Lui raggiunto da due ordinanza di custodia cautelare è uscito dall’istituto penitenziario di Santa Maria Capua Vetere per ben due volte tanto da far rabbrividire non solo il pm , ma anche tutta la famiglia che si costituita parte civile. Un brutto processo perché si parla di un ragazzo a cui non gli mancava lo spirito di iniziativa tanto da far rimanere nei cuori dei suoi coetanei del rione Sant’Andrea dei lagni , luogo in cui viveva con la madre, un ricordo indelebile del quale molti lo conservano come un atto di giustizia nei confronti dell’ormai giovane maggiorenne . La dichiarazione degli imputati contumaci ed a piede libero rende ancor complicate le cose, dato che l’albanese, risulta essere il vero presunto assassino, ma quest’ultimo , in pratica, è diventato uccel di bosco, ma certo non è un latitante, dato che su di lui, addirittura non pende alcun provvedimento restrittivo della libertà personale. Dell’albanese scomparso, si può ricordare soltanto l’ultimo colloquio per giunta anche registrato con lo stesso Salvatore Busico nella sala d’aspetto del commissariato di Santa Maria Capua Vetere al suo datore di lavoro Salvatore Busico, mentre i due erano in attesa di essere interrogati e mentre erano ascoltati da una cimice. Gli avvocati che presenzieranno l’udienza di giovedì sono Giuseppe Stellato e Angela Monaco per la parte civile Raffaele Gaetano Crisileo.