La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 29 dicembre 2008

Rapina alla banca cinque arresti , ma c'è un bimbo che ha rischiato grosso





Santa Maria Capua Vetere. Rapina alla banca popolari di bari, la squadra mobile di Caserta arresta cinque persone, ma il peggior rischio in questa operazione è stato quello di un padre che difendeva un bambino di tre anni in un’auto. Sono stati arrestati dagli agenti coordinati da Rodolfo Ruperti e Pasquale Picone in flagranza di reato Crescenzo Mauriello di anni 50 da Calvizzano, incensurato, paraplegico; Emilio Doda di anni 52 da napoli, pregiudicato; Vincenzo Paudice di anni 41 da napoli pregiudicato; Gerardo Barbato di anni 44 da S. Maria c.v. pregiudicato ed ex guardia giurata; Giovanni Durante di anni 45 da Mugnano di Napoli, pregiudicato (nel 2005 rimase ferito nel corso di una rapina in via g.m. bosco ove rimase ucciso un altro rapinatore, tale Iattarelli Umberto di S.Giovanni Barra. I predetti, al termine delle formalita’ di rito venivano associati presso la casa circondariale di s. maria c.v. a diposizione dell’a.g.. nel corso delle movimentate operazionii relative alla cattura dei rapinatori (cui ha partecipato anche personale della polizia di stato in servizio presso la squadra di p..g. a disposizione del sig. procuratore della repubblica Corrado Lembo e del sostituto procuratore che ha diretto le indagini marco bottino) la folla che si e’ raccolta all’esterno della banca ha lungamente applaudito gli agenti. per impedire ogni possibile reazionegli agenti hanno esploso alcuni colpi di pistola a scopo intimidatorio anche perche’ alcuni degli arrestati hanno tentato di opporsi all’arresto. sono in corso ulteriori indagini per acclarare la responsabilità dei predetti in ordine ad altre rapine commesse con le stesse modalita’ ad Avellino ed in altre province campane. Una vera e propria soffiata dai colleghi della Mobile Irpina che tenevano già d’occhio la banda che scorrazzava indisturbata nel casertano e nell’avellinese . E’ successo di tutto ieri pomeriggio intorno alle 15,30 quando in Corso Garibaldi alla banca popolare di bari che già a settembre aveva subito una altra rapina. Alcuni malavitosi si erano introdotti per compiere la rapina dell’anno. Un banda composta cinque che sono entrati armati di coltelli . Due fuori la banca che fungevano da palo , mentre gli altri tre che sono giunti prima sul posto sono entrati all’interno . Secondo quanto si è appreso uno dei cinque malviventi arrestati nel 2005, nel corso di una rapina nel casertano restò gravemente ferito mentre un altro bandito fu ucciso nel corso di un conflitto a fuoco con la polizia. Tutto però era secondo i piani poiché i quattro rapinatori sotto minaccia immobilizzavano le persone all’interno della banca ed aggredivano i dipendenti dell’istituto i quali consegnavano il bottino ai rapinatori consistente in 270 mila euro. Ma mentre erano le operazioni venivano concluse dai malavitosi , quest’ultimi non si erano accorti che fuori ad aspettarli vi erano venti poliziotti della squadra mobile che già nella mattinata monitorava gli sportelli bancari in attesa di qualche passo falso . un operazione da film americano . Non caso alcuni di loro addirittura hanno fatto irruzione all’interno della banca quando la rapina era stata già consumata . L’operazione all’interno della banca è avvenuta in poco più di cinque minuti il tempo necessario di aggredire i malviventi e disarmarli La polizia è stata molto brava ad evitare che qualcuno tra i presenti alla rapina ne restasse coinvolto fisicamente. Mentre i poliziotti della mobile eseguivano gli arresti , uno dei rapinatori si è dato alla fuga. Gli agenti si sono lanciati anche all’inseguimento del quinto rapinatore sparando in area un colpo di pistola a scopo intimidatorio. La scena accadeva nelle immediate vicinanze e sotto gli occhi increduli di un padre che appoggiato alla propria auto guardava a vista il suo bimbo di tre anni all’interno aspettando che la moglie in banca eseguisse l’operazione contabile . Per un momento c’è stato il panico poiché nessuno si immaginava che in quel frangente si stava consumando una rapina e successivamente gli arresti. Non caso uno dei poliziotti della mobile ha stretto le manette anche ad un dipendente dell’Enel che si trovava in banca per eseguire le operazioni contabili personali . Soltanto uno dei poliziotti dopo averlo riconosciuto lo hanno liberato.