La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 20 dicembre 2008

Centro commerciale adesso sono anche le associazioni che non lo vogliono


Santa Maria Capua Vetere . No al centro commerciale , si ad opere di pubblica utilità . Il papocchio imprenditoriale dell’ex tabacchificio è oramai off - limitis per tutti coloro che desiderano intraprendere la strada del cemento. Per questi motivi Biagio Maria di Muro e marciano Schettino che non hanno voluto cambiare la storia imprenditoriale ed occupazionale della città si sono dimessi dalle cariche a cui erano state delegati. Ma questa precisazione è d’obbligo. La manifestazione che si è svolta ieri mattina attraverso un presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di via Galatina conferma anche un’altra situazione quella politica ed è quella relativa all’assessore Renato delle Femine che rimane sempre più solo nel suo partito di rifondazione comunista poiché molte persone si sono allontanate dai suoi progetti e quindi erano presenti a manifestare contro lo scempio che si andrà a formare nei prossimi mesi. Ieri mattina attraverso un volantinaggio i gruppi e le associazioni che hanno inteso manifestare e presidiare lo stabilimento fra cui Rinascita cittadina, Laboratorio sociale occupazione ,millepiani, la segretaria provinciale del partito di rifondazione comunista , Spartaco, Tempo Rosso Agrocaleno, Csa 28 dicembre Maddaloni e Associazione cittadiniattivi, hanno illustrato del perché l’ex tabacchificio di via Galatina non deve diventare un centro commerciale o un ammasso di cemento . “L’ex tabacchificio- precisano – era un sito produttivo che garantiva occupazione a centinaia di operai perché il lavoro che esso offriva non era precario e produceva ricchezza per il commercio e tutta la città , perché in tempo di lezioni , i più svariati candidati sono venuti da noi a prometterci proprio che l’ex tabacchificio rimanesse un sito industriale , perché il commercio è fermo ed i commercianti in ginocchio . Aprire un nuovo centro commerciale significa assestare l’ultimo colpo mortale al tessuto sociale e lavorativo della città, perché altri centri commerciali stanno chiudendo lasciandosi dietro una lunga scia di disoccupati de di miseria . Prima di spendere, abbiamo bisogno di guadagnare , il tabacchificio resti a destinazione industriale , siamo ancora in tempo per fermare questa operazione” .