La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 21 ottobre 2008

Editoria casertana e napoletana in crisi. Ecco le ragione per le quali è stata aperta l'inchiesta del Tribunale di Napoli.

La detenzione domiciliare dell'imprenditore Giordano insieme con la sua famiglia, stranamente passa anche attraverso le lezioni del consiglio dell'ordine dei giornalisti avvenuto il 5 ottobre 2008. Infatti qualche giorno più tardi nella mia buca della posta giungeva una lettera indirizzata al sottoscritto abbastanza particolare dove Angelo Pompameo recitava un mia culpa contro l'impreditore napoletano. La lettera in realtà è stata spedita da qualche altro, ma l'intrigante vicenda che è sfociata in quella giudiziaria deve assolutamante essere pubblica, perchè molte volte i giornalisti si sostituiscono a magistrati e forze dell'ordine . Questo il testo della lettera

Alla

Guardia di Finanza di Napoli,

Guardia di Finanza Roma,

Procura della Repubblica di Napoli,

Questura di Napoli

ODIA

Prefettura di Napoli

Ministero delle Telecomunicazioni di Roma,

Ministero delle Telecomunicazioni di Napoli,

Pratillo - Villanie - Scognamiglio,

Polizia Postale al Dirigente Direzionale Generale,

Presidente del Tribunale di Napoli,

Presidente del Riesame,

Amministrazione Condominiale Cent. Direz. is. Gì,

Commissariato di zona Centro Direzionale di Napoli,

Comando Vigili Urbani di Zona

Comando Vigili Urbani sede

Custode Amministrazione Condoni. Cent. Direz. Is. Gì,

Pres. del Tribunale di Torre del Annunziata,

Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino,

Presidente del Consiglio,

Regione Sandra lonardo,

Presidente della Provincia di Napoli Di Palma,

Sindaco di Napoli Rosa Russo lervolino,

Presidente dell'Unione Industriali di Napoli G. Lettieri,

Ai direttori dei quotidiani:

II Mattino,

II Roma,

Corriere del Mezzoggiorno,

Cronache di Napoli,

Corriere della Sera,

II Denaro,

Repubblica,

Left,

Voci delle Voci,

Panorama,

Espresso,

Corecom Campania - Presidente

Santina Mutto

Varriale Bruna

Varriale Livio

Agenzia Ansa di Napoli - Roma

I.A.C.P Presidente Acampora

Redazione Napoletana del TG3

Presidente Ordine dei Giornalisti della Campania Lucarelli,

e intero Consiglio dell'Ordine

Mediaset - Colongno Monzese

Mediaset - Roma

Mediaset Napoli/Casoria

SkyTv

Lai

Tg5 e p.c. Chiariello

Tg4 e p.c. Martino

Italia uno e p.c. Barone

Canale 9 - NapoliTV - Telecapri - Canale 21

Canale 34 - Tele Regione - Teleakery - Teleluna

Campania TV - Canale 8 - Italianità - II Denaro TV

Tele A - Telelibera - Televomero - Rete+Italia

Julie Channel - Canale Italia - CDS - Benevento

Tv Oggi - Tele Salerno 1 - Telecolore Salerno - Prima Tv

Consiglieri Comunali di Napoli Assessori Comunali Consiglieri Provinciali Assessori Provinciali Consiglieri Regionali tutti Assessori Regionali

Direttore Regionale Protezione Civile - Bianco

Dott. Vita (da peppe)

Angelo Pisani Noi Consumatori

Dott.ssa Verna Ministero delle Telecomunicazioni/Roma

Dott. Bruno Giovanni Direttore Telecomunicazioni di Roma

Pres. Napoli Basket Mario Maione

Camera de Deputati solo Campani

Senatori solo Campani

Massimo Villoni

Pecoraro Scanio

Gennaro Rambone Gianfranco Coppola Carlo Verna

Justitia Nello Cozzolino Antonio Corbo

Segue invio postale ed e mail a tutte le persone indicate

Aiutatemi, la camorra mi tiene prigioniero.

Sono il vostro caro Angelo Pompameo, mi conoscete bene, sono stato a Telelibera

come giornalista per oltre 10 anni, purtroppo oggi sono giornalista a Italia Mia.

Pochi giorni fa ho scritto assieme a Nicola Turco e all'avvocato Antonio Serpe, sotto

gli sguardi di Giordano, oggi mio editore perché devo lavorare a Teleregione e quelli

di Pasquale Piccirillo di Teleluna Caserta, presso la sede di Casertamia, una lettera

dossier contro l'avvocato Varriale, Rita Pennarolo, Aniello Cozzolino di lustitia, ed

Ermanno Corsi, Consigliere dell'Ordine dei Giornalisti.

Oggi sono sconvolto, non dormo la notte e avevo tentato inutilmente di convincere

Giordano, Piccirillo e Turco a non spedirlo.

Sono stato costretto da Giordano di Italia Mia ad accettare la sua offerta di lavoro

dopo che costui mi aveva fatto minacciare perché lo avevo denunciato come camorrista

e soprattutto perché alla Guardia di Finanza di Portici avevo dato la prova che

Giordano, con Italia Mia, aveva incassato centinaia di migliaia di euro senza averne

diritto e contro Cozzolino ho dovuto sparlare prima di tutto perché fece due articoli

contro Giordano proprio per i fondi del CORECOM sul giornale lustia, e a titolo

personale perché ha riportato la notizia della mia ingiusta condanna a 4 mesi per aver

tentato di intimidire dei vigili urbani.

Ho sparlato anche di Carla Pisani, ma so bene che Varriale le vuole bene come a una

figlia come lei gli vuole bene come a un padre, anche io le sono molto affezzionato,

mi ha aiutato in varie occasioni.

È Giordano che ha parlato di prostituzione ed io vigliacco non ho avuto il fegato di

rinfacciargli che quello accusato di sfruttamento della prostituzione dalla Questura

di Roma, circa 10 anni fa, è stato proprio lui.

sono pentito, dall'avvocato Varriale ho avuto tutto.

Da che ero il vice degli Ultras con Palummella e lucravo sui biglietti e camminavo

negli stadi con Busiello con il coltello negli stivali e minacciavo i Dirigenti del

giornalista professionista, una persona rispettabile.

Quando denunciai i tifosi in Televisione e mi aggredirono davandi alle telecamere

di SKY con un pugno di ferro, l'avvocato Varriale veniva subito all'ospedale San

Paolo e mi preparò personalmente la borsa del ghiaccio così stetti meglio e non mi

sentivo più solo e poi mi accompagnò dal dottor Sbordone della Digos per la denuncia,

ma mi dissero che non potevano fare niente.

Voi sapete, tutti mi dicono che puzzo come una capra, ma non è vero, però una volta

allo stadio in Curva B mi misero uno striscione "Pompameo neanche il Cif ti sgrassa".

Gli Ultras dicevano anche che mia madre per farci studiare e far laureare a mio fratello

arrotondava con amici occasionali e che mio padre morì anche per questo.

Quando nel 2001-2002, i tifosi della Curva mi accusarono, sempre con striscione

esposti in Curva B, di essere un "figlio di zoccola" presente l'avvocato Varriale che

subito chiamava gli agenti della Digos e fece togliere lo striscione.

Conosco bene la storia della Themis, l'avvocato Varriale è stato assolto e tutti sanno

che la hanno fatto fuori i poteri forti.

Ha vinto anche la causa a Strasburgo e deve avere molti soldi.

Ecco, anche per questo sono un verme, perché ho letto gli atti e le dichiarazioni dei

testi che si dichiaravano pentiti per averlo ingiustamente accusato.

la Telelibera l'avvocato Vamale l'aveva comprata nel 1997 quando la Themis era

ancora nel massimo splendore e non dopo come ho dovuto scrivere.

Io sono stato sempre presente e vicino in tutte le vittorie sportive dell'avvocato

Varriale, le sette coppe europee e i 15 titoli italiani e li faceva gestire con la stampa

solo a me.

Tutti conoscono il mio grande amore per Imma Gentile, campionessa unica della

Phard Basket.

L^ayypcato Varriale mi ha permesso di comprarle una vespa, il gommone e tanti

regali.

Nella lettera in questione sono stato io a mettere gli indirizzi di Maione, Gianfranco

Coppola, di Rambone, e tanti altri personaggi sportivi perché ho temuto che l'avv.

Varriale mi facesse fuori da questi rapporti.

Ho chiamato a lavorare anche Giuseppe Argiuolo per il basket, è una persona

legatissima all'avvocato Varriale per i benefici che ha ricevuto, basta chiederglielo.

Ah, cosa ho fatto! Cosa ho fatto! !

Cosa doveva darmi di più questo santo uomo?

L'avvocato Vamale è un compagnone e se ne frega altamente della stampa, dei media

e di tutti.

Io lo conosco, gli piace fare casino come a me quando dirigevo la curva B con

Palummella, ha sempre avuto rapporti buoni con tutti e ha dato a tutti.

È uno dei pochi che non ha preso mai niente dai politici e lo so bene io che li ho

serviti.

Ho avuto sempre gelosia dei figli dell'avvocato Varriale e ho scritto che Livio è a

Mediaset mentre so benissimo che lavora a Napoli in un'altra azienda scelta dopo

aver vagliato diverse proposte di lavoro.

Alla fine ho ragionato e ho capito che i figli dell'avvocato Varriale avevano studiato,

conoscevano le lingue, avevano fatto stage e master, potevano andare ovunque.

Quante volte avrei dato la testa nel muro pensando al tempo speso con gli ultras

invece di studiare.

Alcune falsità le ho scritte proprio perché non risalissero a me, come quando ho

scritto cose contro di me nella lettera, ma poi non ho resistito a parlare bene di me.

Tv Campania Nicola Turco.

Turco è simpatico al Varriale, e fui proprio io ad aprirgli gli occhi.

Dicevo, avvocato Nicola vi ruba le attrezzature, Nicola vi ruba le frequenze, Nicola

è legato alla camorra e così via.

Era semplice capirlo, come fa Nicola ad avere centinaia e centinaia di migliaia di

euro di attrezzature se è un semplice tecnico? E lui non mi credeva.

Ed oggi Nicola Turco lo minaccia di morte come ha fatto con i tecnici dell'alta

frequenza Perugino e Colantuono.

Ho sentito parlare anche, da Giordano, da Piccirillo, delle circa 50 frequenze che lo

stesso Nicola ha venduto con documenti falsi, le famose frequenze dllo stato.

Si, aveva ragione l'avvocato Varriale, Turco vendeva le frequenze dello Stato d'accordo

con l'ingegniere Pratillo del Ministero di Napoli.

Patrillo per non darci i documenti che a novembre chiedemmo e che avrebbero fatto

uscire fuori tutti gli imbrogli, dopo averci invitati a bere il caffè ci denunciò.

I soci di Nicola Turco in queste attività sono gli editori Giordano, Piccirillo, il tecnico

dell'Alta frequenza Giuseppe Minirvini mi ha sbattuto in faccia che prende 300-400

mila euro per la sua attività fraudolenta in accordo con Pratillo ed in favore di

Giordano, Turco, Picccirillo ed altri che ne riconoscono il ruolo di intermediario

Sono io che li ho cacciati da telelibera sia Giordano che Piccirillo perché prendevano

soldi per i programmi nostri sulle loro frequenze che però non avevano o che avevano

venduto al gruppo L'ESPRESSO, come aveva fatto Giordano.

Giordano fece minacciare l'avvocato Varriale dai Casalesi, ma Varriale lo mandò a

fare in culo.

Mi diede soddisfazzione anche in questo,, andai alla Guardia di Finanza di Gianturco

a denunciarlo.

Tutte le decisioni sulla gestione delle frequenze le prendevo io, andavo sulle postazioni.

Controllavo Perugino.

Io avevo avvisato l'avvocato Varriale che le emittenti come Tele A di Abbaneo,

Teleakery di Tagliamonte si erano messi d'accordo per denunciarlo con accuse false.

Fui sempre io ad avvisare che Pratillo aveva detto che le frequenze eh 22 che usava

Teleakery era dello Stato, che era intervenuto il senatore AnielloFormisano sul Vice

Ministro Giorgio Calò di Italia dei Valori per raccomandare Teleakery.

Giordano mi ha fatto mandare la lettera dossier anche a Canale Italia del dr. Lucio

Garbo, io gli ho detto che quella era la prova che era stato lui, ma lui della legge se

ne fotte.

Mi ha detto la Guardia di Finanza che lo ha visitato parecchie volte e che ha sempre

aggiustato tutto, che lui ha i politici che contano al suo servizio, che l'unica volta che

ha avuto paura è stato proprio quando nell'agosto del 1997 la questura di Roma lo

indagò per sfruttamento della prostituzione e quando indagati per 416 bis si nascosero

di notte dai Grasso, che i Grasso sono latitanti e che sanno tutto in anticipo, che questi

non lo tradirebbero mai e che l'avvocato Varriale con la sua famiglia lo metteranno

in una cava a Pianura.

Eccoperchè ho avuto paura. Giordano mi ha costretto anche a chiamare i dipendenti

di Varriale per avere notizie e per assumerli.

Ho chiamato anche Ciccio Cardamone, gli operatori, sia io che Nicola Turco.

Contro la voce della Campania sono stati Giordano e Piccirillo a farmi scrivere quelle

cose, perché Rita Pennarola e Andrea Cinquegrana avevano documentato gli imbrogli

che però erano già noti a tutti.

Le cose di Varriale, artefatte, le ho scritte io, 10 anni insieme e l'ho venduto, peggio

di Giuda. Mio Dio perdonami! Perché l'ho fatto?

Vi ripeto, la lettera l'abbiamo scritta io, Giordano, Nicola Turco e Picchiilo a Caserta,

mercoledì dopo che è uscito il numero della Voce della Campania con le accuse di

camorra, ma sono stato costretto.

È vero, Varriale mi ha parlato dei suoi conti e affari in Spagna e Inghilterra e solo

io e Pisani lo sappiamo, ma tutte queste cose me le hanno fatte fare scrivere e Giordano

e Piccirillo.

Ho parlato di armi e di droga perché così gli fanno altre perquisizioni e perché ne

parlammo in una trasmissione contro Giorgio Corbelli con Carlo Alvino e Rita

Pennarolo. Corbelli è poi stato arrestato.

Non voglio essere coinvolto anche perché Giordano ha promesso che i Casalesi,

quando si calmerano i tempi, lo faranno scomparire.

Le stesse minaccie fatte a Perugino; io non c'ero, e ve lo dico, non mi chiedete niente

se quest lettera è vera o no.

Io non c'entro con la camorra e la verità è questa.

Condannatemi per diffamazione, ma se succede qualcosa a chiunque, io vi ho detto

la verità.

Le denuncie a riprova degli imbrogli sulle frequenze li avete, molte le ho preparate

anche io e ve lo posso spiegare.

Come vi ho detto, e l'ho detto a Giordano proprio ieri, abbiamo fatto anche parecchi

errori ed è facile scoprire che siamo stati noi, basta pensarci su.

Oggi non mi possono fare niente perché so tutti i loro imbrogli e anche se sarò

costretto a negare altrimenti mi ammazzano, questa è la lettera che devo ad un uomo

che quando è morto mio padre, pur essendo una festa importante ha pianto con me

in chiesa e non è andato a Po sitano.

Sono prigioniero e non so cosa fare datemi un altro lavoro, anche a Roma o a Milano.

Chiedo perdono a tutti, sono un verme, un vigliacco, ma questo è il vero Angelo

Pompameo che tutti devono ricordare, quello che sbaglia e si pente e vuoi pagare.

Non so come fare veramente.

Anche se negherò sempre per evitare altre ritorsioni, controllate il contenuto Vi invito

a diffondere questa verità, ho subito tante minacce e aggressioni fisiche in questi anni

e la legge mi ha ignorato. Ecco perché ho lasciato Varriale, colui che per non farmi

esporre mi mandava lo stipendio a casa.

Questa lettera è stata completamente scritta sotto mia dettatura, imbustata e spedita

in 10 copie da persona a me vicina che parlerà di altre cose in caso di mia morte,

violenta e non.

Non voglio che la gente pensi che sia untraditore.